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Narya
Entino

    

Neverland
1871 Messaggi |
Inserito il - 21 giugno 2008 : 02:06:50
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Sì avevo letto anche questa verisone, ma io preferisco sempre quelle ottimiste... che vuoi farci? Sono un'inguaribile romantica... [:I] Fermo restando che anche la versione che ho riportato io mantiene l'impossibilità dei compiti, ma dandole un senso positivo: riuscendo a compiere l'impossibile, allora sarà possibile l'amore tra i due.
Narya [:308]
*********************************************** <<...Finché non hai pagato l'ultima rata non ti fanno mica morire!...>> (Marco Paolini)
<<Preferirei essere il più misero tra gli uomini e avere con me i miei sogni e il desiderio di volerli soddisfare, piuttosto che essere l'uomo più grande della terra e non avere né sogni né desideri.>> (Kahili Gibran)
<<Non mi chiedo mai perché ho commesso tanti sbagli: il giorno in cui lo comprendessi, troverei l'ardire o le giustificazioni per rifare le stesse cose.>> (George Sand)
<<If the storm doesnt kill me, the government will...>> (R.E.M.)
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Narya
Entino

    

Neverland
1871 Messaggi |
Inserito il - 21 giugno 2008 : 20:23:12
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Posto una delle poesie che amo di più di Montale. Perché la posto? Perché oggi pensavo ai miei nonni, che se ne sono andati a distanza di un anno esatto l'una dall'altro, lo stesso giorno. Ecco, mio nonno è stata l'incarnazione perfetta di questa poesia, quando si è trovato solo. Ho sempre visto i miei nonni darsi baci, scambiarsi carezze e tenerezze, tenersi per mano a passeggio, farsi gentilezze, cortesie e complimenti, corteggiarsi, farsi regali... fino all'ultimo. Certo, li ho visti litigare, ma chi non lo fa? Soprattutto con chi ama, con chi sa che non perderà per una litigata. Pensate che i miei nonni (me lo disse mia nonna) facevano l'amore regolarmente e lo hanno fatto fino alla fine. Io li immagino insieme ora, mano nella mano, mentre si scambiano baci e carezze e si sorridono teneramente. Dedico questo capolavoro a tutti coloro credono nel Vero Amore, quello che dura tutta la vita, quello che resiste a tutto, quello che arriva ad amare la vecchiaia, solo perché la si vive con la persona che si ama da una vita accanto. Se io sono una di queste persone lo devo ai miei nonni, che mi hanno dimostrato che il Vero Amore esiste. Grazie nonno Giovanni, grazie nonna Attilia.
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perchè con quattr'occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perchè sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue.
Narya [:308]
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AmonSûl
Sveltamente

Nowhere Land
4501 Messaggi |
Inserito il - 22 giugno 2008 : 01:17:29
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Uao...
solo questo posso dire... e forse è troppo per qualcosa di così bello.
CollevEnt [:381] _________ "Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse. "Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115] |
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Narya
Entino

    

Neverland
1871 Messaggi |
Inserito il - 23 giugno 2008 : 13:51:20
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Già... se penso che lei se n'è andata da 5 anni e lui da 4... mi sembra ieri... a volte ho ancora l'istinto di chiamarli (erano i miei consiglieri speciali...), poi mi ricordo che non posso...
Ieri mia madre mi ha confessato che la sera prima che lo ricoverassero mio nonno, in un momento di affanno nel salire le scale (a proposito di salire le scale...) ha detto (non sapendo che mia madre lo avrebbe sentito) "Aspettami ciccio (chiamava così mia nonna) che sto arrivando"...
Narya [:308]
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Narya
Entino

    

Neverland
1871 Messaggi |
Inserito il - 23 giugno 2008 : 18:21:35
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In questi giorni d'esame è tornato spesso il tema della Guerra... niente, ho riflettuto su questo tema un po' più intensamente, data la ricorrenza dell'argomento. Posto una delle cose che mi piacciono di più scritte sull'argomento: è la canzone Oltre il Ponte, scritta da Italo Calvino e musicata da Sergio Liberovici.
Oltre il Ponte
O ragazza dalle guance di pesca, O ragazza dalle guance d'aurora, Io spero che a narrarti riesca La mia vita all'età che tu hai ora. Coprifuoco: la truppa tedesca La città dominava. Siam pronti. Chi non vuole chinare la testa Con noi prenda la strada dei monti.
Avevamo vent'anni e oltre il ponte Oltre il ponte che è in mano nemica Vedevam l'altra riva, la vita, Tutto il bene del mondo oltre il ponte. Tutto il male avevamo di fronte, Tutto il bene avevamo nel cuore, A vent'anni la vita è oltre il ponte, Oltre il fuoco comincia l'amore.
Silenziosi sugli aghi di pino, Su spinosi ricci di castagna, Una squadra nel buio mattino Discendeva l'oscura montagna. La speranza era nostra compagna Ad assaltar caposaldi nemici Conquistandoci l'armi in battaglia Scalzi e laceri eppure felici.
Avevamo vent'anni e oltre il ponte Oltre il ponte che è in mano nemica Vedevam l'altra riva, la vita, Tutto il bene del mondo oltre il ponte. Tutto il male avevamo di fronte, Tutto il bene avevamo nel cuore, A vent'anni la vita è oltre il ponte, Oltre il fuoco comincia l'amore.
Non è detto che fossimo santi, L'eroismo non è sovrumano, Corri, abbassati, dài, balza avanti, Ogni passo che fai non è vano. Vedevamo a portata di mano, Dietro il tronco, il cespuglio, il canneto, L'avvenire d'un mondo più umano E più giusto, più libero e lieto.
Avevamo vent'anni e oltre il ponte Oltre il ponte che è in mano nemica Vedevam l'altra riva, la vita, Tutto il bene del mondo oltre il ponte. Tutto il male avevamo di fronte, Tutto il bene avevamo nel cuore, A vent'anni la vita è oltre il ponte, Oltre il fuoco comincia l'amore.
Ormai tutti han famiglia, hanno figli, Che non sanno la storia di ieri. lo son solo e passeggio tra i tigli Con te, cara, che allora non c'eri. E vorrei che quei nostri pensieri, Quelle nostre speranze d'allora, Rivivessero in quel che tu speri, O ragazza color dell'aurora.
Avevamo vent'anni e oltre il ponte Oltre il ponte che è in mano nemica Vedevam l'altra riva, la vita, Tutto il bene del mondo oltre il ponte. Tutto il male avevamo di fronte, Tutto il bene avevamo nel cuore, A vent'anni la vita è oltre il ponte, Oltre il fuoco comincia l'amore. *
*In alcune versioni l'ultimo ritornello viene ripetuto.
Narya [:308]
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Silma
Ent

Abruzzo
2934 Messaggi |
Inserito il - 24 giugno 2008 : 11:27:33
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[:211]
umilmente vostra Silma
<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare, fanciulla elfica ed immortale>> |
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Narya
Entino

    

Neverland
1871 Messaggi |
Inserito il - 25 giugno 2008 : 20:09:30
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Ragazzi, questa canzone dei Mercanti di Liquore è una meraviglia... struggente (come la voce di Mariangela Pastanella, che la canta), poetica, con un messaggio di speranza: l'amore trionfa su tutto, sempre e comunque... Per chi non la conoscesse consiglio caldamente di ascoltarla, non fermatevi solo al testo. L'interpretazione è veramente particolare: una registrazione molto "casalinga", con addirittura rumori di sottofondo (respiri, pause...) e nessun abbellimento o arrangiamento... semplicemente una voce e una chitarra acustica.
Lacrime Amare
Noi saremo occhi di dolore con due lacrime divise Aridi e induriti come spine percorrendo strade di cartone
Vittime di una follia precisa di una macchina corrosa preda di qualsiasi cacciatore con un passaporto senza nome
Lacrime amare e poca vita restano nella stanza vuota Lacrime amare e poca vita restano nella stanza vuota
Apriremo scuole di perdono per succhiarci via il veleno raccontando storie ripugnanti così sentiranno tutti quanti
Porto l'iniziale del tuo nome e ti bacio sulla bocca fa che non ti riescano a trovare fa che la mia notte sia dormire
Lacrime amare e poca vita restano nella stanza vuota Lacrime amare e poca vita restano nella stanza vuota
Porterò una maschera felice e camufferò la voce Tieniti lontano dalla luce dove la pietà ti lasci in pace
Quando avranno smesso di gridare ci potremo rivedere inservibili le nostre ali seguiremo lenti i girasoli
Lacrime amare e poca vita restano nella stanza vuota Lacrime amare e poca vita restano nella stanza vuota
Narya [:308]
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Narya
Entino

    

Neverland
1871 Messaggi |
Inserito il - 30 giugno 2008 : 22:18:07
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Dunque, mi sono presa questo libro spettacolare sugli acquerelli di Venezia dipinti da William Turner. Premessa: io nutro (come avrete capito già altrove) un amore sviscerato per questa magica città. Un amore che risale ai tempi delle scuole medie, quando mia nonna mi portava in vacanza al Lido (mia nonna era veneziana d'adozione, avendo abitato dall'infanzia ai vent'anni circa al Lido). Dicevo, ho preso questo libro, dove ci sono questi splendidi acquerelli "impressionisti" (diciamo che Turner è un anticipatore dell'Impressionismo, anche se in realtà è un artista a sè, come tutti i grandi, non ingabbiabile in un movimento) dedicati alla città. Sono veramente bellissimi... credo che l'acquerello sia il massimo per rendere l'immagine (tutta interiore dell'artista) di questa città acquosa, appunto. Voi direte: ma che c'entra nell'Angolo del Bardo tutto ciò? Beh, non voglio andare off topic (infatti non mi dilungo sugli acquerelli). In realtà ogni immagine è accompagnata da testi letterari (brani, poesie...) di grandi autori, dedicati a Venezia. Vorrei postarne un paio che mi hanno particolarmente colpita.
Il primo è tratto da Viaggio in Italia di Goethe (autore che amo molto) ed accompagna l'acquerello del Canale della Giudecca, in direzione di Fusina
Quando, attraversando la laguna nel fulgore del sole, vidi spiccare sui profili delle gondole l'agile guizzo variopinto dei gondolieri intenti al remo, quando vidi le loro figure disegnarsi nell'aria azzurra sulla superficie verde chiara, in quel momento vidi il più bello, il più vivo quadro di scuola veneziana. La luce solare abbagliante esaltava le macchie colorate, e le parti in ombra erano così luminose che a loro volta potevano valere quasi come luci. Lo stesso era a dirsi dei riflessi dell'acqua color verde mare. Tutto era come dipinto chiaro su chiaro, e l'onda schiumosa e gli scintillii che vi balenavano erano gli indispensabili tocchi di rifinitura
Il secondo è di Lord Byron (altro mio amore) ed è tratto da Childe Harold's Pilgrimage: All Italia (canto IV) ed accompagna l'acquerello Il Ponte dei Sospiri
Ella sembra una Cibele marina, appena uscita dalle onde, che si erge con la sua orgogliosa turrita corona a diafana distanza, con maestoso incedere, dominatrice delle acque e della lor possanza: e tale ella era; le sue figlie si abbellirono delle spoglie delle nazioni, e l'inesauribile Oriente versò nel suo grembo tutte le gemme in brillante abbondanza. Di porpora ella era adorna e alla sua gloria Monarchi presero parte e si ritennero innalzati in dignità
e ora la parte che preferisco, perché la sento molto mia:
(...) Io l'amai fin dalla fanciullezza; ella per me era simile a una città fatata del cuore, sorgente come colonne diafane dal mare, dimora di gioia, mercato dell'Opulenza; l'arte di Otway, di Radcliffe, Schiller e Shakespeare aveva impresso la sua immagine in me, ed anche ora, pur trovandola così, non ci siamo distaccati, forse ancor più cara nel suo giorno di dolore di come quando ella era un vanto, una meraviglia, uno spettacolo.
Narya [:308]
*********************************************** <<Il marciapiede di una stazione non è più qua, ma non è ancora là; è un luogo sospeso, come un sogno>> (Marco Paolini)
<<Preferirei essere il più misero tra gli uomini e avere con me i miei sogni e il desiderio di volerli soddisfare, piuttosto che essere l'uomo più grande della terra e non avere né sogni né desideri.>> (Kahlil Gibran)
<<Non mi chiedo mai perché ho commesso tanti sbagli: il giorno in cui lo comprendessi, troverei l'ardire o le giustificazioni per rifare le stesse cose.>> (George Sand)
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Modificato da - Narya in data 30 giugno 2008 23:49:31 |
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Silma
Ent

Abruzzo
2934 Messaggi |
Inserito il - 01 luglio 2008 : 12:40:20
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[:153]
umilmente vostra Silma
<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare, fanciulla elfica ed immortale>> |
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Narya
Entino

    

Neverland
1871 Messaggi |
Inserito il - 01 luglio 2008 : 19:54:03
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Dedicata a tutti i viaggiatori che si incrociano per le strade del mondo...
Ninna Nanna (MCR)
Camminavo vicino alle rive del fiume nella brezza fresca degli ultimi giorni d'inverno e nell'aria andava una vecchia canzone e la marea danzava correndo verso il mare.
A volte i viaggiatori si fermano stanchi e riposano un poco in compagnia di qualche straniero. Chissà dove ti addormenterai stasera e chissà come ascolterai questa canzone.
Forse ti stai cullando al suono di un treno, inseguendo il ragazzo gitano con lo zaino sotto il violino e se sei persa in qualche fredda terra straniera ti mando una ninnananna per sentirti più vicina.
Un giorno, guidati da stelle sicure ci ritroveremo in qualche angolo di mondo lontano, nei bassifondi, tra i musicisti e gli sbandati o sui sentieri dove corrono le fate.
E prego qualche Dio dei viaggiatori che tu abbia due soldi in tasca da spendere stasera e qualcuno nel letto per scaldare via l'inverno e un angelo bianco seduto alla finestra
Narya [:308]
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mallorysnow
Fuscello
 

430 Messaggi |
Inserito il - 02 luglio 2008 : 11:50:31
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è bello rivedervi, rileggervi dopo tanto tempo
sono stata qui ad osservarvi.. e solo ora.. eccomi
mallory |
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Narya
Entino

    

Neverland
1871 Messaggi |
Inserito il - 02 luglio 2008 : 16:24:43
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Che bello gioia! E sarà un caso che arrivi proprio dopo questa ninna nanna dedicata a chi ci è lontano, ma che sentiamo reincontreremo? [:)]
Sono proprio felice di ritrovarti [:-xx]
Narya [:308]
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Silma
Ent

Abruzzo
2934 Messaggi |
Inserito il - 02 luglio 2008 : 19:13:59
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maaaaal [:-xx] bello rivedere te!
umilmente vostra Silma
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Narya
Entino

    

Neverland
1871 Messaggi |
Inserito il - 03 luglio 2008 : 14:06:13
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Tanto per restare in tema e visto che mi sento molto in spirito francese per l'imminente partenza, ecco Georges Brassens, con sotto la versione italiana di Faber (che ha cantato molte canzoni del menestrello d'oltralpe).
Les Passantes
Je veux dédier ce poème A toutes les femmes qu'on aime Pendant quelques instants secrets A celles qu'on connait à peine Qu'un destin différent entraîne Et qu'on ne retrouve jamais
A celle qu'on voit apparaître Une seconde à sa fenêtre Et qui, preste, s'évanouit Mais dont la svelte silhouette Est si gracieuse et fluette Qu'on en demeure épanoui
A la compagne de voyage Dont les yeux, charmant paysage Font paraître court le chemin Qu'on est seul, peut-être, à comprendre Et qu'on laisse pourtant descendre Sans avoir effleuré sa main
A la fine et souple valseuse Qui vous sembla triste et nerveuse Par une nuit de carnaval Qui voulu rester inconnue Et qui n'est jamais revenue Tournoyer dans un autre bal
A celles qui sont déjà prises Et qui, vivant des heures grises Près d'un être trop différent Vous ont, inutile folie, Laissé voir la mélancolie D'un avenir désespérant
Chères images aperçues Espérances d'un jour déçues Vous serez dans l'oubli demain Pour peu que le bonheur survienne Il est rare qu'on se souvienne Des épisodes du chemin
Mais si l'on a manqué sa vie On songe avec un peu d'envie A tous ces bonheurs entrevus Aux baisers qu'on n'osa pas prendre Aux cœurs qui doivent vous attendre Aux yeux qu'on n'a jamais revus
Alors, aux soirs de lassitude Tout en peuplant sa solitude Des fantômes du souvenir On pleure les lêvres absentes De toutes ces belles passantes Que l'on n'a pas su retenir
Le Passanti
Io dedico questa canzone ad ogni donna pensata come amore in un attimo di libertà a quella conosciuta appena non c'era tempo e valeva la pena di perderci un secolo in più.
A quella quasi da immaginare tanto di fretta l'hai vista passare dal balcone a un segreto più in là e ti piace ricordarne il sorriso che non ti ha fatto e che tu le hai deciso in un vuoto di felicità.
Alla compagna di viaggio i suoi occhi il più bel paesaggio fan sembrare più corto il cammino e magari sei l'unico a capirla e la fai scendere senza seguirla senza averle sfiorato la mano.
A quelle che sono già prese e che vivendo delle ore deluse con un uomo ormai troppo cambiato ti hanno lasciato, inutile pazzia, vedere il fondo della malinconia di un avvenire disperato.
Immagini care per qualche istante sarete presto una folla distante scavalcate da un ricordo più vicino per poco che la felicità ritorni è molto raro che ci si ricordi degli episodi del cammino.
Ma se la vita smette di aiutarti è più difficile dimenticarti di quelle felicità intraviste dei baci che non si è osato dare delle occasioni lasciate ad aspettare degli occhi mai più rivisti.
Allora nei momenti di solitudine quando il rimpianto diventa abitudine, una maniera di viversi insieme, si piangono le labbra assenti di tutte le belle passanti che non siamo riusciti a trattenere.
Narya [:308]
*********************************************** <<Il marciapiede di una stazione non è più qua, ma non è ancora là; è un luogo sospeso, come un sogno>> (Marco Paolini)
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Narya
Entino

    

Neverland
1871 Messaggi |
Inserito il - 14 luglio 2008 : 20:17:47
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Presa da sacro fuoco per la Loreena, vi posto uno splendido testo, che narra di un triste amore. E' tratto dall'album The Book of Secrets, del 1997. Segue link al tubo per ascoltare la canzone.
The Highwayman
The wind was a torrent of darkness among the gusty trees. The moon was a ghostly galleon tossed upon cloudy seas. The road was a ribbon of moonlight over the purple moor, And the highwayman came riding-- Riding--riding-- The highwayman came riding, up to the old inn-door.
He'd a French cocked-hat on his forehead, a bunch of lace at his chin, A coat of the claret velvet, and breeches of brown doe-skin. They fitted with never a wrinkle. His boots were up to the thigh. And he rode with a jewelled twinkle, His pistol butt a-twinkle, His rapier hilt a-twinkle, under the jewelled sky.
And over the cobbles he clattered and clashed in the dark inn-yard, And he tapped with his whip on the shutters, but all was locked and barred. He whistled a tune to the window, and who should be waiting there But the landlord's black-eyed daughter, Bess, the landlord's daughter, Plaiting a dark red love-knot into her long black hair.
"One kiss, my bonny sweetheart, I'm after a prize tonight, But I shall be back with the yellow gold before the morning light; Yet, if they press me sharply, and harry me through the day, Then look for me by moonlight, Watch for me by moonlight, I'll come to thee by moonlight, though hell should bar the way."
He rose upright in the stirrups. He scarce could reach her hand, But she loosened her hair in the casement. His face burnt like a brand As the black cascade of perfume came tumbling over his breast; And he kissed its waves in the moonlight, (Oh, sweet waves in the moonlight!) Then he tugged at his rein in the moonlight, and galloped away to the west.
He did not come at the dawning. He did not come at noon; And out of the tawny sunset, before the rise of the moon, When the road was a gypsy's ribbon, looping the purple moor, A red-coat troop came marching-- Marching--marching-- King George's men came marching, up to the old inn-door.
They said no word to the landlord. They drank his ale instead. But they gagged his daughter, and bound her, to the foot of her narrow bed. Two of them knelt at her casement, with muskets at their side! There was death at every window; Hell at one dark window; For Bess could see through her casement, the road that he would ride.
They had tied her up to attention, with many a sniggering jest. They had bound a musket beside her, with the barrel beneath her breast! "Now, keep good watch!" and they kissed her. She heard the dead man say-- Look for me by moonlight; Watch for me by moonlight; I'll come to thee by moonlight, though hell should bar the way!
She twisted her hands behind her; but all the knots held good! She writhed her hands till her fingers were wet with sweat or blood! They stretched and strained in the darkness, and the hours crawled by like years, Till, now, on the stroke of midnight, Cold, on the stroke of midnight, The tip of one finger touched it! The trigger at least was hers!
Tlot-tlot! Had they heard it? The horse's hoofs ring clear; Tlot-tlot, in the distance! Were they deaf that they did not hear? Down the ribbon of moonlight, over the brow of the hill, The highwayman came riding-- Riding--riding-- The red-coats looked to their priming! She stood up, straight and still.
Tlot, in the frosty silence. Tlot, in the echoing night! Nearer he came and nearer. Her face was like a light Her eyes grew wide for a moment; she drew one last deep breath, Then her finger moved in the moonlight, Her musket shattered the moonlight, Shattered her breast in the moonlight and warned him -with her death.
He turned. He spurred to the west, he did not know who stood Bowed, with her head o'er the musket, drenched with her own blood! Not till the dawn he heard it, and his face grew grey to hear How Bess, the landlord's daughter, The landlord's black-eyed daughter, Had watched for her love in the moonlight, and died in the darkness there.
And back, he spurred like a madman, shouting a curse to the sky, With the white road smoking behind him and his rapier brandished high. Blood-red were his spurs in the golden noon; wine-red was his velvet coat; When they shot him down on the highway. Down like a dog on the highway, And he lay in his blood on the highway, with the bunch of lace at his throat.
Still of a winter's night, they say, when the wind is in the trees, When the moon is a ghostly galleon tossed upon the cloudy seas, When the road is a ribbon of moonlight over the purple moor, A highway man comes riding-- Riding--riding-- A highwayman comes riding, up to the old inn-door.
Il Bandito
Il vento era un torrente di oscurità tra gli alberi frementi. La luna era uno spettrale galeone scagliato su mari di nuvole. La strada era un nastro di luce lunare sulla purpurea brughiera, E il bandito venne cavalcando-- Cavalcando--cavalcando-- Il bandito venne cavalcando, alla porta della vecchia locanda.
Sulla fronte un tricorno francese, un fiorito merletto sul mento, Un manto di scarlatto velluto, e brache di marrone pelle di daino. Non facevano mai una piega. I suoi stivali erano alti alla coscia. Cavalcava in uno scintillio ingioiellato, Il calcio della pistola scintillante, L'elsa dello stocco scintillante, sotto il cielo ingioiellato.
E sui ciottoli acciottolò e strepitò nello scuro cortile della locanda, E bussò con la sua frusta sulle imposte, ma tutto era serrato e sprangato. Fischiettò una melodia alla finestra, e chi lo stava aspettando lá Se non la figlia dagli occhi neri dell'oste, Bess, la figlia dell'oste, Intrecciando un nodo d'amore rosso scuro tra i suoi lunghi capelli neri.
"Un bacio, mia dolce amata, sto seguendo una preda stanotte, Ma sarò di ritorno con il giallo oro prima dela luce del mattino; Tuttavia, se mi incalzano vivamente, e mi tormentano durante il giorno, Allora cercami nella luce lunare, Veglia su di me nella luce lunare, Verrò da te nella luce lunare, anche se l'inferno mi sbarrasse la strada."
Si alzò eretto sulle staffe. A malapena raggiungeva la mano di lei, Ma lei sciolse i capelli alla finestra. La faccia di lui bruciò come tizzone Quando la nera cascata di profumo precipitò sul suo petto; E baciò i capelli ondulati nella luce lunare, (Oh, dolci onde nella luce lunare!) Poi strattonò le redini nella luce lunare, a galoppò lontano ad ovest.
Non venne all'albeggiare. Non venne a mezzogiorno; O fuori dal rosso tramonto, prima del sorgere della luna, Quando la strada era il nastro di uno zingaro, annodato alla purpurea brughiera, Una truppa dalla giubba rossa giunse marciando-- Marciando--marciando-- Gli uomini del re Giorgio vennero marciando, alla porta della vecchia locanda.
Non dissero parola all'oste. Bevvero invece la sua birra. Ma imbavagliarono sua figlia, e la legarono, ai piedi del suo stretto letto. Due di loro si sporsero alla sua finestra, con moschetti al loro fianco! Vi era morte a ogni finestra; L'inferno a una scura finestra; Perché Bess vedeva, attraverso il telaio, la strada che lui avrebbe cavalcato.
La legarono sull'attenti, con molti gesti maliziosi. Posero un moschetto vicino a lei, con la canna sul suo petto! "Adesso, fai buona guardia!" e la baciarono. Lei udì il morto dire-- Cercami nella luce lunare, Veglia su di me nella luce lunare, Verrò da te nella luce lunare, anche se l'inferno mi sbarrasse la strada!
Lei torse le mani dietro di se; ma tutti i nodi erano saldi! Torse le mani finché le sue dita furono madide di sudore o sangue! Si tesero e sforzarono nell'oscurità, e le ore si trascinavano come anni, Finché, ora, allo scoccare della mezzanotte, Freddo, allo scoccare della mezzanotte, La punta di un dito lo toccò! Il grilletto alla fine era suo!
Tlot-tlot! Avevano sentito? Gli zoccoli del cavallo suonavano chiari; Tlot-tlot, in lontananza! Erano sordi a non sentire? Lungo il nastro di luna, oltre il ciglio della collina, Il bandito venne cavalcando-- Cavalcando--cavalcando-- Le giubbe rosse guardarono alle loro ami! Lei si alzò, dritta e silenziosa.
Tlot, nel gelido silenzio. Tlot, nella notte echeggiante! Più vicino divenne e più vicino ancora. Il volto di lei era come una luce Gli occhi crebbero un istante; prese un ultimo profondo respiro, Poi le sue dita si mossero nella luce lunare, Il moschetto infranse la luce lunare, Infranse il suo petto nella luce lunare e lo avvertì -con la sua morte.
Egli si volse. Spronò verso ovest, non sapeva chi giaceva Chinata, con la testa sopra il moschetto, intrisa del suo stesso sangue! Non lo sentì sino all'alba, e la sua faccia divenne grigia a sentire Come Bess, la figlia dell'oste, La figlia dagli occhi neri dell'oste, Aveva vegliato per il suo amore nella luce lunare, e là era morta nell'oscurità.
E indietro, spronò come un pazzo, urlando una maledizione al cielo, Con la bianca strada fumante dietro di lui e il suo stocco brandito alto. Rosso sangue erano i suoi speroni nel mezzogiorno dorato; rosso vino la sua giacca di velluto; Quando gli spararono sullo stradone. Giù come un cane sullo stradone, E giacque nel suo sangue sullo stradone, col fiorito merletto alla gola.
Ma ancora dicono che nelle notti d'inverno, quando il vento vaga tra gli alberi, Quando la luna è uno spettrale galeone scagliato su mari di nuvole, Quando la strada è un nastro di luce lunare sulla purpurea brughiera, Un bandito viene cavalcando-- Cavalcando--cavalcando-- Un bandito viene cavalcando, alla porta della vecchia locanda.
http://it.youtube.com/watch?v=S2CFM4ev-g8
Narya [:308]
*********************************************** <<Il marciapiede di una stazione non è più qua, ma non è ancora là; è un luogo sospeso, come un sogno>> (Marco Paolini)
<<Preferirei essere il più misero tra gli uomini e avere con me i miei sogni e il desiderio di volerli soddisfare, piuttosto che essere l'uomo più grande della terra e non avere né sogni né desideri.>> (Kahlil Gibran)
<<Non mi chiedo mai perché ho commesso tanti sbagli: il giorno in cui lo comprendessi, troverei l'ardire o le giustificazioni per rifare le stesse cose.>> (George Sand)
<<If the storm doesnt kill me, the government will...>> (R.E.M.)
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AmonSûl
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Nowhere Land
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Inserito il - 15 luglio 2008 : 11:09:48
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Accidenti, non avevo mai fatto attenzione ai testi (già lo dicevo a Merry).
Questa ballata è molto bella, c'è sangue e amore dentro... come un personaggio Shakesperiano.
Ho curiosato anche il poema originale di Alfred Noyes da cui è tratta... violenza e passione, leggenda ed epopea... penso a film come "Il corvo" e qui siamo a molte spanne sopra...
CollevEnt [:381] _________ "Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse. "Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115] |
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Narya
Entino

    

Neverland
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Inserito il - 15 luglio 2008 : 11:41:38
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Eh già... Comunque lei per i testi si ispira praticamente sempre a poesie (vedi Yeats, Blake, Tennyson, Dikens, Whitman & so on), ballate, opere tatrali (vedi Cymbeline), spaziando dal Medio Evo al Rinascimento, alla modernità, dall'Oriente al Medio Oriente, dai Celti al Nord Africa, all'Europa e tutto questo non solo (ovviamente e palesemente) per le sonorità, che sono ciò che si nota al primo impatto, ma anche per i testi.
Sissì Amon, datti una leggiucchiata ai testi, ce ne sono alcuni veramente ma veramente belli! [:)]
Comunque devo davvero ringraziarvi, fin'ora la conoscevo poco, non so perché non mi sia mai incuriosita più di tanto (soprattutto visto che fa musica tra quelle che amo di più!). Sono quelle cose strane, che forse devono accadere per caso... beh, mi sono molto appassionata devo dire e sto recuperando il tempo perduto. Mi sto facendo una cultura! Tra le altre cose ho scoperto che nel 1998 ha perso il fidanzato, con cui stava per sposarsi, e per questo è stata lontana dalle scene 9 anni... deve essere stato terribile... ma qui sto andando [:504]
Narya [:308]
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AmonSûl
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Nowhere Land
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Inserito il - 15 luglio 2008 : 12:21:56
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| Narya ha scritto:
Eh già... Comunque lei per i testi si ispira praticamente sempre a poesie (vedi Yeats, Blake, Tennyson, Dikens, Whitman & so on), ballate, opere tatrali (vedi Cymbeline), spaziando dal Medio Evo al Rinascimento, alla modernità, dall'Oriente al Medio Oriente, dai Celti al Nord Africa, all'Europa e tutto questo non solo (ovviamente e palesemente) per le sonorità, che sono ciò che si nota al primo impatto, ma anche per i testi.
Sissì Amon, datti una leggiucchiata ai testi, ce ne sono alcuni veramente ma veramente belli! [:)]
Comunque devo davvero ringraziarvi, fin'ora la conoscevo poco, non so perché non mi sia mai incuriosita più di tanto (soprattutto visto che fa musica tra quelle che amo di più!). Sono quelle cose strane, che forse devono accadere per caso... beh, mi sono molto appassionata devo dire e sto recuperando il tempo perduto. Mi sto facendo una cultura! Tra le altre cose ho scoperto che nel 1998 ha perso il fidanzato, con cui stava per sposarsi, e per questo è stata lontana dalle scene 9 anni... deve essere stato terribile... ma qui sto andando [:504]
Narya [:308]
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Ok, hai letto Wikipedia... vedo... aiutaci a rimpinguare le voci su Loreeena! ^___^
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Narya
Entino

    

Neverland
1871 Messaggi |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 12:43:22
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Te l'ho detto... mi sto facendo una cultura! Ho letto anche su altri siti, ma come potevo non rivolgermi a Wikipedia con un attivista wikipediano come te per amico? Anzi, fratello no? Ormai mi hai adottata, te tocca... [:-p]
Ma dove devo rimpinguare? Sai che mi inviti a nozze se mi dici di scrivere vero? [:))]
Visto che l'hai citata, posto il testo di Dante's prayer, tratto da The Book of Secrets, del 1997. In fondo c'è il link per ascoltarla.
Dante's Prayer
When the dark wood fell before me And all the paths were overgrown When the priests of pride say there is no other way I tilled the sorrows of stone
I did not believe because I could not see Though you came to me in the night When the dawn seemed forever lost You showed me your love in the light of the stars
Cast your eyes on the ocean Cast your soul to the sea When the dark night seems endless Please remember me
Then the mountain rose before me By the deep well of desire From the fountain of forgiveness Beyond the ice and fire
Cast your eyes on the ocean Cast your soul to the sea When the dark night seems endless Please remember me
Though we share this humble path, alone How fragile is the heart Oh give these clay feet wings to fly To touch the face of the stars
Breathe life into this feeble heart Lift this mortal veil of fear Take these crumbled hopes, etched with tears We'll rise above these earthly cares
Cast your eyes on the ocean Cast your soul to the sea When the dark night seems endless Please remember me Please remember me
La Preghiera di Dante
Quando la selva oscura mi si pose innanzi E tutti i sentieri erano smarriti Quando i preti dell'orgoglio dicono che non c'è altra via Ho patito i dolori della pietra
Io non credevo perché non potevo vedere Benché tu venisti a me nella notte Quando l'alba sembrava perduta per sempre Mi mostrasti il tuo amore nella luce delle stelle
Stendi i tuoi occhi sull'oceano Stendi la tua anima sul mare Quando la notte oscura sembra senza fine Ti prego, ricordati di me
Quindi la montagna si innalzò davanti a me Dal profondo pozzo del desiderio Alla fontana del perdono Oltre il ghiaccio e il fuoco
Stendi i tuoi occhi sull'oceano Stendi la tua anima sul mare Quando la notte oscura sembra senza fine Ti prego, ricordati di me
Sebbene condividiamo questo umile sentiero, soli Quanto fragile è il cuore Oh dai a questi piedi di argilla ali per volare Per toccare il volto delle stelle
Instilla vita in questo debole cuore Solleva questo mortale velo di paura Prendi queste speranze crollate, scavate di lacrime Ci innalzeremo oltre queste preoccupazioni mortali
Stendi i tuoi occhi sull'oceano Stendi la tua anima sul mare Quando la notte oscura sembra senza fine Ti prego, ricordati di me Ti prego, ricordati di me
http://it.youtube.com/watch?v=sPmLVQaWQho&feature=related
Narya [:308]
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<<Non mi chiedo mai perché ho commesso tanti sbagli: il giorno in cui lo comprendessi, troverei l'ardire o le giustificazioni per rifare le stesse cose.>> (George Sand)
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Modificato da - Narya in data 15 luglio 2008 19:35:50 |
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Narya
Entino

    

Neverland
1871 Messaggi |
Inserito il - 18 luglio 2008 : 22:21:57
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Stasera sono in vena storico-nostalgica. Per cui vi dedico questa meraviglia sui fratelli Cervi, dei Mercanti di Liquore e Marco Paolini, tratta da un poema di Gianni Rodari. Mi raccomando, andate sul link che ho messo: la canzone è veramente bella e interessante è l'introduzione di Paolini, che spiega la storia dei Cervi (e fa l'istrione durante la canzone [:))])
Sette Fratelli
C'erano sette fratelli che andavano per il mondo : sei erano sempre allegri, il settimo sempre giocondo. Sei andavano a piedi perché non avevano fretta, il settimo invece perché non aveva la bicicletta .
La leggenda dirà dell'ultima battaglia : dove cantò la cicala ora abbaia la mitraglia. Una muta di cani la notte ha circondata, il fumo lecca i muri della casa incendiata. Ma quando li portarono alla crudele morte, non eri tu, fucile, il più fermo, il più forte.
C'erano sette fratelli .....
Nella nebbia dell'alba si nascosero i cani, e chiusero gli occhi per non vedersi le mani. Negli occhi dei sette Cervi l'aurora si specchiò, dagli occhi fucilati il sole si levò. Vecchio, tenero padre, olmo dai sette rami, nella vuota prigione per nome ancora li chiami,
C'erano sette fratelli ...
e a notte fra le sbarre fin dove soffia il vento intatte vedi splendere sette stelle d'argento. Sette stelle dell'Orsa come sette sorelle. I cani non potranno fucilare le stelle. Sette stelle dell'Orsa come sette sorelle. I cani non potranno fucilare.....le stelle.
http://it.youtube.com/watch?v=lvNmdtgCT6w
Narya [:308]
*********************************************** <<Se l'amore vi chiama seguitelo, anche se ha vie lunghe e tortuose>> (Kahlil Gibran)
<<A good traveller has no fixed plans, and is not intent on arriving>> (Lao Tzu)
<<Se il dito indica il cielo, l'imbecille guarda il dito>> ("Il Favoloso Mondo di Amélie")
<<Il marciapiede di una stazione non è più qua, ma non è ancora là; è un luogo sospeso, come un sogno>> (Marco Paolini)
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Narya
Entino

    

Neverland
1871 Messaggi |
Inserito il - 19 luglio 2008 : 10:50:30
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Stamattina invece mi sono svegliata così...
Fango
Io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo io lo so che non sono solo anche quando sono solo
sotto un cielo di stelle e di satelliti tra i colpevoli le vittime e i superstiti un cane abbaia alla luna un uomo guarda la sua mano sembra quella di suo padre quando da bambino lo prendeva come niente e lo sollevava su era bello il panorama visto dall'alto si gettava sulle cose prima del pensiero la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero ora la città è un film straniero senza sottotitoli le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli il ghiaccio sulle cose la tele dice che le strade son pericolose ma l'unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire più a sentire niente il profumo dei fiori l'odore della città il suono dei motorini il sapore della pizza le lacrime di una mamma le idee di uno studente gli incroci possibili in una piazza di stare con le antenne alzate verso il cielo io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
la città un film straniero senza sottotitoli una pentola che cuoce pezzi di dialoghi come stai quanto costa che ore sono che succede che si dice chi ci crede e allora ci si vede ci si sente soli dalla parte del bersaglio e diventi un appestato quando fai uno sbaglio un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te ma ti guardi intorno e invece non c'è niente un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che hanno ancora il coraggio di innamorarsi e una musica che pompa sangue nelle vene e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi smettere di lamentarsi che l'unico pericolo che senti veramente è quello di non riuscire più a sentire niente di non riuscire più a sentire niente il battito di un cuore dentro al petto la passione che fa crescere un progetto l'appetito la sete l'evoluzione in atto l'energia che si scatena in un contatto
io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che nn sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
e mi fondo con il cielo e con il fango
e mi fondo con il cielo e con il fango
http://it.youtube.com/watch?v=T7Hg8wO38-M
Narya [:308]
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<<Sai quanto pesa la lacrima di un bambino viziato? Meno del vento. Sai quanto pesa la lacrima di un bambino che soffre? Più del mondo>> (Gianni Rodari)
<<Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella, se vedi cadere una stella è perché stai guardando il cielo, se guardi il cielo è perché credi ancora in qualcosa>> (Bob Marley)
<<Un buon viaggiatore non ha piani precisi e il suo scopo non è arrivare>> (Lao Tzu)
<<Se il dito indica il cielo, l'imbecille guarda il dito>> ("Il Favoloso Mondo di Amélie") |
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Narya
Entino

    

Neverland
1871 Messaggi |
Inserito il - 21 luglio 2008 : 14:30:56
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Per tutti quelli che almeno una volta nella vita hanno creduto nelle favole, a voi Angelo Branduardi.
Confesso che ho vissuto
C'è quest'aria ancora insanguinata di parole che ho parlato io e i sogni che ho sognato e disegnato, c'è la casa, il sole, l'albero, l'uomo accanto all'albero con lei La stessa che ho voluto qui con me e se c'è ancora luce grazie a Dio sul silenzio mio se troppo ho immaginato e camminato ma con occhi da sorprendere e un cuore per comprendere se mai tutto quel che ho avuto E se dovrò cucirmi addosso anch'io lo strappo al velo di un addio però confesso che ho vissuto
http://it.youtube.com/watch?v=8iKv80MM2X8
Narya [:308]
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<<Sai quanto pesa la lacrima di un bambino viziato? Meno del vento. Sai quanto pesa la lacrima di un bambino che soffre? Più del mondo>> (Gianni Rodari)
<<Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella, se vedi cadere una stella è perché stai guardando il cielo, se guardi il cielo è perché credi ancora in qualcosa>> (Bob Marley)
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Modificato da - Narya in data 23 luglio 2008 00:03:37 |
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AmonSûl
Sveltamente

Nowhere Land
4501 Messaggi |
Inserito il - 21 luglio 2008 : 15:12:51
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Stavo ripensando a "Dante's Prayer": è chiaramente ispirata dalla Divina Commedia, lo si capisce dalle prime righe... "When the dark wood fell before me And all the paths were overgrown"
La selva oscura, la via smarrita...
Forse si rivolge a Virgilio che lo salva, a Beatrice che lo portra tra le stelle con il suo amore. Ma forse è Dio che, col suo amore, accompagna Dante nel suo cammino terreno, lo avvicina nel momento più buio e riceve da lui la richiesta di non abbandonarlo mai.
"When the dark night seems endless Please remember me"
CollevEnt [:381] _________ "Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse. "Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115] |
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Narya
Entino

    

Neverland
1871 Messaggi |
Inserito il - 23 luglio 2008 : 00:15:31
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Già... però si può dedicare benissimo anche ad un amico caro, o alla persona amata...
Stasera vi lascio con i Marlene Kuntz (la seconda ospita anche quella meraviglia della natura che è la voce di Skin)...
L'Inganno
Ti avvicinasti piano col pathos di un notturno: sotto il sole un pieno di gente, ma si fece buio presto intorno.
E avvinti e immemori ci baciammo; e poi... qual ghigno ingenerò l'inganno!
Te ne andasti come fumo in fosforescenti spire, ma non c'era più nessuno attorno, al risveglio della luce. E infine
avvinto e immemore mi addormentai. Ma quante risa, poi, giù nel sonno!
http://it.youtube.com/watch?v=6IK3nt31xDk
La canzone che scrivo per te
Non c'è contatto di mucosa con mucosa eppur mi infetto di te, che arrivi e porti desideri e capogiri in versi appassionati e indirizzati a me;
e porgi in dono la tua essenza misteriosa, che fu un brillio fugace qualche notte fa; e fanno presto a farsi vivi i miei sospiri che alle pareti vanno a dire "ti vorrei qua".
Questa è la canzone che scrivo per te: l'ho promessa ed eccola. Riesci a scorgerti? Sì che ci sei, prima che ti conoscessi.
(Ora ho il tuo splendido sorriso da succhiare: sfavilla di felicità. L'osservo su dalla tua fronte vanitosa che ai miei baci ha chiesto la priorità)
Pure frigid waters from these eyes that always miss you Nothing but violence from my empty gun I'm using silver to light up these blackheart faces blinding your fingers with my skin that burns for you
Questa è la canzone che scrivo per te: l'ho promessa ed eccola. Riesci a scorgerti? Sì che ci sei, proprio mentre ti conosco.
This song is for me I listen like I promised you I can see me in your words from hell that you write for me
E ho le tue mani da lasciarmi accarezzare il cuore immune da difese che non servono.
Ma ora ho in testa il viso di qualcuno più speciale di me, che sa cantare ma ha più stemmi da lustrare di me...e questo è il tuo svago. Per quel che mi riguarda sei un continente obliato. Per quel che ho visto in fondo mi è piaciuto.
Don't, don't tell me. What you want from me No, don't tell me. I don't wanna hear. Don't tell me
Questa è la canzone che scrivo per te: l'ho promessa ed eccola. Riesci a scorgerti? Non ci sei più, dopo che ti ho conosciuta
http://it.youtube.com/watch?v=WP-dvmHBItM
Narya [:308]
*********************************************** <<Se l'amore vi chiama seguitelo, anche se ha vie lunghe e tortuose... Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire. E quando vi parla, abbiate fede in lui, anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino>> (Kahlil Gibran)
<<Sai quanto pesa la lacrima di un bambino viziato? Meno del vento. Sai quanto pesa la lacrima di un bambino che soffre? Più del mondo>> (Gianni Rodari)
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Modificato da - Narya in data 23 luglio 2008 12:53:58 |
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Narya
Entino

    

Neverland
1871 Messaggi |
Inserito il - 23 luglio 2008 : 19:27:51
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Non scrivo nulla, metto solo un link: mentre si ascolta la canzone si può leggere il testo, sia in gaelico che in inglese. Si tratta di Language of the Gaels di Dan Ar Braz. C'è un misto di nostalgìa per i tempi gloriosi del gaelico e dei celti, ma anche un fondo di speranza, perché il loro spirito rimane vivo nelle terre dell'Ovest...
http://it.youtube.com/watch?v=RtbOfIpJ4YU
Narya [:308]
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<<Sai quanto pesa la lacrima di un bambino viziato? Meno del vento. Sai quanto pesa la lacrima di un bambino che soffre? Più del mondo>> (Gianni Rodari)
<<Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella, se vedi cadere una stella è perché stai guardando il cielo, se guardi il cielo è perché credi ancora in qualcosa>> (Bob Marley)
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