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AmonSûl
Sveltamente
Nowhere Land
4501 Messaggi |
Inserito il - 04 agosto 2004 : 11:43:28
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x Merry: sembra quasi una di quelle formule da ripetere sommessamente, lasciando che ci passino pian piano dentro...
mi viene in mente Ungaretti... grande evocatore... che pian piano ci apre con poche parole mondi e sentimenti... e man mano che approfondiamo conoscendo il contesto in cui lui scrive, ecco che le parole ci dicono ancora altro, ancora oltre...
Mattina Santa Maria La Longa il 26 gennaio 1917 M'illumino d'immenso.
e leggendo si trovano altre due poesie scritte lo stesso giorno, sempre a S.Maria La Longa... e ci si immagina il soldato che si alza... e incredibilmente da quel contesto terribile o forse proprio per quel contesto, arriva a vedere e a dire qualcosa di incredibile... forse osservando semplicemente l'alba... come qualcosa che scopre esistere, nonostante tutto...
Dormire
Vorrei imitare questo paese adagiato nel suo camice di neve
Solitudine
Ma le mie urla feriscono come fulmini la campana fioca del cielo
Sprofondano impaurite
sembrano degli haiku... semplici constatazioni di disperazione, ma anche di infinito...
_________ ore infinite come costellazioni e onde... spietate come gli occhi della memoria altra memoria e non basta ancora... cose svanite, facce... e poi il futuro... [:115] |
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balrog
Rossosaggio
Ireland
2052 Messaggi |
Inserito il - 05 agosto 2004 : 09:45:25
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...un mazzo di rose virtuali...no,non è un anniversario...ma è necessario forse??....
" qualcuno è già nell'aria qualcuno sorriso ingenuo e profumo..."
IO CHE AMO SOLO TE Sergio Endrigo
C'è gente che ha avuto mille cose, tutto il bene, tutto il male del mondo. Io ho avuto solo te e non ti perderò, non ti lascerò per cercare nuove avventure.
C'è gente che ama mille cose e si perde per le strade del mondo. Io che amo solo te, io mi fermerò e ti regalerò quel che resta della mia gioventù.
Io ho avuto solo te e non ti perderò, non ti lascerò per cercare nuove illusioni.
C'e' gente che ama mille cose e si perde per le strade del mondo. Io che amo solo te, io mi fermerò e ti regalerò quel che resta della mia gioventù.
"...accendo il fuoco e mi siedo vicino qualcuno stasera arriva qualcuno sorrido intanto che fumo..."
bal
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Merry
Entino
Pepperland
1762 Messaggi |
Inserito il - 05 agosto 2004 : 17:40:56
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Ho appena scoperto che le poesie "in pillole", siano esse haiku o ungarettiane, mi piacciono. Ecco quindi un po' di canti degli indiani Papago
Canto della montagna bianca
Lontano, ad occidente, c'è una bianca montagna. E' bella.
Ha bianchi archi brillanti di luce Che si piegano verso la terra.
Il vento soffia dal mare
Dall'acqua sabbiosa respiro l'odore del mare; di là giunge il vento e soffia sopra la terra. Dall'acqua sabbiosa respiro l'odore del mare; di là vengon le nubi e cade la pioggia sul mondo.
La stella del mattino
E' sorta la stella del mattino Attraverso le montagne Nella luce del mare.
"...ed ora apprendiamo che Re Dain è caduto, combattendo nella Valle..." (Gandalf) Metamorfosi da un'adunanza.
Mitakuye oyasin! |
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trilly
Laurelin
nell'isola che non c'è !
3022 Messaggi |
Inserito il - 06 agosto 2004 : 16:11:29
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DIMMI SE QUESTO E' VERO, AMORE MIO...
Dimmi se questo è vero, amore mio, dimmi se questo è tutto vero. Quando questi occhi scagliano i loro lampi le oscure nubi nel tuo petto danno risposte tempestose.
E' vero che le mie labbra son dolci come il boccio del primo amore? Che le memorie di mesi svaniti di maggio indugiano nelle mie membra? Che la terra, come un'arpa, vibra di canzoni al tocco dei miei piedi?
E' poi vero che gocce di rugiada cadono dagli occhi della notte al mio apparire e la luce del giorno è felice quando avvolge il mio corpo? E' vero, è vero che il tuo amore viaggiò per ere e mondi in cerca di me?
Che quando finalmente mi trovasti il tuo secolare desiderio trovò una pace perfetta nel mio gentile parlare nei miei occhi e nelle mie labbra e nei miei capelli fluenti?
E dimmi infine se è proprio vero che il mistero dell'infinito è scritto sulla mia piccola fronte. Dimmi, amor mio, se tutto questo è vero.
(Tagore) [:118]
Trilly
* ^ * ^ * ^ * ^ * Carpe diem quam minimum credula postero. Cogli il giorno e nel domani credi il meno possibile Orazio ______________________ quando il Bal scrive la firma tutto in maiuscolo... mi devo preoccupare !!
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Merry
Entino
Pepperland
1762 Messaggi |
Inserito il - 16 agosto 2004 : 18:25:47
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This bread I break
This bread I break was once the oat, This wine upon a foreign tree Plunged in its fruit Man in the day or wind at night Laid the crops low, broke the grape's joy.
Once in this wine the summer blood Knocked in the flesh that decked the vine, Once in this bread The oat was merry in the wind; Man broke the sun, pulled the wind down.
This flesh you break, this blood you let Make desolation in the vein, Were oat and grape Born of the sensual root and sap; My wine you drink, my bread you snap.
(Dylan Thomas)
"...ed ora apprendiamo che Re Dain è caduto, combattendo nella Valle..." (Gandalf) Metamorfosi da un'adunanza.
Mitakuye oyasin! |
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trilly
Laurelin
nell'isola che non c'è !
3022 Messaggi |
Inserito il - 29 settembre 2004 : 18:48:31
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[:115][:122] SE MAI - SMILE Se mai ti parlassero di me chi lo sa se in fondo a te troverai un sorriso per me anche se c'é da troppo tempo ormai il silenzio tra di noi io ti penso ancora sai
Smile though your heart is aching Smile even though it's breaking When there are clouds in the sky, you'll get by If you smile through your fear and sorrow Smile and maybe tomorrow You'll see the sun come shining through for you Se caso mai ti parlassero di me spero che ricorderai quello che sono stato per te anche se hai sofferto quanto me spero che ti riuscirà di sorridere per me
Light up your face with gladness Hide every trace of sadness Although a tear may be ever so near That's the time you must keep on trying Smile, what's the use of crying? You'll find that life is still worthwhile If you just smile. Se mai ti parlassero di me chi lo sa se in fondo a te troverai un sorriso per me anche se c'é da troppo tempo ormai il silenzio tra di noi io ti penso ancora sai
That's the time you must keep on trying Smile, what's the use of crying? You'll find that life is still worthwhile if you just smile
[:118]
Trilly
* ^ * ^ * ^ * ^ * Carpe diem quam minimum credula postero. Cogli il giorno e nel domani credi il meno possibile Orazio ______________________ quando il Bal scrive la firma tutto in maiuscolo... mi devo preoccupare !!
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balrog
Rossosaggio
Ireland
2052 Messaggi |
Inserito il - 30 settembre 2004 : 11:20:45
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...ahhh si è proprio questa,la sto cantando adesso in ufficio...ciampornie con "occhio a palla".....hahahahahahahaahahhhh !!!!!!!!!
la canzone più bella di FLEUR 3 di Battiato, la ricordo con gioia perchè mi rimembra un bellissimo giorno passato col forum qui a Bologna,quando forse non c'era troppo "silenzio tra di noi"....altri tempi (parafrasando Chaplin)......MVBC
maledizione !!!...mi commuove sempre quando la canto....
balrog |
Modificato da - balrog in data 30 settembre 2004 11:36:13 |
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AmonSûl
Sveltamente
Nowhere Land
4501 Messaggi |
Inserito il - 03 gennaio 2005 : 11:45:52
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(a parte l'opinabile questione della canzone più bella di Fleurs 3 piace anche a me la versione Battiatesca di "Se mai")
Leggendo in Asincrochat "anno nuovo vita nuova" pensavo a quante volte ce lo siamo detti in passato... E anche se con gli anni ci si rende conto che spesso non si riesce a cambiare le cose come si vorrebbe, è anche vero che bisogna comunque sempre puntare alto... consci dei propri limiti e delle proprie difficoltà, ma senza farsi bloccare... C'è una metafora classica e molto bella che mi ricordo dalle superiori... Machiavelli nel "Principe": "fare come li arcieri prudenti, a' quali parendo el loco dove disegnano ferire troppo lontano, e conoscendo fino a quanto va la virtù del loro arco, pongono la mira assai più alta che il loco destinato, non per aggiugnere con la loro freccia a tanta altezza, ma per potere con lo aiuto di sì alta mira, pervenire al disegno loro"
Un augurio di puntare in alto quindi... con la vita e con gli ideali... (ok, è l'unica faccina con arco che abbiamo ^^)[:152]
Collevento _________ ore infinite come costellazioni e onde, spietate come gli occhi della memoria... altra memoria e non basta ancora... cose svanite, facce... e poi il futuro... [:115] |
Modificato da - AmonSûl in data 03 gennaio 2005 11:47:19 |
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balrog
Rossosaggio
Ireland
2052 Messaggi |
Inserito il - 11 febbraio 2005 : 12:19:35
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...esterno notte fonda (1.30) in una macchina che mi porta verso casa dopo una cena a base di formaggi e vino con amici a parlare di tutto,dalla politica alla cucina...una cosetta tra uomini...e rhum e "arancello" ghiacciato per finire ("guarda che sa di mandarino al massimo di mandarancio)e nessuno che vuole andare a casa ("cavolo,domani si lavora" e "si ma dai è venerdi poi c'è il fine settimana")...
l'auto corre nelle strade deserte incontro al niente e io ho la testa in panne,lui attacca il CD (sembra una roba alla Ligabue) e la voce di F.de Gregori...prima cercando un altro Egitto,come al solito la testa va ad altri tempi "virati a seppia" e poi eccola che arriva dal pozzo parla di me di noi di voi di tutti e non so più ma sono triste
Condannato a morte
Da qualche parte dicono che vive bene Che relativamente non gli manca niente Può bere camminare scrivere e respirare Fantasma senza catene
Da qualche parte dicono è sempre uguale Anche se non si somiglia più La mattina di pasqua con le mani in tasca E una corona di spine
Da qualche parte al mondo suonano le sirene Milioni di uomini cominciano a remare Si confondono il turno della notte e del giorno Si confondono gli agnelli con le iene
Da qualche parte al mondo dicono va bene Con una colomba morta fra le mani Fuori dall’orizzonte con un muro di fronte Risultato senza soluzione
Condannato a morte Condannato a vita Condannato a morte per la vita
Condannato a morte Condannato a vita Condannato a morte per la vita
Che silenzio che c’è qui intorno Che paura che c’è qui intorno
Religione può essere un sentimento Religione può essere una fuga d’amore Religione può essere intrattenimento Religione può essere terrore
Da qualche parte dicono che vive bene Anche se gli fa paura ogni rumore Una foglia che cade una faccia che vede Una notte che ha sentito abbaiare il suo cane
Da qualche parte al mondo suonano le campane Milioni di uomini cominciano a pregare Ognuno dal suo punto cardinale Nella corrente dello stesso fiume
Da qualche parte dicono va bene Seduto nella pioggia sopra a una panchina Fin quando non avrà il suo posto al sole Tutto quanto questo mondo sarà prigione
Condannato a morte Condannato a vita Condannato a morte per la vita
Condannato a morte Condannato a vita Condannato a morte per la vita
Che silenzio che c’è qui intorno Che paura che c’è nel mondo
Condannato a morte Condannato a vita Condannato a morte per la vita
quando si dice una notte come le altre che ti metti a pensare che magari ....
bal |
Modificato da - balrog in data 11 febbraio 2005 12:22:41 |
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trilly
Laurelin
nell'isola che non c'è !
3022 Messaggi |
Inserito il - 01 marzo 2005 : 13:25:34
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'A LIVELLA
Ogn'anno,il due novembre,c'é l'usanza per i defunti andare al Cimitero. Ognuno ll'adda fà chesta crianza; ognuno adda tené chistu penziero. Ogn'anno,puntualmente,in questo giorno, di questa triste e mesta ricorrenza, anch'io ci vado,e con dei fiori adorno il loculo marmoreo 'e zi' Vicenza.
St'anno m'é capitato 'navventura... dopo di aver compiuto il triste omaggio. Madonna! si ce penzo,e che paura!, ma po' facette un'anema e curaggio.
'O fatto è chisto,statemi a sentire: s'avvicinava ll'ora d'à chiusura: io,tomo tomo,stavo per uscire buttando un occhio a qualche sepoltura.
"Qui dorme in pace il nobile marchese signore di Rovigo e di Belluno ardimentoso eroe di mille imprese morto l'11 maggio del'31"
'O stemma cu 'a curona 'ncoppa a tutto... ...sotto 'na croce fatta 'e lampadine; tre mazze 'e rose cu 'na lista 'e lutto: cannele,cannelotte e sei lumine.
Proprio azzeccata 'a tomba 'e stu signore nce stava 'n 'ata tomba piccerella, abbandunata,senza manco un fiore; pe' segno,sulamente 'na crucella.
E ncoppa 'a croce appena se liggeva: "Esposito Gennaro - netturbino": guardannola,che ppena me faceva stu muorto senza manco nu lumino!
Questa è la vita! 'ncapo a me penzavo... chi ha avuto tanto e chi nun ave niente! Stu povero maronna s'aspettava ca pur all'atu munno era pezzente?
Mentre fantasticavo stu penziero, s'era ggià fatta quase mezanotte, e i'rimanette 'nchiuso priggiuniero, muorto 'e paura...nnanze 'e cannelotte.
Tutto a 'nu tratto,che veco 'a luntano? Ddoje ombre avvicenarse 'a parte mia... Penzaje:stu fatto a me mme pare strano... Stongo scetato...dormo,o è fantasia?
Ate che fantasia;era 'o Marchese: c'o' tubbo,'a caramella e c'o' pastrano; chill'ato apriesso a isso un brutto arnese; tutto fetente e cu 'nascopa mmano.
E chillo certamente è don Gennaro... 'omuorto puveriello...'o scupatore. 'Int 'a stu fatto i' nun ce veco chiaro: so' muorte e se ritirano a chest'ora?
Putevano sta' 'a me quase 'nu palmo, quanno 'o Marchese se fermaje 'e botto, s'avota e tomo tomo..calmo calmo, dicette a don Gennaro:"Giovanotto!
Da Voi vorrei saper,vile carogna, con quale ardire e come avete osato di farvi seppellir,per mia vergogna, accanto a me che sono blasonato!
La casta è casta e va,si,rispettata, ma Voi perdeste il senso e la misura; la Vostra salma andava,si,inumata; ma seppellita nella spazzatura!
Ancora oltre sopportar non posso la Vostra vicinanza puzzolente, fa d'uopo,quindi,che cerchiate un fosso tra i vostri pari,tra la vostra gente"
"Signor Marchese,nun è colpa mia, i'nun v'avesse fatto chistu tuorto; mia moglie è stata a ffa' sta fesseria, i' che putevo fa' si ero muorto?
Si fosse vivo ve farrei cuntento, pigliasse 'a casciulella cu 'e qquatt'osse e proprio mo,obbj'...'nd'a stu mumento mme ne trasesse dinto a n'ata fossa".
"E cosa aspetti,oh turpe malcreato, che l'ira mia raggiunga l'eccedenza? Se io non fossi stato un titolato avrei già dato piglio alla violenza!"
"Famme vedé..-piglia sta violenza... 'A verità,Marché,mme so' scucciato 'e te senti;e si perdo 'a pacienza, mme scordo ca so' muorto e so mazzate!...
Ma chi te cride d'essere...nu ddio? Ccà dinto,'o vvuo capi,ca simmo eguale?... ...Muorto si'tu e muorto so' pur'io; ognuno comme a 'na'ato é tale e quale".
"Lurido porco!...Come ti permetti paragonarti a me ch'ebbi natali illustri,nobilissimi e perfetti, da fare invidia a Principi Reali?".
"Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!! T''o vvuo' mettere 'ncapo...'int'a cervella che staje malato ancora e' fantasia?... 'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella.
'Nu rre,'nu maggistrato,'nu grand'ommo, trasenno stu canciello ha fatt'o punto c'ha perzo tutto,'a vita e pure 'o nomme: tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto?
Perciò,stamme a ssenti...nun fa''o restivo, suppuorteme vicino-che te 'mporta? Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive: nuje simmo serie...appartenimmo à morte!"
___________________
l'ho sentita questa mattina in tv, mentre facevo colazione, recitata dal grande Toto'.... splendida !! Ed e' anche molto vera...
Trilly
<> <> <> <> <> <> <> <> Chi confessa la propria ignoranza la mostra una volta, chi non la confessa, la mostra infinite volte (anonimo cinese) |
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Elly
Arbusto
Myself
669 Messaggi |
Inserito il - 02 marzo 2005 : 09:46:51
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Non riporto una poesia... la poesia è espressione del " sentire" ma non sono poeta...
guardavo quest'immagine poco fa
Immagine: [img]http://www.nekochan.it/forum/../Public/data/Elly/20053294521_43704_wallpaper280.jpg[/img] 8,62 KB
e nel movimento dei colori si mescolavano i miei stati d'animo così la metto qui...ad immagine delle sintesi di un moto di sentimenti.
COGITO ERGO SUM |
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AmonSûl
Sveltamente
Nowhere Land
4501 Messaggi |
Inserito il - 02 marzo 2005 : 10:02:32
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(ma ti ho evocata io con quella cosa sulle stringhe? vedi topic sul DeepCon ^^)
fine OT
Collevento _________ luce, luce lontana, che si accende e si spegne... quale sarà la mano, che illumina le stelle... mastica e sputa, prima che venga neve... [:115] |
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Elly
Arbusto
Myself
669 Messaggi |
Inserito il - 04 marzo 2005 : 09:45:57
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Amo molto Gibran...ieri sera ho ripreso in mano un libro " Gli Dei della Terra" riporto qui il brano finale..
Terzo Dio: Ora mi leverò e strapperò via da me tempo e spazio, e danzerò in quel campo incalpestato, e i piedi della danzatrice si muoveranno con i miei piedi, e canterò in quell'aria più alta, e una voce umana fremerà dentro la mia voce. E scivoleremo nel crepuscolo, forse per destarci nell'alba di un nuovo mondo. Ma l'amore resterà e i segni delle sue dita non saranno cancellati. La sacra fucina arde, si levano le scintille, e ogni scintilla è un sole. Meglio è per noi , e più saggio, cercare un angolo in ombra e dormire nella nostra terrena divinità, e lasciare che l'amore, umano e fragile, domini il domani.
COGITO ERGO SUM |
Modificato da - Elly in data 04 marzo 2005 09:46:30 |
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Aerendill
Arbusto
The Void
690 Messaggi |
Inserito il - 04 marzo 2005 : 16:50:11
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Boh, sarà il tempo...
"Mi scioglierò così, brevemente. Come un cristallo di ghiaccio in una calda giornata estiva Mi spegnerò così, velocemente. Come una stella, che ha bruciato tutto il suo idrogeno troppo in fretta, per splendere più luminosa di quanto non abbia mai fatto. Mi esaurirò così, tristemente. Come un atleta, che dopo avere calcolato male la distanza, ha spinto sull’acceleratore per distanziare tutti, e invece resta solo, lontano dal gruppo prima ancora che il traguardo sia in vista. Me ne andrò così, silenziosamente. Come un relitto di una grande nave, che presuntuosa delle sue dimensioni ha affrontato una tempesta più grande delle sue possibilità, e senza più vele né controllo si lascia trascinare anche dalle onde più piccole verso un luogo dove vanno a morire i sogni. Mi oblierò così, senza nessuno che mi pianga. Come un vecchio giocattolo, che avendo assolto al più immediato compito di far divertire il suo piccolo e amato padrone, si rompe e invece di essere riparato viene gettato in un angolo a favore di un giocattolo nuovo, finché non ci si abitua alla sua fastidiosa presenza. Me ne andrò così, malinconicamente. Come un’anima dannata, che dopo aver visto la salvezza di un breve istante viene illusa, lasciata a marcire nel nulla in cui versa la disperazione di chi non merita il triste trattamento riservatogli, e agonizza nel perdere ogni giorno un po’ di sé, nella inevitabile consapevolezza che quanto sta accadendo non ha ne potrà avere termine, se non nel momento della fine ultima."
Aerendill
Just Drow it! "Ciò che è stato fatto non può essere disfatto. Ciò che non ci ha ucciso ci ha reso più forti. I sogni che ci hanno illuso ci muoiono dentro." |
Modificato da - Aerendill in data 04 marzo 2005 16:53:08 |
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balrog
Rossosaggio
Ireland
2052 Messaggi |
Inserito il - 07 marzo 2005 : 14:49:51
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Non sapevo come esprimerlo e ....
Fou de love
Sangre loviente in core Amai ma come moro non vivrò mai. Loviente sangre mit you por siempre e tu non piense a mmé
T'amo più tuo son io che de moi son perdido e chiedo di me a les tue braccia a los tus besos now che sarà de mi
Aulentina tu non vivi per moi Tiranna mia tu on vivi per me I fou de love appriesse a tté
Amor che a me me fas le feu, la glace, plaisir, dolor co ch'el vols
Tiranna mia despotista tu si' Tiranna mia planto e riso y desit I fou de love appriesse a tté
Amor che a me me fas le feu, la glace, plaisir, dolor
e scioglie el sangre loviente in core rossiente por ti Vurrìa vurìa ma primma 'e muri'
Vida de erotica ambicion e moratoria de l'amour e di esziale inquisicion Tiranna mia Ca ira
Sangre loviente in core io bassio las palabras coi labbri miei e più ti bramo si el tuo del labbro palabra non é
Galantina tu non vivi por mi Tiranna mia tu non viv per me
I fou del ove appriesse a tté
Amor che a me me fas le feu, la glace, plaisir, dolor co ch'el vols
Tiranna mi despotista tu si' Tiranna mia planto e riso y desir I fou de love appriesse a tté
Amor che a me me fas le feu, la glace, plaisir, dolor
e scioglie el sangre loviente in core morir je vurria d'amor con ti ma promma 'e muri'
I fou de love Tiranna tu si'
Sangriente love in core por ti
balrog
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trilly
Laurelin
nell'isola che non c'è !
3022 Messaggi |
Inserito il - 20 marzo 2005 : 15:48:59
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[:50] Dedicato al Balrog...[:balrog][:D]
La montagna
La montagna l’ho conosciuta appena ho aperto gli occhi. La montagna famosa a dodici anni, quando fui ingaggiato come falciatore a Moena, sui pascoli alti, per poche lire all’ora. Rimasi affascinato da quelle enormi cime che spuntavano dai prati come i fiori. Si falciava tutto il giorno, circondati da lame di roccia scintillanti al sole come immense coti. Certe forme dolomitiche sono nate dai duelli tra Hurungnir e Thor. L’arma del primo era una cote che scagliava verso il nemico. Dove si conficcava era una montagna nuova, Le montagne sono belle perché hanno il vuoto intorno. Un vuoto che ci spaventa, forse perché rispecchia quello che abbiamo dentro. Le montagne comunicano il senso dell’irragiungibile, del perfetto, del maestoso, dell’intoccabile. Ho scalato molte montagne, anche all’estero in Groenlandia, in America, ma sono rimasto innamorato delle mie, dove sono nato e cresciuto. Andando in giro ho scoperto che le montagne del mondo hanno tutte una base e una cima, e il dolore degli uomini è sempre lo stesso. Adesso il mio moto è: “conosci l’orto di casa tua e conoscerai l’India intera”… chi non ha un orto contempli un geranio, sara’ lo stesso. Oggi non frequento quasi piu’ le montagne famose perché sono diventate di moda, quindi caotiche. Alla loro base sorgono i più grandi parcheggi d’Europa. Ormai, su quelle vette cade neve colorata firmata da prestigiosi stilisti. Ma devo dire che la montagna mi ha regalato cio’ che gli uomini, le donne, i genitori, non sono riusciti a darmi. Dalla montagna mi sono sentito compreso, ascoltato, degnato di attenzione. Qualche volta anche spintonato, ma sempre dopo essere stato avvertito. Anche oggi che ho passato i cinquanta, e il mio animo è diventato corteccia e le delusioni non mi forano più, perché si spuntano sulla corteccia, quando le cose non vanno bene mi rifugio su qualche vetta. E’ come fare visita ad un’amica, per avere un consiglio, per filettere prima di fare sciocchezze, per lasciare spegnere i fuochi che spingono al gesto impulsivo. Vado su lungo una via facile, perché quando si è tristi non si possono affrontare difficoltà e pericoli. Mi siedo sulla cima, fumo una sigaretta e dico “eccomi qua! A quel paese tutte le menate, le preoccupazioni, i pensieri”.. rimango qualche ora lassù in silenzio. Lo so, il mio è un limite, un problema di comunicazione, di rapporto con il prossimo… ma che ci posso fare? Ognuno ha le sue malattie e, di conseguenza, il proprio medico personale. La natura, le montagne sono state la medicina, l’appiglio per non cadere. Dalle montagne ho avuto protezione e affetto. La scalata estrema è venuta dopo, ma non c’era nulla, o molto poco, con l’amore per la montagna, con ciò che mi ha dato e continua a darmi. Per me è la madre sulla quale giocano, si nascondono, cercano calore i suoi figli. Ogni tanto la madre si stiracchia, respira, sbadiglia, qualche bambino rotola giù. Qualche altro soffoca sotto la sua mole come un pulcino sotto la chioccia. Ma non è colpa di nessuno. Mi escono battute sarcastiche quando leggo o sento definire la montagna assassina. La montagna non è assassina, se ne sta lì e basta. Siamo noi i killer di noi stessi, che non sappiamo vivere, che usiamo il profumo per l’uomo che non deve chiedere mai, che abbiamo dimenticato la carità, la riconoscenza, il rispetto, che distruggiamo la natura. La vita è un segno di matita, curvo e sottile, che finisce ad un certo punto. Per molti è lungo, al altri corto, per altri non parte nemmeno. La gomma del tempo verrà poi a cancellare quel segno. Di noi non resterà nemmeno il ricordo. E’ giusto così. E allora perché sgomitare tanto? Ho speso i giorni liberi dal dovere in compagnia della montagna e della natura e mi sono trovato bene. Molto di più che con la gente. Perché la montagna non è gelosa, né invidiosa, non cerca potere né vendetta, né tradisce. Non ho accumulato soldi, non ho snaturato la vita nascondendomi sotto mucchi di orpelli inutili. Vivere è come scolpire, occorre togliere, tirare via il di più, per vedere dentro. La montagna mi ha insegnato anche questo. Dopo due giorni di vagabondaggio senza cibo, una volta a casa, non è necessario che il tonno si tagli con un grissino per essere buono. La montagna mi ha fatto capire che è da sciocchi mettere la vita in banca sperando di ritrovarla con gli interessi. Mi ha aiutato a non essere troppo tonto, anche se un po’ tonti si è tutti da giovani. Mi ha insegnato che dalla vetta non si va in nessun posto, si può solo scendere. Saggio consiglio per non farsi prendere dai traguardi dell’ambizione lungo il segno di matita. Oggi non ho né rimorsi né rimpianti. E’ andata così e basta. Forse sono solo un po’ piu’ saggio, o sto diventando vecchio. Ho usato la vita come una falce. L’ho battuta, arrotolata, senza paura di colpire il sasso nascosto tra l’erba. Ho reciso fiori ed erbe. Adesso la falce è mezza consumata. Ma taglia ancora il fieno delle montagne. Se tornassi indietro rifarei tutto. Ma indietro non vorrei mai tornare. Concludo queste righe con un pensiero di Fernando Pessoa che tengo davanti al tavolo dove leggo, scrivo, e, per qualche ora, finita la bottiglia, dormo:
“Quando l’erba crescerà sulla mia tomba, sia quello il segnale per dimenticarmi del tutto. La natura mai si ricorda, e perciò è bella. E se avessero la necessità morbosa di “interpretare” l’erba verde sulla mia tomba, dicano che io continuo a rinverdire e a essere naturale”.
(Tratto da: Nel legno e nella pietra di Mauro Corona)
Trilly
_______________ Troverò la mia libertà ad ogni costo A modo mio sapro' volare
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Modificato da - trilly in data 20 marzo 2005 18:28:22 |
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trilly
Laurelin
nell'isola che non c'è !
3022 Messaggi |
Inserito il - 20 marzo 2005 : 18:27:40
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[:235] Secretary of Balrog
Sono riuscito a farmi leggere il pezzo scritto da Trilly qua sopra. Moltissime delle cose che ci sono scritte sono quasi autobiografiche per me, e sono così tante che non vale la pena di enumerarle.
Mi dicono che l'autore ha cinquant'anni come me e che, nonostante lui sicuramente abbia vissuto la montagna in modo diverso da me, abbia vissuto un'infanzia molto simile alla mia. Forse è per questo che abbiamo pensieri ed emozioni così simili verso la montagna e forse in parte anche verso la vita stessa... Grazie Trilly.
Balrog
^^^^^^^^^^^^^^^^ si.. perchè quando gli ho detto che avevo scritto un pezzo dedicato a lui...ha fatto fuoco e fiamme perchè lo leggessi subito ... mmhhh potevo non dirglielo (boccaccia mia [:P][;)]) in fondo era una piccola sorpresa...
Leggendo questo libro di Mauro Corona è stato come un ripercorrere, per me, solo alcune piccole situazioni... la montagna che amo perchè ha un fascino incredibile, mi sento me stessa, contemplo il cielo, gli alberi, le nuvole, il suono del bosco... E mi sento più vicina al creato, a questa meraviglia.... la solitudine? Non si è mai soli in montagna perchè ci si guarda dentro e sai di essere te stesso in semplicità... Ho una foto di bambina, forse avevo cinque anni, e ho un ricordo vivido della casa della nonna in un paesino di poche anime vicino a Trento ai piedi della montagna.... il profumo delle piante, del bosco, dei ciclamini, dei funghi dopo una pioggia, dei pini e del muschio.... E la notte, ascoltavo i rumori e ricordo che con essi mi addormentavo.... forse proprio li a casa della nonna ho imparato a non aver paura del buio... anzi.... Consiglio la lettura di questo libro, affascinante, storie di piante, rocce, animali e uomini.
Trilly
_______________ Troverò la mia libertà ad ogni costo A modo mio sapro' volare
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Modificato da - trilly in data 20 marzo 2005 19:17:40 |
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balrog
Rossosaggio
Ireland
2052 Messaggi |
Inserito il - 21 marzo 2005 : 08:24:36
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"Vado su lungo una via facile, perché quando si è tristi non si possono affrontare difficoltà e pericoli. Mi siedo sulla cima, fumo una sigaretta e dico “eccomi qua! A quel paese tutte le menate, le preoccupazioni, i pensieri”.. rimango qualche ora lassù in silenzio. Lo so, il mio è un limite, un problema di comunicazione, di rapporto con il prossimo… ma che ci posso fare? Ognuno ha le sue malattie e, di conseguenza, il proprio medico personale. La natura, le montagne sono state la medicina, l’appiglio per non cadere. Dalle montagne ho avuto protezione e affetto"
e
“Quando l’erba crescerà sulla mia tomba, sia quello il segnale per dimenticarmi del tutto. La natura mai si ricorda, e perciò è bella. E se avessero la necessità morbosa di “interpretare” l’erba verde sulla mia tomba, dicano che io continuo a rinverdire e a essere naturale”.
Ecco due passi che considero particolarmente miei. Sono molto grato a trilly di avermi reso partecipe di chi la montagna la vive come me. Come un'amica a cui rivolgersi perchè "ti curi le ferite" e ti renda pace.
balrog
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Merry
Entino
Pepperland
1762 Messaggi |
Inserito il - 31 marzo 2005 : 19:57:44
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LA PULCE D'ACQUA (A. Branduardi)
E' la pulce d'acqua che l'ombra ti rubò E tu ora sei malato E la mosca d'autunno che hai schiacciato Non ti perdonerà Sull'acqua del ruscello forse tu Troppo ti sei chinato Tu chiami la tua ombra ma Lei non ritornerà
E' la pulce d'acqua che l'ombra ti rubò E tu ora sei malato E la serpe verde che hai schiacciato Non ti perdonerà E allora devi a lungo cantare Per farti perdonare E la pulce d'acqua, che lo sa L'ombra ti renderà
E' la pulce d'acqua che l'ombra ti rubò E tu ora sei malato E la mosca d'autunno che hai schiacciato Non ti perdonerà E allora devi a lungo cantare Per farti perdonare E la pulce d'acqua, che lo sa L'ombra ti renderà
H is for "hurry" E is for "ergent" L is for "love me" and P is for "p - p - please, heelp!!"
Mitakuye oyasin!
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Modificato da - Merry in data 31 marzo 2005 19:59:52 |
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Elly
Arbusto
Myself
669 Messaggi |
Inserito il - 02 aprile 2005 : 20:08:10
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" Tutte le battaglie nella vita servono per insegnarci qualcosa , anche quelle che perdiamo. Quando crescerai , scoprirai di avere difeso delle menzogne , di avere ingannato te stesso, o di avere sofferto per delle stupidaggini. Se sarai un buon guerriero, non te ne farai una colpa , ma non lascerai che i tuoi errori si ripetano."
Monte Cinque - Paolo Coelho
Leggevo il libro...è una frase che ho sentito molto
COGITO ERGO SUM |
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AmonSûl
Sveltamente
Nowhere Land
4501 Messaggi |
Inserito il - 02 aprile 2005 : 22:11:12
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ci pensavo oggi... ora metto la traduzione che è molto bella...
SOMEWHERE OVER THE RAINBOW C'é un posto di cui ho sentito parlare in una ninna nanna da qualche parte sopra l'arcobaleno volano uccelli blu e i sogni che osi sognare veramente diventano realtà.
Un giorno vorrei volare su una stella e svegliarmi dove le nuvole sono lontane dietro di me dove i problemi si sciolgono come gocce di limone.
Segui la strada che sale su per il camino E' qui che mi troverai Da qualche parte sopra l'arcobaleno volano uccelli blu, e il tuo sogno da realizzare è questo (di volare), oh perchè, oh perché io non posso?
CollevEnt [:381] _________ luce, luce lontana, che si accende e si spegne... quale sarà la mano, che illumina le stelle... mastica e sputa, prima che venga neve... [:115] |
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Silma
Ent
Abruzzo
2934 Messaggi |
Inserito il - 03 aprile 2005 : 16:53:45
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Ero indecisa se metterla nella musica o qui...ma poi ho pensato che questa canzone è proprio una poesia:
TELEFONA SE PUOI
Questa notte è caduta la neve, tu l'hai vista lassù, da un oblò, un oblò troppo alto per noi. T'ho sognato...un amico, un amore. Questa notte tua madre è venuta nella stanza, tu avevi un po' freddo, ha baciato soltanto un cuscino e ha pianto, e t'ha amato di più.
Te n'eri andato Luca, eri volato via. Scendeva ormai la sera per noi amici tuoi.
Siamo tutti a rischiare la vita, siamo tutti un po' pazzi così, a giocare...e pensare che mai toccherà anche a uno di noi. Sei fiorito, hai vissuto con noi... troppe poche le tue primavere, hai cercato dei brividi forti, ora il brivido è solo dolore.
Non te ne andare, Luca, non te ne andare via, è scesa troppa notte per noi amici tuoi. Dimmi cos'è la vita, dimmi che sei felice... fatti sentire presto, telefona, se puoi.
Dove sei, dove vivi, che fai...impazzisce la vita per te e quel filo che lega all'eterno lo sentiamo ogni giorno di più.
Tu lo sai che sul mio cellulare non cancello il tuo numero mai, ma se è scritto di più sul mio cuore... amicizia infinita tra noi.
Quanto ci manchi, Luca, vogliamo rivederti, è scesa troppa notte per noi amici tuoi. Dimmi cos'è la vita, dimmi che sei felice, fatti sentire presto, telefona, se puoi. telefona, se puoi. GIOSY CENTO
umilmente vostra Silma
<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare, fanciulla elfica ed immortale>> |
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trilly
Laurelin
nell'isola che non c'è !
3022 Messaggi |
Inserito il - 06 aprile 2005 : 12:57:01
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Un piccolo omaggio al nostro nuovo Entaconsulta [:)]
DELL'ARRAMPICARSI SUGLI ALBERI
Quando uscite dalla vostra acqua a sera... salite anche sui vostri grandi alberi alla brezza leggera. E il cielo deve essere smorto.
Scegliete grossi alberi che a sera, neri e pigri cullano le loro vette! E attendete la notte nel loro fogliame e intorno la fronte incubo e pipistrello!
Le foglioline ispide nei cespugli graffiano la vostra schiena che saldamente dovete rizzare tra i rami; cosi' vi arrampicate con un leggero gemito piu' in alto tra i rami.
E' tanto bello cullarsi sull'albero! Ma non cullatevi con le ginocchia! Dovete essere per l'albero come la sua vetta da cento anni a sera: lui la culla.
(Bertolt Brecht) [:390]
Trilly
^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ Nel sonno l'albero di magnolia apre le bianche mani Riposa nel raggio lunare!
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Modificato da - trilly in data 06 aprile 2005 16:26:23 |
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balrog
Rossosaggio
Ireland
2052 Messaggi |
Inserito il - 14 aprile 2005 : 16:06:40
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Non ricordavo più queste parole, mi son capitate sotto gli occhi qualche attimo fa...
Se... di Joseph Rudyard Kipling
Se riuscirai a non perdere la testa quando tutti la perdono intorno a te, dandone a te la colpa; se riuscirai ad aver fede in te quando tutti dubitano, e mettendo in conto anche il loro dubitare;
se riuscirai ad attendere senza stancarti nell'attesa, se, calunniato, non perderai tempo con le calunnie, o se, odiato, non ti farai prendere dall'odio, senza apparir però troppo buono o troppo saggio;
se riuscirai a sognare senza che il sogno sia il padrone; se riuscirai a pensare senza che pensare sia il tuo scopo, se riuscirai ad affrontare il successo e l'insuccesso trattando quei due impostori allo stesso modo
se riuscirai ad ascoltare la verità da te espressa distorta da furfanti per intrappolarvi gli ingenui, o a veder crollare le cose per cui dai la tua vita e a chinarti per rimetterle insieme con mezzi di ripiego;
se riuscirai ad ammucchiare tutte le tue vincite e a giocartele in un sol colpo a testa-e-croce, a perdere e a ricominciar tutto daccapo, senza mai fiatare e dir nulla delle perdite;
se riuscirai a costringere cuore, nervi e muscoli, benché sfiniti da un pezzo, a servire ai tuoi scopi, e a tener duro quando niente più resta in te tranne la volontà che ingiunge: "tieni duro!";
se riuscirai a parlare alle folle serbando le tue virtù, o a passeggiar coi Re e non perdere il tuo fare ordinario; se né i nemici o i cari amici riusciranno a colpirti, se tutti contano per te, ma nessuno mai troppo;
se riuscirai a riempire l'attimo inesorabile e a dar valore ad ognuno dei suoi sessanta secondi, il mondo sarà tuo allora, con quanto contiene, e - quel che è più, tu sarai un Uomo, ragazzo mio!
bal
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Silma
Ent
Abruzzo
2934 Messaggi |
Inserito il - 14 aprile 2005 : 19:19:41
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Niente da dire, la conoscevo già e penso che, insieme al testo che alcuni chiamano "Desiderata", altri con altri nomi, sia uno degli scritti paideutici più belli che abbiano mai visto la luce.
umilmente vostra Silma
<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare, fanciulla elfica ed immortale>> |
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