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trilly
Laurelin
nell'isola che non c'è !
3022 Messaggi |
Inserito il - 11 maggio 2006 : 13:35:26
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Ogni mattina, scendendo dal bus, mi rifilano quei quotidiani gratis e cosi' arrivo in ufficio sempre con tre/quattro giornali... su uno di questi oggi c'era scritto: " e' un romanzo che fa paura"!
Torno a ribadire quanto ho detto: perche' le persone si ostinano a vederci ribaltamenti della Chiesa cattolica, divinazioni, sconvolgimenti addirittura in un'opera come quella di Leonardo (che secondo me si sta rivoltanto nella fossa), complotti contro tutto e contro tutti....
E' un romanzo! Punto! Ma quanti romanzi fanno discutere? A ben vedere tutti quindi..... Addirittura la Chiesa che si sta mobilitando prima dell'uscita del film... Non ci posso credere! Sta a vedere che all'ingresso del cinema trovero' un prete con l'acqua santa che mi benedice, o che mi scomunica! Troppo rumore per nulla!
Pero' a questo punto sorge, per forza, spontanea una domanda: " stai a vedere che Brown ha tirato fuori, magari involontariamente, degli scheletri dall'armadio della Chiesa!!!
Trilly
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L'amore che economizza non è mai vero amore... (H. De Balzac)
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Pipino Tuc
Germoglio
La Contea
271 Messaggi |
Inserito il - 11 maggio 2006 : 17:51:46
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riporto un articolo preso dal Gazzettino di oggi: "Il Codice Da Vinci e la crociata teo-con" di Roberto Pugliese
<<A meno di dieci giorni dall'anteprima mondiale con cui inaugurerà il Festival di Cannes, "Il Codice Da Vinci" è entrato nel pieno dell'offensiva peraltro in corso da molti mesi, soprattutto da parte dell'Opus Dei che tuttavia a parole ha sempre negato intenzioni di boicottaggio, e preliminarmente indirizzata contro il bestseller originario di Dan Brown. L'invito, anzi l'ordine, meglio l'anatema, è perentorio: non solo "non andate a vederlo" (e sin qui, se l'invito è rivolto ai cattolici, nulla da eccepire) ma "impedite a chiunque di vederlo", "rivolgetevi ai Tribunali", "scendete in piazza" ecc.ecc.: il che non è solo discutibile e di questi tempi suona comunque male, ma è semplicemente contrario ai principi basilari della libertà individuale e di coscienza. Chi ha un po' di memoria storica ricorderà una vicenda analoga, e analogamente indecente, quasi vent'anni fa, ai danni di "L'ultima tentazione di Cristo" di Martin Scorsese, dal romanzo di Kazantzakis, additato al rogo e all'indice dai vertici ecclesiastici dagli ambienti limitrofi perchè reo, esattamente come il romanzo di Brown, di "fantasticare", ipotizzare, disseminare di dubbi e di interrogativi alcune verità che per i cattolici sono rivelate una volta per tutte. La differenza è che stavolta, a parte i quattro lustri evidentemente trascorsi invano sotto il sole della libertà di espressione, la crociata invocata contro "Il Codice Da Vinci" assomiglia ad uno strano ibrido fra un rigurgito inquisitorio, un'adunata teo-con forse più in linea con le recenti polemiche sulle "radici cristiane" che autenticamente rivolta contro il libro e il film, e non ultima una gigantesca, chissà quanto inconsapevole, operazione di marketing. Nessuno meglio della Chiesa dovrebbe infatti sapere che il fascino della proibizione consiste esattamente nel trasgredirla, e che l'unico modo per lottare contro una dottrina ritenuta contraria alla propria è farle il vuoto intorno. Ma sarebbe troppo semplice, normale e "tollerante". Personalmente, potendo rivendicare una duplice condizione "laicale" (non sono credente e non ho letto, nè intendo farlo, il libro di Brown), osservo sommessamente un paio di cose. La prima: il mottto "scherza coi fati e lascia stare i santi", evocato a proposito delle recenti vicende delle vignette su Maomentto, poteva avere un senso fino alla breccia di Porta Pia, ma oggi si vorrebbe auspicare che le convinzioni, anche spirituali, di ciascuno fossero abbastanza salde da resistere alla pubblicazione di un libro, all'uscita di un film, e persino alla diffusione di vignette satiriche, per quanto di pessimo gusto.>>
non è intero, lo completerò un'altra volta. tuttavia... a voi i commenti... Pipino Tuc[:-p]
"...Io parto, e se non vogliono che m'incatenino! Vi deve pur essere qualcuno provvisto d'intelligenza nella comitiva!" interloquì Pipino. "Allora non verrai certo scelto, Peregrino Tuc!" disse Gandalf... |
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trilly
Laurelin
nell'isola che non c'è !
3022 Messaggi |
Inserito il - 14 maggio 2006 : 15:21:52
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A leggere sui giornali, anche su Panorama, questa crociata contro chi andrà a vedere il film mi sembra veramente una cosa assurda e fastidiosa, peraltro ho già acquistato i biglietti,(praticamente esauriti o quasi) non solo perchè così facendo la domanda nasce spontanea:
"perche' tanto rumore? perchè la Chiesa auspica che i cattolici ed i fedeli non si rechino a vedere il film? perchè? Allora c'è un fondo, se pur romanzato, di verità?"
Io non credo che leggere il libro o andare a vedere il film faccia cambiare la mia idea, se pur ho sempre avuto qualche perplessità, sul mio modo di pensare e di vedere la fede; sarebbe assolutamente ridicolo e fuori luogo. Leggevo che si vuole addirittura boicottare la visione del film ecc. ecc. ma allora perchè non è stato fatto quando è uscito il libro?
Così facendo limitano la mia libertà di scelta e sicuramente pongono, come ho detto, molti interrogativi! Preferiscono che le persone abbiano una visione che è quella data dalla Chiesa senza interferenze, senza un dubbio, anche magari lecito; non è un film o un libro a far crollare la fede altrui, anzi facendo cosi' si aumentano le perplessità....
Trilly
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L'amore che economizza non è mai vero amore... (H. De Balzac)
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Modificato da - trilly in data 14 maggio 2006 15:22:51 |
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AmonSûl
Sveltamente
Nowhere Land
4501 Messaggi |
Inserito il - 14 maggio 2006 : 23:59:03
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Perchè fare dietrologie però? Perchè starsene buoni e zitti altrimenti si ammettono eventuali colpe? Andrei più cauto con le ipotesi...
Che ci siano delle magagne è possibilissimo, ma non mi faccio venire i dubbi solo perchè la chiesa si arrabbia del fango che le viene gettato contro... Alla fine ritengo normale la reazione, tanto quanto ritengo normale (nella sua furberia) l'azione.
Per il resto quoto la Biddì qualche post fa, riguardo alle motivazioni del successo... la gente non vuole la verità... anzi, ama rimestare nel torbido. Vorrei fare un passo avanti però rispetto alle sue conclusioni: c'è un problema di credibilità, ma con delle precisazioni da fare. La chiesa ha una matrice spirituale e divina, ma è composta da uomini che risentono delle aberrazioni dell'uomo e dalle difficoltà della società che li produce (l'uomo, si sa, è figlio del suo tempo). Non è una Parola che si attua da sè nelle persone, ma passa attraverso l'uomo. In questo passaggio subisce l'attacco dei germi... Il problema della credibilità coinvolge perciò prima di tutto l'uomo di oggi, come un problema di ricerca, di bisogno, di interesse, di desiderio, di ricordo (primordiale)... di verità. Tutto il resto ne è conseguenza... Che forse assomiglia al dire che un assassino costantemente gonfiato di botte e seviziato da bambino è meno assassino di altri... Ma chi può dirlo con oggettività? Qui mi fermo... volevo solo invitare a non "qualunquizzare" ^___^. Buona visione!
CollevEnt [:381] _________ "Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse. "Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115] |
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Merry
Entino
Pepperland
1762 Messaggi |
Inserito il - 15 maggio 2006 : 19:26:06
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Ho letto "Il Codice Da Vinci" l'anno scorso, ed ammetto di averlo fatto proprio in seguito agli "anatemi" della Chiesa, titoli di giornale tipo "non leggetelo" e simili, chiedendomi perché.
L'idea che mi sono fatto è che il problema che hanno non stia nelle invenzioni sulla vita di Gesù Cristo o sulla sua "dinastia": nessun credente né tantomeno storico le accetterebbe come verità, anche presunte. E' un'opera di fantasia. Secondo me ad uscirne male è un certo conservatorismo ecclesiastico: in quel libro, per esempio c'è un Cristo che nobilita la donna ed una Chiesa che per tradizione mette in ombra questo aspetto. Insomma, non dovrebbero stare tanto a strillare contro la fantasia del romanzo, casomai potrebbero cercare di mostrare una Chiesa migliore e meno censoriale, se proprio vogliono smentirlo.
Sul romanzo in sé, l'ho trovato interessante all'inizio, via via sempre più scadente ed inverosimile [spoiler]Suvvia: due professori che dovrebbero essere tra i maggiori esperti di Leonardo da Vinci che s'impappinano di fronte ad un testo scritto al contrario... si va verso la parodia! [/spoiler][:81]
-------------------------------- "Mi sono reso conto che le ossa dei nobili scricchiolano come quelle della plebe." da "Maxmagnus"
Mitakuye oyasin!
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Modificato da - Merry in data 15 maggio 2006 19:29:27 |
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trilly
Laurelin
nell'isola che non c'è !
3022 Messaggi |
Inserito il - 16 maggio 2006 : 10:11:32
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| Merry ha scritto: Secondo me ad uscirne male è un certo conservatorismo ecclesiastico: in quel libro, per esempio c'è un Cristo che nobilita la donna ed una Chiesa che per tradizione mette in ombra questo aspetto. Insomma, non dovrebbero stare tanto a strillare contro la fantasia del romanzo, casomai potrebbero cercare di mostrare una Chiesa migliore e meno censoriale, se proprio vogliono smentirlo.
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A ben vedere questo e' il punto principale su cui la Chiesa deve ancora "lavorare".
................ sempre da parte del Balrog, mi ha detto di dirvi che per lui il Codice da Vinci e' un libraccio! Sono convinta che appena il macinino gli funziona saranno "fulmini" tra me e lui, su questo argomento... ma questo lo e' gia' stato ed il risultato e' stato... un pareggio [}:)] [:D] [:39] [:81]
Trilly
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L'amore che economizza non è mai vero amore... (H. De Balzac)
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Modificato da - trilly in data 16 maggio 2006 11:07:35 |
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Dunadan
Fuscello
Friuli
402 Messaggi |
Inserito il - 16 maggio 2006 : 14:39:16
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| Merry ha scritto: ...in quel libro, per esempio c'è un Cristo che nobilita la donna ed una Chiesa che per tradizione mette in ombra questo aspetto.
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Davvero? Beh, mi è venuta in mente una cosa e ora vi riporto un piccolo passaggio di un testo di alcuni anni fa. Un consiglio: leggetevi bene chi lo firma...
IX - CONCLUSIONE
«Se tu conoscessi il dono di Dio»
31. «Se tu conoscessi il dono di Dio» (Gv 4, 10), dice Gesù alla Samaritana durante uno di quei mirabili colloqui che mostrano quanta stima egli abbia per la dignità di ogni donna e per la vocazione che le consente di partecipare alla sua missione di Messia. Le presenti riflessioni, ormai concluse, sono orientate a riconoscere all'interno del «dono di Dio» ciò che egli, creatore e redentore, affida alla donna, ad ogni donna. Nello Spirito di Cristo, infatti, essa può scoprire l'intero significato della sua femminilità e disporsi in tal modo al «dono sincero di sé» agli altri, e così «ritrovare» se stessa. Nell'Anno Mariano la Chiesa desidera ringraziare la Santissima Trinità per il «mistero della donna», e, per ogni donna - per ciò che costituisce l'eterna misura della sua dignità femminile, per le «grandi opere di Dio» che nella storia delle generazioni umane si sono compiute in lei e per mezzo di lei. In definitiva, non si è operato in lei e per mezzo di lei ciò che c'è di più grande nella storia dell'uomo sulla terra: l'evento che Dio stesso si è fatto uomo? La Chiesa, dunque, rende grazie per tutte le donne e per ciascuna: per le madri, le sorelle, le spose; per le donne consacrate a Dio nella verginità; per le donne dedite ai tanti e tanti esseri umani, che attendono l'amore gratuito di un'altra persona; per le donne che vegliano sull'essere umano nella famiglia, che è il fondamentale segno della comunità umana; per le donne che lavorano professionalmente, donne a volte gravate da una grande responsabilità sociale; per le donne «perfette» e per le donne «deboli» per tutte: così come sono uscite dal cuore di Dio in tutta la bellezza e ricchezza della loro femminilità; così come sono state abbracciate dal suo eterno amore; così come, insieme con l'uomo, sono pellegrine su questa terra, che è, nel tempo, la «patria» degli uomini e si trasforma talvolta in una «valle di pianto»; così come assumono, insieme con l'uomo, una comune responsabilità per le sorti dell'umanità, secondo le quotidiane necessità e secondo quei destini definitivi che l'umana famiglia ha in Dio stesso, nel seno dell'ineffabile Trinità. La Chiesa ringrazia per tutte le manifestazioni del «genio» femminile apparse nel corso della storia, in mezzo a tutti i popoli e Nazioni; ringrazia per tutti i carismi che lo Spirito Santo elargisce alle donne nella storia del Popolo di Dio, per tutte le vittorie che essa deve alla loro fede, speranza e carità: ringrazia per tutti i frutti di santità femminile. La Chiesa chiede, nello stesso tempo, che queste inestimabili «manifestazioni dello Spirito» (cf. 1 Cor 12, 4 ss.) che con grande generosità sono elargite alle «figlie» della Gerusalemme eterna, siano attentamente riconosciute, valorizzate, perché tornino a comune vantaggio della Chiesa e dell'umanità, specialmente ai nostri tempi. Meditando il mistero biblico della «donna», la Chiesa prega affinché tutte le donne ritrovino in questo mistero se stesse e la loro «suprema vocazione». Maria, che «precede tutta la Chiesa sulla via della fede, della carità e della perfetta unione con Cristo»(63), ottenga a tutti noi anche questo «frutto», nell'Anno che abbiamo dedicato a lei, alle soglie del terzo millennio della venuta di Cristo. Con questi voti imparto a tutti i fedeli e in special modo alle donne, sorelle in Cristo, la Benedizione Apostolica. Dato a Roma, presso San Pietro, il 15 del mese di agosto - Solennità dell'Assunzione di Maria Santissima - dell'anno 1988, decimo di Pontificato.
Tratto dalla Lettera Apostolica MULIERIS DIGNITATEM del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II sulla dignità e vocazione della Donna in occasione dell'Anno Mariano.
Testo integrale in http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_letters/documents/hf_jp-ii_apl_15081988_mulieris-dignitatem_it.html
Non seguire strade già percorse ma cercane una che nessuno conosce... e lascia una traccia... |
Modificato da - Dunadan in data 16 maggio 2006 14:41:14 |
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Merry
Entino
Pepperland
1762 Messaggi |
Inserito il - 16 maggio 2006 : 19:08:47
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Infatti, Dunadan, stando al passo che hai citato non dovrebbero poi farsi troppi problemi per un thiller fantastico. Se rispondessero a Dan Brown ed ai suoi lettori come hai appena fatto tu ne uscirebbero meglio, farebbero meno pubblicità al libro e forse vi troverebbero anche degli spunti interessanti di discussione e d'incontro.
Se invece lanciano anatemi, promuovono boicottaggi ed invitano a non leggere, non solo ottengono l'effetto opposto, ma finiscono per assomigliare agli stessi cattivi del libro. In più, provocano nei lettori il dubbio che esso contenga qualcosa di scomodo per una parte delle gerarchie ecclesiastiche. Secondo me non sta nell'invenzione storico - fantastica, ma nel mettere a nudo un certo conservatorismo rigido.
-------------------------------- "Mi sono reso conto che le ossa dei nobili scricchiolano come quelle della plebe." da "Maxmagnus"
Mitakuye oyasin!
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Dunadan
Fuscello
Friuli
402 Messaggi |
Inserito il - 17 maggio 2006 : 11:43:46
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| Merry ha scritto:
... invece lanciano anatemi, promuovono boicottaggi ed invitano a non leggere, non solo ottengono l'effetto opposto, ma finiscono per assomigliare agli stessi cattivi del libro... |
... oppure ai tanti che si scannano nei vari talk-show televisivi, capitanati in Italia da Costanzo, in cui pare che la ragione stia dalla parte di chi urla di più. No, in effetti non ci fanno una buona figura. A mio modo di vedere la Chiesa, ma forse è meglio dire ogni cristiano in quanto tale, ha pieno diritto di difendere le proprie convinzioni religiose. Ma vi è modo e modo ed in proposito è di grande aiuto il consiglio di Gamaliele al Sinedrio: Atti degli Apostoli, capitolo 5 versetti 34-39 - [34] Si alzò allora nel sinedrio un fariseo, di nome Gamaliele, dottore della legge, stimato presso tutto il popolo. Dato ordine di far uscire per un momento gli accusati, [35] disse: "Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare contro questi uomini. [36] Qualche tempo fa venne Tèuda, dicendo di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quanti s'erano lasciati persuadere da lui si dispersero e finirono nel nulla. [37] Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse molta gente a seguirlo, ma anch'egli perì e quanti s'erano lasciati persuadere da lui furono dispersi. [38] Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi dico: Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; [39] ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio!".
Beh, io non penso proprio che Dan Brown abbia ricevuto un ispirazione divina per scrivere il Codice Da Vinci. Pian piano cadrà nel dimenticatoio. Oggi esce il film, fra qualche tempo il dvd e la prima TV e pian piano l'attenzione scemerà... Certo un paio di puntini sulle i era doveroso metterli...
A presto. Dunadan
Non seguire strade già percorse ma cercane una che nessuno conosce... e lascia una traccia... |
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balrog
Rossosaggio
Ireland
2052 Messaggi |
Inserito il - 17 maggio 2006 : 12:39:12
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Mio commento al libro.
Trhiller (sic !!) scritto penosamente (o pietosamente come si desidera)....scontato....banale....dal meccanismo infantile....peronaggi stereotipati al limite della macchietta (il ricco filantropo che poi si trasforma nel "cattivo" è di un umorismo involontario così straordinario che se fosse voluto sarebbe da nobel per la letteratura,per non parlare della superba "trovatina" dell'anagramma !! dico...un anagramma!! mica pizza e fichi!! chissà cosa ne penserebbe Poirot))...qualità letteraria da suburbio....notizie storiche da bignamino....preparazione teologica perlomeno insufficiente
che sia un best seller la dice lunga sulla moderna sensibilità del lettore
che poi la Chiesa Cattolica dall'alto di 20 secoli di Storia e di fior di teologi si abbassi a farne un caso....beh....ci si deve esser ridotti ben male....ed è proprio questo che fa pensare, se la Chiesa cattolica vede pericoli in un libro simile significa che considera veramente poco i propri fedeli, specialmente per la loro intelligenza
balrog
O.T. volete leggere qualcosa di stupendo a livello di fantasy (e a livello semplicemente letterario) ?
leggetevi "Perdido Street Station" e il successivo "La città delle navi" di China Mieville....il miglior scrittore di fantasy o miglior nuovo scrittore tout court che io ho letto negli ultimi venti anni
altro che dan brown (pfui) |
Modificato da - balrog in data 17 maggio 2006 14:47:16 |
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trilly
Laurelin
nell'isola che non c'è !
3022 Messaggi |
Inserito il - 17 maggio 2006 : 14:28:03
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NELL’ERA DEI REALITY, IL PUBBLICO DI MASSA AMA ESOTERISMO E MISTERI Complotti? Merce che si vende bene 17/5/2006 di Paolo Martini (La Stampa) Diciamo pure che il tempo presente pone lo spettatore di fronte a dilemmi etici grandiosi. Per esempio, se vado al cinema per vedere il nuovo fantasy-kolossal della Sony, e penso pure di fare un dispetto alla Chiesa cattolica e più ancora all'Opus Dei, rischio un autogol politico mondiale: contribuisco al successo del Codice da Vinci, la più colossale «operazione mafiosa dei potentati americani nella grande lotta per la conquista del potere universale». Perbacco! Rinuncio subito.
Per consolarmi, e distrarmi del tutto dalle preoccupazioni del mondo, proprio come un bambino, recupero magari una vecchia videocassetta dei Puffi. Ma non riesco nemmeno a sorridere con gli omini blu, perché l'ultima interpretazione dell'opera buffa del cartoonist belga Peyo è che sia una saga finalizzata alla «vera conoscenza della massoneria». D'accordo: mollo subito anche i 99 simpatici framassoni e il cattivissimo «prete nero» Gargamella.
Bene, ora dalla mia poltrona di spettatore posso sempre sognare qualche autentica avventura in mezzo alla natura selvaggia, magari interessarmi di come se la passa una qualche esotica specie animale, senza retropensieri di sorta. Peccato che persino il mitico National Geographic mi proponga l'alternativa secca: libro o dvd del Vangelo di Giuda. Ovvero, la storia segreta di come «il Traditore di Cristo, in realtà, fu il più fedele dei discepoli».
Sarà magari tutto vero, o perlomeno ricostruito seriamente, ma di certo fa colpo. Anche perché, appunto, è il lavoro di uno studioso serio, e viene pure autorevolmente recensito in anteprima, con titolo a scatola, da l'Unità. Esattamente come le teorie dietrologiche sul Codice da Vinci, dalla prima più ovvia del complotto satanico all'ultima ipotesi di un'operazione di «disinformazia kult» ordita dalla Cia e da Bush contro la Chiesa, non sono il delirio di un pazzo, ma la sintesi sloganistica di analisi di studiosi di tutto rispetto. La teoria della congiura americana è di Franco Cardini, un esperto di Storia medioevale di chiara fama. E così se Giuda viene riabilitato da un'istituzione come il National Geographic, i Puffi sono stati tradotti come propaganda culturale massonica da uno studioso di scintoismo in un libro seriamente rilanciato a tutta pagina dal quotidiano dei vescovi Avvenire.
Insomma, non è una questione del solo Codice da Vinci: è il mondo dei segreti e delle rivelazioni che ci piovono addosso come messaggio universale. Il nuovo paradosso dell'industria delle comunicazioni di massa sembra questa straordinaria proliferazione dell'esoterismo di consumo. Carl Gustav Jung, che tra i padri della psicanalisi era quello che frequentava più volentieri questi argomenti, ha scritto: «l'uomo ha bisogno di segreti, e dato che di quelli veri, che lo possiedono, non ne ha la minima idea, se ne fabbrica di finti». Non per caso un cardinale raffinato come Paul Poupard, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, ha provato a tradurre l'altro giorno lo sconcerto per il Codice da Vinci in «un invito agli stessi cristiani ad interrogarsi più a fondo sui misteri della vita». Umberto Eco, che se ne intende come pochi altri di consumi culturali di massa, si è rifugiato nella chiosa alla celebre battuta di Chesterton: «Quando la gente non crede più in Dio, non è che non crede più nulla: crede a tutto». Persino ai mass media, aggiunge Eco.
Ma quel che resta ancora da capire è come sia possibile che il paradosso mediatico dell'esoterismo di consumo sia perfettamente contemporaneo all'epoca dei «reality show» e della visibilità assoluta come forma estrema di disincanto della vita, della banalità iper-comunicativa stile Grande fratello. Un fenomeno collettivo che per il filosofo francese Jean Baudrillard «corrisponde in fondo al desiderio imprescrittibile di essere Niente e di essere visti come tali». Ma forse proprio le due mode vanno di pari passo perché ci portano nella stessa direzione, alla ricerca di una dimensione umana dove non ci sia più nessun segreto da custodire.
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Ho riportato quest'articolo di oggi perche' penso che abbia centrato in pieno quello che oggi e' la nostra societa'!
A dopo per il proseguimento......
Trilly
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L'amore che economizza non è mai vero amore... (H. De Balzac)
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Dunadan
Fuscello
Friuli
402 Messaggi |
Inserito il - 18 maggio 2006 : 12:08:41
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| balrog ha scritto:
Mio commento al libro.
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... e Balrog entrò in scena!
Ben tornato. Dunadan
Non seguire strade già percorse ma cercane una che nessuno conosce... e lascia una traccia... |
Modificato da - Dunadan in data 18 maggio 2006 12:13:22 |
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Dunadan
Fuscello
Friuli
402 Messaggi |
Inserito il - 18 maggio 2006 : 12:18:21
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Prime impressioni della stampa sul film. Pare che la montagna abbia partorito il classico topolino!
Il seguente articolo lo trovate su http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/200605articoli/5397girata.asp
Cristo, la Maddalena, il mistero Alla fine è solo un brutto thriller 18/5/2006 di Lietta Tornabuoni
CANNES. All'inizio non sembra male, «Il Codice da Vinci» di Ron Howard. Musica altisonante, un uomo che corre inseguito nella semioscurità dei saloni del Louvre e che viene ucciso; un albino nudo che è Paul Bettany prima inginocchiato davanti al Crocefisso e poi intento a frustarsi a sangue, a torturarsi con il cilicio. Interessante. Poi però il film diventa subito statico: salvo qualche carosello in auto della polizia francese sempre perdente e un'unica corsa per strada dei protagonisti, per quasi tutto il tempo «Il Codice da Vinci» consiste in due persone (massimo tre) che, in un ambiente chiuso e deserto (cattedrale, furgone, villetta di campagna, Bois de Boulogne), parlano di cose confuse, spesso incomprensibili. Il Priorato di Sion, il Fibonacci, Gesù, la Maddalena, il vescovo dell'Opus Dei Aringarosa, il Concilio di Nicea, il Santo Graal, chi sedeva alla destra del Cristo nell'«Ultima cena» di Leonardo, l'Inquisizione «il libro più sanguinoso della Storia», la Chiesa cattolica che «da duemila anni infligge oppressione e morte».
Il libro di Dan Brown da cui il film è tratto, con tutti i suoi discorsi e spiegazioni, non era forse il più adatto al cinema. Il passato è evocato con immagini in bianconero tremolanti alla «Cabiria», sia pubbliche che private. La coppia protagonista è composta da un professore americano studioso di simbologia (Tom Hanks) e una poliziotta francese studiosa di criptologia (Audrey Tatou). Recitano le loro battute come se non sapessero bene cosa stiano dicendo; nonostante siano poi presenti altri docenti, storici o teologi, circola l'aria smarrita degli attori quando si trovano ad avere a che fare con la cultura impopolare. Si conosce qual è la storia dal libro di Dan Brown (con l'ultima edizione economica ha raggiunto i 47 milioni di copie, uno straordinario fenomeno editoriale). La coppia e l'assassinio su cui è chiamata a indagare sono travolti da Vangeli apocrifi, indizi e simboli occultati nelle opere di Leonardo da Vinci, in una cristologia diversa da quella ufficiale: Gesù era sposato con Maria Maddalena, sua prima discepola e apostola; Maddalena era incinta al momento della Crocefissione, mise al mondo una figlia; la discendenza in linea femminile di Gesù visse per secoli in Francia, protetta da alcuni Ordini religiosi e perseguitata da altri Ordini che consideravano offensiva l'irruzione del sacro femminile e delle donne nella Storia della Chiesa. E chi è l'ultima discendente vivente di Gesù? Audrey Tautou, naturalmente.
Si conosce il successo del libro di Dan Brown (il film ha avuto ieri sera a Cannes la sua prima mondiale). Le gerarchie cattoliche, dopo alcuni iniziali atti dalle intenzioni censorie e aggressive, hanno pensato bene di cogliere l'occasione «per ripristinare la verità, come è nostro dovere», nonostante gli «aspetti blasfemi» della vicenda. Il libro si è trasformato in una miniera d'oro per negozianti e soprattutto per i tour operators che organizzano viaggi a Saint-Sulpice a Parigi o alla Roslyn Chapel in Scozia. Non parliamo poi di show radiofonici o televisivi: del resto anche la coppia di protagonisti, nel film, si diverte a sottolineare certi errori dello scrittore.
Film di parola, film mediocre di un buon regista medio come Ron Howard, «Il Codice da Vinci», imparagonabile ai libri di Umberto Eco ai quali tenta di somigliare, recitato male da Tom Hanks-Audrey Tautou e bene dagli altri, è un thriller kolossal (148 minuti) mal riuscito.
Non seguire strade già percorse ma cercane una che nessuno conosce... e lascia una traccia... |
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balrog
Rossosaggio
Ireland
2052 Messaggi |
Inserito il - 18 maggio 2006 : 15:05:11
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...non provatevi a paragonare questo libro/schifezza al Nome della Rosa (del film non parlo) perchè potrei diventare pericoloso....
Guarda caso in una discussione con Trilly sul libro ho detto esattamente le stesse seguenti stesse parole
"All'inizio non sembra male, «Il Codice da Vinci» . un uomo che corre inseguito nella semioscurità dei saloni del Louvre e che viene ucciso; un albino nudo prima inginocchiato davanti al Crocefisso e poi intento a frustarsi a sangue, a torturarsi con il cilicio. Interessante."
Da pag.8 comincia, ahimè , la discesa agli Inferi e io non sono tagliato nella parte di Persefone.
bal
P.S. "mio commento al libro " .....sembra troppo lapidario ?....in effetti io lapiderei l'autore....in questo assomiglio come una goccia d'acqua a Nero Wolfe
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Modificato da - balrog in data 18 maggio 2006 15:10:22 |
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trilly
Laurelin
nell'isola che non c'è !
3022 Messaggi |
Inserito il - 18 maggio 2006 : 16:22:49
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questa sono io [:368] e questo e' il Balrog [:14] quando discutiamo ...non piu' tardi di un paio di giorni fa [:39]!
Io sostengo che il libro di Brown in se non e' un capolavoro ma e' "leggibile" in maniera "semplicistica" e non si puo' paragonare ad altri, assolutamente ancor meno al Nome della Rosa di Eco!
E nemmeno lo stesso autore non e' paragonabile ad altri tanto meno a Mieville che oltretutto scrive un genere totalmente diverso, fantasy, pur ammettendo che Perdido street station e' un libro particolare e assolutamente unico nel suo genere!
Ma credo che questo sia la caratteristica di ogni scrittore, un proprio modo di scrivere ed un proprio filone, e di esempi ce ne sono moltissimi.... se io sono una scrittrice di libri rosa non posso improvvisarmi scrittrice di trhiller quindi non mi sento di considerare Brown uno scrittore mediocre...
Balrog sabato vado a vedere il film e poi magari ne discutiamo... sinceramente dei commenti dei critici sai cosa ne penso soprattutto della Tornabuoni [;)] [:o)] Ho l'impressione che poi alla fine tutto questo "battage pubblicitario" faccia si che la gente e' talmente incuriosita, anche chi non ha letto il libro, che andra' a vederlo anche se molti dicono che sara' mediocre.....
Ai posteri.....[:D] [:o)]
Trilly
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L'amore che economizza non è mai vero amore... (H. De Balzac)
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Modificato da - trilly in data 18 maggio 2006 16:46:57 |
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Merry
Entino
Pepperland
1762 Messaggi |
Inserito il - 18 maggio 2006 : 19:22:09
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Molto bello il passo dagli "Atti".
OT: Mi ha fatto sorridere il riferimento ai Puffi massoni. [:D] Ultimamente sono stati definiti "anticapitalisti globalizzati" (Luca Raffaelli nell'albo di Repubblica): in una loro storia il tentativo di introdurre il denaro nel loro villaggio porta ad esiti catastrofici. [:D] Il loro capo veste pure di rosso...[:D]
*** *** ***
Ma chi è che ha paragonato il libro di Dan Brown a "Il Nome della Rosa"?! Improponibile direi... e quoto il Balrog.
-------------------------------- "Mi sono reso conto che le ossa dei nobili scricchiolano come quelle della plebe." da "Maxmagnus"
Mitakuye oyasin!
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trilly
Laurelin
nell'isola che non c'è !
3022 Messaggi |
Inserito il - 19 maggio 2006 : 09:36:00
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x Merry
La Tornabuoni ha citato il Nome della Rosa dicendo appunto che:
"Film di parola, film mediocre di un buon regista medio come Ron Howard, «Il Codice da Vinci», imparagonabile ai libri di Umberto Eco ai quali tenta di somigliare, recitato male da Tom Hanks-Audrey Tautou e bene dagli altri, è un thriller kolossal (148 minuti) mal riuscito"
Certamente non si puo' paragonare Umbero Eco a Dan Brown non esiste, sono due "menti" completamente diverse, anche come cultura a livello storico.
Trilly
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L'amore che economizza non è mai vero amore... (H. De Balzac)
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AmonSûl
Sveltamente
Nowhere Land
4501 Messaggi |
Inserito il - 19 maggio 2006 : 13:43:40
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Interessante anche l'articolo riportato riguardo al libro, da Trilly, che riprende alcune cose che avevamo già detto... dov'è la debolezza e di chi la perdita di credibilità, visto il successo di questo libro, visto che la gente crede (o presta molta attenzione) a queste cose? Della gente stessa, della gente del terzo millennio che, come detto, non riuscendo o non volendo penetrare i misteri che ha dentro di sè, li fabbrica... e ripeto che anche la gerarchia ecclesiastica proviene dalla "gente" e dal suo tempo... per cui a volte risente delle stesse debolezze e poca credibilità.
CollevEnt [:381] _________ "Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse. "Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115] |
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trilly
Laurelin
nell'isola che non c'è !
3022 Messaggi |
Inserito il - 19 maggio 2006 : 15:48:20
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Data pubblicazione: 2006-05-17
“Il Codice Da Vinci”: un “segno dei tempi”, che chiama i credenti a segnali di fede
Incontro sul rapporto tra finzione e realtà presso l’Università “Angelicum” di Roma CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 17 maggio 2006.-
“Il Codice Da Vinci” è un fenomeno che necessita di essere compreso come un “segno dei tempi” e che interpella tutti i credenti affinché “diano dei segni” della loro fede. E’ questa la conclusione cui è giunto padre Bruno Esposito, O.P., Vicerettore della Pontificia Università “Angelicum” all’incontro: “Codice da Vinci: riflessioni sul rapporto finzione/realtà”.
Il dibattito, che ha avuto luogo martedì presso la Pontificia Università San Tommaso d'Aquino (meglio nota come “Angelicum”), è stato organizzato dall’Associazione Romana di Studi e Solidarietà in collaborazione con l’Associazione Keiron.
Padre Bruno Esposito, che è anche Professore Ordinario nella Facoltà di Diritto Canonico dell’Angelicum, ha inaugurato la giornata affermando che “l’uomo non è contro Dio ma contro un’idea sbagliata di Dio” ed ha suggerito di affrontare fenomeni come il “Codice Da Vinci” “non con spirito di difesa o contestazione ma come esame di coscienza dei credenti che debbono impegnarsi per una nuova evangelizzazione”.
Il professor Benedetto Ippolito, docente di Storia della Filosofia Medievale presso l’Università di “Roma Tre”, ha richiamato il contesto culturale attuale dominato da “complotti e misteri” ed ha osservato come “le fonti storiche potrebbero aiutare a capire la finzione”.
Ippolito ha descritto il mondo contemporáneo come “uno scenario in assenza di Dio, dove Dio non viene necessariamente negato ma vissuto in una dimensione altra”.
Ippolito ha spiegato che oggi si tende a “ritenere la verità cristiana come un’ipotesi o addirittura come un’invenzione” ed ha descritto come un dato di fatto che “la perdita del senso della verità implica la perdita di senso della libertà”.
Questo professore, che insegna anche alla Pontificia Università della Santa Croce, ha terminato il suo intervento ricordando che “la verità cristiana, la Rivelazione, è un’iniziativa di Dio, non un’elaborazione di un autore”.
Nel prendere la parola Joan-Andreu Rocha Scarpetta, docente dell’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” ha asserito che: “L’opera di Dan Brown è un termometro culturale che fa riflettere sulla religiosità contemporanea”; insistendo successivamente sulla possibilità di creare confusione in quelle persone che non hanno “gli strumenti di discernimento necessario per capire cosa c’e dietro”.
Il professor Rocha Scarpetta, che è Direttore del Master in Chiesa, Ecumenismo e Religioni presso la “Rergina Apostolorum”, ha affermato che i libri esoterici della corrente New Age riscuotono successo perché insistono sul “credere senza appartenere” e “presentano la realtà come falsa e la verità come esoterica e critica verso tutte le istituzioni”.
Il docente catalano ha in seguito posto l’accento sulla necessità di “recuperare la narrativa cristiana”, spiegando che il successo di un romanzo come “Il Codice Da Vinci” non può essere compreso se non all’interno di un contesto in cui si tende a “mescolare le teorie della cospirazione e del complotto con elementi religiosi e con una buona trama, che non deve essere confusa con una buona letteratura”.
Il biblista Bernardo Estrada, della Pontificia Università della Santa Croce, ha poi spiegato che i Vangeli Gnostici – a cui attinge ampiamente Dan Brown nel suo romanzo –, risalgono al II secolo e sono frutto di rimaneggiamenti ad opera di alcune persone che hanno “inventato” degli avvenimenti della vita di Gesù precedenti alla sua predicazione pubblica e che non sono contenuti nei Vangeli Canonici.
Estrada ha affermato che “lo gnosticismo è stata la minaccia più grande che ha avuto il cristianesimo”, poiché questa corrente filosofico-religiosa dell’antichità – che professava il rifiuto della morte in croce e resurrezione del Cristo (e quindi dei corpi) – contrastava fortemente con l'ortodossia del cristianesimo che andava formandosi in quei primi secoli.
Il sacerdote ha quindi spiegato l’abuso perpetrato da Dan Brown circa il rapporto fra Gesù e Maria Maddalena, spiegando “che ovviamente è esistito ma che è stato un rapporto di sintonia spirituale, anzi, Gesù ha fatto un dono immenso alla Maddalena, l’unica che ha ricevuto l’incarico dell’annuncio da Gesù risorto, prima ancora di Pietro”.
Padre Bruno Esposito ha poi concluso lanciando un appello ai credenti affinché si sforzino di “dare dei segni” “contro il relativismo e i vuoti che dimostra l’umanità”. “La sfida è rivolta a noi stessi, non a chi vende questi libri o film”. ____________
per approfondire se lo desideriamo.... domani intanto vado a vedere il film !!!
Trilly
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L'amore che economizza non è mai vero amore... (H. De Balzac)
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trilly
Laurelin
nell'isola che non c'è !
3022 Messaggi |
Inserito il - 21 maggio 2006 : 22:28:37
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Dopo 10 minuti di pubblicità ed aver bevuto un paio di sorsate di acqua fresca ecco che inizia il film:
Bhè che dire? Non vorrei dire molto anche perchè se qualcuno di voi andrà a vederlo... e' magari bello commentarlo a piu' voci che non solo la mia ma ecco il mio parere: E' fedele al libro ma, come tutte la trasposizioni cinematografiche i particolari importanti finiscono per perdersi e sinceramente se non si è letto il libro, credo che si faccia un po fatica a mettere insieme il puzzle della storia.
Gli interpreti più azzeccati sono sicuramente Bettany (Silas), Reno (il commissario), Hanks (Langdon)un poco di perplessità sulla protagonista femminile, secondo me, poco espressiva! Bella la colonna sonora, belle le immagini sovvrapposte, il montaggio e la regia.
Come dicevo pochi post piu' sopra molto rumore per nulla! Di cosa dovrebbe aver paura la Chiesa... di un film? Ad un certo punto della storia il protagonista dice: ognuno crede in cio' che vuol credere!!
Complessivamente un bel film.
Trilly
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L'amore che economizza non è mai vero amore... (H. De Balzac)
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Modificato da - trilly in data 21 maggio 2006 22:29:51 |
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balrog
Rossosaggio
Ireland
2052 Messaggi |
Inserito il - 22 maggio 2006 : 08:17:55
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dice SOLO questo ?....trilly hai detto la cosa di cui la Chiesa cattolica ha più paura dalla sua Fondazione....
OGNUNO CREDA IN CIO' CHE VUOL CREDERE
la Chiesa Cattolica non accetterà MAI questo semplice e nello stesso tempo basilare modo di pensare, la sua storia e la sua stessa esistenza lo dimostrano
non vi è bisogno d'altro solo per questa frase detta in un contesto religioso il libro e il film sarebbero stati messi all'indice (è per questo che lo vedono come un pericolo non per i suoi (scarsissimi) contenuti)
bal
...e andando un po' OT (ma non poi tanto): finalmente una risposta secca e inequivocabile da parte di un paese ( la Spagna) alle ingerenze indebite della Chiesa Cattolica....non vedo l'ora che lo Stato Italiano faccia lo stesso...è tempo di dire basta una volta per tutte.....immagino la faccia di Ruini....eeeeeminenzaaaaaaa......
Imagine there's no countries It isn't hard to do Nothing to kill or die for AND NO RELIGION TOO Imagine all the people Living life in peace
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Modificato da - balrog in data 22 maggio 2006 10:04:14 |
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Silma
Ent
Abruzzo
2934 Messaggi |
Inserito il - 22 maggio 2006 : 13:04:38
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Va bene, qui si provoca...[:))]
Scusate il ritardo nel partecipare alla discussione, impegni che sapete; oggi una ritardataria influenza mi ha costretta fra le mura domestiche (con 24 gradi all'esterno! solo io posso ammalarmi così!) ed ho potuto leggere le copiose imformazioni ed opinioni contenute in questo topic.
Tempo fa, scrissi rapidamente durante altra discussione che mi ero fermamente rifiutata di leggere il libro e che lo consideravo semplicemente pericoloso, a causa dell'ignoranza dei più in questioni simili e della capacità di molti di credere per vera qualunque cosa sia scritta in un romanzo verosimile che citi personaggi storici e per di più strizzi l'occhio compiacente a diatribe secolari.
Un paio di mesi fa, ho capitolato all'insistenza della gemellina, che giustamente ogni volta che provavo ad aprire bocca su tale argomento mi zittiva con "cosa parli che non lo hai letto?" (esclusi passi come quello dell'analisi dell'Ultima Cena, su cui entrambe ci eravamo fatte grandi risate). Così ho affrontato scettica in partenza questo volume...
Devo dire, come romanzo non è affatto male. Come detto da trilly, sembra di vedersi scorrere davanti un film, questo lo rende molto facilmente fruibile. Una lettura leggera per rilassarsi, nella forma.
Nel contenuto, be'... Per i nuovi arrivati che non mi conoscono, esempi della mia cattolicità forse li avete già trovati in altri topic [:))] e questo certo ha influito sul mio stato d'animo nel leggere il libro. Ribadisco, mi sembra pericoloso. Perché la sua facile scorribilità rende ancora più facili estrapolazioni e chi già aveva idee di un certo tipo ha trovato un cortese alleato. Presenta come Storia quello che è mito, coinvolgendo il presente, persone vere, anche quando non le chiama per nome (il Papa, ad esempio, e lì mi è davvero montato il sangue alla testa) sui cui movimenti e scopi non aveva modo né diritto di sapere nulla.
Teorie, quelle sulla discendenza di Cristo, sul Santo Graal che sarebbe la Maddalena, niente affatto nuove, che lascerebbero il tempo che trovano, se i moderni non avessero restaurato il gusto medievale per l'esoterico, i misteri, i complotti, e la medievale creduloneria.
Un'annotazione veloce sul Cenacolo: l'interpretazione secondo cui il momento raffigurato sarebbe quello in cui Gesù svela che sarà tradito, credevo fosse quella ufficicale, che inoltre rende perfettamente lineare la lettura del dipinto. Non è così? Riguardo a particolari, poi, come la presenza del pugnale eccetera, basta leggere i Vangeli e si ha la spiegazione... Se poi Leonardo voleva dire qualche altra cosa, che fosse massone, del priorato di Sion o quel che voleva...Be', i geni hanno la facoltà di dire qualunque cosa, ma non di avere in tasca la verità.
Devo confessare, ho apprezzato abbastanza il suo mettere in luce l'esaltazione quasi folle che si portano dentro i membri dell'Opus, per un fatto di personale diffidenza nei loro confronti. Credo si affannino troppo a porre l'accento sul dolore, sull'espiazione, sul peccato, quando la nostra è una religione d'amore e Gesù lo disse in chiare lettere. Ma, si sa, ognuno può pensare ciò che vuole.
Ho anche apprezzato molto quelle digressioni sul culto della ea, il femminino, il numero phi; mi affascinano per una questione di cultura, inoltre per quanto riguarda la dea qualcosa già lo sapevo dagli studi, è stato gradevole ampliare un poco la mia conoscenza (nota: quelle informazioni, sono andata poi a ricercarle su siti specifici e libri, per essere certa non fossero elucubrazioni dell'autore)
Bal, perdona, ma non sono molto d'accordo [:))] (e si sa, su questo argomento non ci s'incontra mai noi due...[;)]). Che la Chiesa in passato abbia veementemente e spesso ferocemente combattuto la libertà di pensiero, non sono tanto struzzo da non vederlo. Ma oggi, mi sembra non vi siano più roghi né similia. Talvolta alcune posizioni, come quelle di alcuni cardinali, o dello stesso Benedetto, sconcertano anche me, ma dal mio punto di vista sono comprensibili: con la confusione moderna, eclettismo religioso, il prolificare di sette d'ogni genere (ribadisco, Medioevo parte seconda), una guida non può chiudere gli occhi su troppe cose, è inevitabile. Una posizione ufficiale della Chiesa sul Codice, sebbene sia un messaggio efficace che il libro non venga venduto nelle librerie all'interno del vaticano, non esiste, ci sono solo gli interventi liberi di parecchi cardinali, vescovi eccetera. Che un libro del genere possa preoccupare, sono d'accordo, perché fa leva sull'ignoranza. In eguale maniera avrebbe preoccupato altri tipi di autorità, che vedessero simili illazioni gettate in pasto ad un pubblico ignorante e già di suo propenso a credere maggiormente ad alcune cose.
In definitiva, è un Romanzo, è vero. Ma avrei preferito fosse presentato più chiaramente come tale, troppi ne hanno sollevato un assurdo polverone, come se contenesse rivelazioni sconcertanti. Rivelazioni? Anche se, e sottolineo se, esistessero documenti storici veri che documentassero quanto da mister Brown scritto, varrebbe sempre la stessa parola: fede. Posso aver fede nei Vangeli, negli Apocrifi, nel Corano: sono tutti fogli di carta scritta per chi ha fede in qualcosa di diverso. Fidarsi dell'uno o dell'altro, è scelta del singolo. Certo, quando si ha fede in qualcosa, lo si difende, anche a spada tratta. Mi sembra normale. Come ha già scritto non ricordo più chi, se il libro avesse messo in dubbio la religione mussulmana, a quest'ora l'autore sarebbe morto. Questione di metodi [:-p]
Andrò quanto prima a vedere il film, per curiosità di vedere come abbiano trasposto il libro. E perché vi prendono parte bravi attori, dai quali si può sempre imparare qualcosa [:))]
umilmente vostra Silma
<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare, fanciulla elfica ed immortale>> |
Modificato da - Silma in data 22 maggio 2006 13:10:51 |
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Dunadan
Fuscello
Friuli
402 Messaggi |
Inserito il - 22 maggio 2006 : 13:43:13
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| Un'annotazione veloce sul Cenacolo: l'interpretazione secondo cui il momento raffigurato sarebbe quello in cui Gesù svela che sarà tradito, credevo fosse quella ufficicale, che inoltre rende perfettamente lineare la lettura del dipinto. Non è così? |
Un'annotazione ancora più veloce sul Cenacolo. Solitamente come momento dell'Ultima Cena veniva scelto il momento cosìdetto dell'Istituzione dell'Eucarestia, in cui Gesù tiene tra le mani il pane prima di dividerlo con i discepoli. Con tale atto viene istituita ufficialmente l'Eucarestia o memoriale dell'Ultima Cena, la messa insomma... Pertanto per la Chiesa, quello era il tema preferito da riprodurre. Se visitate alcuni conventi spesso vi ritroverete raffigurato questo episodio. Non mancano certo le eccezioni. Leonardo dipinse l'Ultima Cena a modo suo, portando il particolare del traditore svelato, per una ragione semplice: non voleva uniformarsi all'altre raffigurazioni dell'Ultima Cena e propose ai suoi committenti questo tema. Tenete conto che i committenti erano dei Domenicani, i quali come Ordine Religioso svolgevano un incarico presso la Santa Inquisizione. Non c'era tanto da scherzare quindi...
A presto. Dunadan
Non seguire strade già percorse ma cercane una che nessuno conosce... e lascia una traccia... |
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trilly
Laurelin
nell'isola che non c'è !
3022 Messaggi |
Inserito il - 22 maggio 2006 : 15:59:10
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| balrog ha scritto:
...e andando un po' OT (ma non poi tanto): finalmente una risposta secca e inequivocabile da parte di un paese ( la Spagna) alle ingerenze indebite della Chiesa Cattolica....non vedo l'ora che lo Stato Italiano faccia lo stesso...è tempo di dire basta una volta per tutte.....immagino la faccia di Ruini....eeeeeminenzaaaaaaa......
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C'e' solo un piccolo particolare che forse sfugge, o non si prende in considerazione, ed e' che la Spagna, pur essendo cattolicissima, non ha lo Stato del Vaticano (in casa), non ha un concordato tra Stato e Chiesa!
Sarebbe auspicabile, come disse il conte Cavour, che pensava di "voler vivere in un libero Stato accanto a una libera Chiesa, ma questo significa superare le regole concordatarie".
Trilly
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L'amore che economizza non è mai vero amore... (H. De Balzac)
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balrog
Rossosaggio
Ireland
2052 Messaggi |
Inserito il - 22 maggio 2006 : 16:05:03
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Oggi Silma la Chiesa cattolica ha eretto altri tipi di "roghi" che non bruciano meno di quelli medioevali...."questioni di metodo" li hai chiamati tu ed in effetti è così....ma non per questo banale libretto di alcuna importanza ma per ben altro....
alcuni passi del tuo intervento posssono essere applicati pari pari ai Vangeli (si hanno pochissime fonti certe della vita di Gesù e praticamente nulla sulla sua "relazione" con Maddalena)
mi sembra che aldilà dell'ottica opposta da cui vediamo le vicende ecclesiali tu mi dia ragione su tutta ma proprio tutta la linea
come sai lo dico con affetto... non proverò mai a farti cambiare idea sulla necessità di una Chiesa cattolica profondamente diversa dall'attuale....
balrog
P.S. esatto proprio così TRILLY ....bisogna superare finalmente il Concordato....bisogna poi vedere quanti cattolici sarebbero d'accordo con questa posizione... |
Modificato da - balrog in data 22 maggio 2006 16:07:47 |
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