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Narya
Entino
Neverland
1871 Messaggi |
Inserito il - 14 luglio 2010 : 14:24:29
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Ben detto Silma... insomma Amon, mica stiamo proponendo La recherche di Proust versione integrale o l'Ulysses di Joyce!!! [:-p]
Sani! Narya [:363] -------------------- "I amar prestar aen. Han mathon ne nen. Han mathon ne chae. A han noston ned 'wilith."
"Sai quanto pesa la lacrima di un bambino viziato? Meno del vento. Sai quanto pesa la lacrima di un bambino che soffre? Pił del mondo" (Gianni Rodari) |
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Merry
Entino
Pepperland
1762 Messaggi |
Inserito il - 15 luglio 2010 : 16:54:18
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| Narya ha scritto:
Io non parlo di mattonate, altrimenti avrei citato Ivanohe [;)] |
Il ritorno di Arnold... (sorriso) Ivanhoe una mattonata?! Ma quando mai! Se vogliamo chiamare Ivanhoe una mattonata, che dire del Silmarillion, giusto per fare un esempio - che pure mi č piaciuto, eh!
------------------------ "Odiare un mascalzone č cosa nobile" M. F. Quintiliano
Mitakuye oyasin! |
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Narya
Entino
Neverland
1871 Messaggi |
Inserito il - 08 novembre 2010 : 13:40:50
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Ragazzi mi permetto di farmi un po' di pubblicitą, ma č a fin di bene: se volete fare un bel regalo di Natale vi consiglio questo libro. Tra gli autori ci siamo anche io e Oscar e il ricavato andrą interamente in beneficenza all'A.I.S.EA Onlus, l'associazione che raggruppa le famiglie italiane con figli colpiti da Emiplegia Alternante (meno di 500 casi nel mondo, di cui 40 in Italia). http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=544757
Se volete saperne di pił non esitate a chiedermi info!!
Sani! Narya [:363] -------------------- "I amar prestar aen. Han mathon ne nen. Han mathon ne chae. A han noston ned 'wilith."
"Sai quanto pesa la lacrima di un bambino viziato? Meno del vento. Sai quanto pesa la lacrima di un bambino che soffre? Pił del mondo" (Gianni Rodari) |
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AmonSūl
Sveltamente
Nowhere Land
4501 Messaggi |
Inserito il - 09 aprile 2011 : 12:05:57
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Signori ho finito "L'isola del giorno prima di Umberto Eco.
Che mattoooooooooooooone... altro che Ivanhoe... pił noioso del finale di Guerra e Pace, pił incomprensibile del foglietto illustrativo delle medicine...
L'ho trovato pretestuoso. Mi viene il dubbio di non averlo capito il senso di questo libro. E' praticamente un abitante del Monferrato del 1600 che finisce solo su una nave ancorata vicino a un'isola che, secondo lui, č una delle Isole di Salomone e si trova sul meridiano antipodo...
La trama non esiste. A parte il racconto dell'assedio di Casale. A parte il racconto di come č giunto lģ. Il resto sono viaggi della mente, elucubrazioni ultra-spinte, giochi di pensiero... che dopo un po' risultano esageratamente tanti, ridondanti, anche inutili. Un solo esercizio retorico e il solo piacere (semiotico?) di dire termini particolari e associarli in modo intelligente. In questo forse ricalca proprio nello stile il contenuto e il contesto di quell'epoca. Perņ č veramente pesante e non si capisce la finalitą di questo libro.
Puff... passiamo ad altro!
CollevEnt [:381] _________ "Tutto ciņ che accade, tu lo scrivi", disse. "Tutto ciņ che io scrivo accade", fu la risposta. [:115] |
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Silma
Ent
Abruzzo
2934 Messaggi |
Inserito il - 12 marzo 2012 : 14:47:22
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American Gods, di Neil Gaiman. Letto qualche settimana fa, ma solo ora mi sono ricordata di parlarne. Conoscevo Gaiman solo di fama, e per aver leggiucchiato qualcosa di Sandman qui e lą. Devo dire che questo romanzo mi č davvero piaciuto. L'America in tutti i suoi sterotipi e tutta la sua storia, i suoi simboli e le sue magagne, i suoi luoghi meravigliosi e la sua molteplicitą...e gli déi, quelli antichi che seguirono le ondate migratorie e ora soffrono l'abbandono e la mancanza di preghiere, e quelli nuovi, effimeri e sfrontati, pericolosi e violenti. Imbarcati, tutti, in una guerra in cui fino all'ultimo non si comprende che ruolo debba avere Shadow, mortale ingaggiato da una parte e perseguitato dall'altra. Tranne qualche momento pił lento, la trama ti trascina dall'inizio alla fine. Bella l'interpolazione di racconti che spiega il giungere di dei, semidei, spiriti e creature al seguito dei mortali immigrati. Belli i giochi di parole in cui Gaiman č maestro (e la mia testa che si arrovella su come si potrebbero tradurre). E poi, quell'uomo ha una cultura che fa spavento.
Letto in inglese, ma so che č stato tradotto da Mondadori, anche se qualche estratto beccato su internet mi ha fatto storcere il naso.
Sempre di Gaiman ho poi letto Stardust. Sinceramente? Preferisco il film. Non č cosa che mi capiti spesso, ma questa volta sģ. Vero, il film č cinema per famiglie, laddove il libro dovrebbe essere censurato qui e lą prima di essere dato in mano a un bambino. Usa il meccanismo della fiaba, ma...non posso dire cosa non mi č piaciuto o vi spoilero il finale [:-p]
umilmente vostra Silma
<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare, fanciulla elfica ed immortale>> |
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AmonSūl
Sveltamente
Nowhere Land
4501 Messaggi |
Inserito il - 13 marzo 2012 : 23:39:42
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Qualcuno ha letto l'ultimo di Gramellini?
Silma, ma che tipo di racconto č? Fantasy? In che periodo č ambientato? Non conosco Gaiman e il suo stile... ho qualche dubbio, se mi possa piacere...
CollevEnt [:381] _________ "Tutto ciņ che accade, tu lo scrivi", disse. "Tutto ciņ che io scrivo accade", fu la risposta. [:115] |
Modificato da - AmonSūl in data 13 marzo 2012 23:47:18 |
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Silma
Ent
Abruzzo
2934 Messaggi |
Inserito il - 14 marzo 2012 : 14:48:55
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Uhm, credo si possa dire di categoria Fantasy o quasi, in effetti. Starebbe bene nel fantastico in generale credo, visto che mette in scena delle divinitą che vivono tra la gente normale. Ambientato sul finire del secolo appena concluso. Lo stile, uhm. Non so dirti in una traduzione che ne abbiano fatto. Letto in lingua originale, č semplice e immediato, i dialoghi infarciti di slang in tutte le sue declinazioni. Non c'č una sola descrizione lasciata al caso, in effetti la trama ha qualcosa del thriller in alcune sue linee guida. E caratterizza molto bene i personaggi a partire dal loro aspetto (o aspetti) e modo di parlare e muoversi.
umilmente vostra Silma
<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare, fanciulla elfica ed immortale>> |
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AmonSūl
Sveltamente
Nowhere Land
4501 Messaggi |
Inserito il - 23 aprile 2014 : 00:16:42
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Boh... "E l'eco rispose" mi lascia molto perplesso... non ho ancora capito se č la traduzione a renderlo mediocre o č proprio il libro in sč...
CollevEnt [:381] _________ "Tutto ciņ che accade, tu lo scrivi", disse. "Tutto ciņ che io scrivo accade", fu la risposta. [:115] |
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AmonSūl
Sveltamente
Nowhere Land
4501 Messaggi |
Inserito il - 14 maggio 2014 : 21:06:25
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Ho finito il libro E l'eco rispose... mah...
carino, ma non mi ha esaltato. Me ne dimenticherņ presto. Tante piccole storie che si intrecciano l'una all'altra... molti filoni senza apparente conclusione e a volte senza troppi perchč. Qualche colpo di scena... qualche cosa di molto improbabile... Ma soprattutto una scrittura che mi ha annoiato molte volte. Ripeto: sarą colpa della traduttrice?
Eppure Il cacciatore di aquiloni era stato un capolavoro, per me... Magari mi sono sbagliato su quello...
Anche se ci sono dei pezzi belli... delle immagini poetiche... "Aveva gli occhi sbarrati con lo sguardo fisso dei vecchi, come se fossero perennemente terrorizzati da quella mostruosa sorpresa che č la vecchiaia"
CollevEnt [:381] _________ "Tutto ciņ che accade, tu lo scrivi", disse. "Tutto ciņ che io scrivo accade", fu la risposta. [:115] |
Modificato da - AmonSūl in data 14 maggio 2014 21:09:42 |
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Silma
Ent
Abruzzo
2934 Messaggi |
Inserito il - 17 maggio 2014 : 01:29:39
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Chi č stato a tradurlo Amon? Non ho letto il libro, né niente di quell'autore in realtą. Penso perņ plausibile che sia il classico cascatone da "secondo libro". Dopo un grandissimo successo ti gasi, e pochi autori replicano con il seguente.
umilmente vostra Silma
<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare, fanciulla elfica ed immortale>> |
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Silma
Ent
Abruzzo
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Inserito il - 11 giugno 2014 : 20:28:39
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Cent'anni di solitudine
Ok, prima di tutto, ammetto che č uno di quei libri che "prima o poi lo leggerņ", poi passava sempre in secondo piano. Soprattutto dopo aver letto L'amore ai tempi del colera, che mi era rimasto antipatico e quindi maldisposta nei confronti dell'autore. Sensazioni miste su questo libro. Non riuscivo a staccarmene, poco ma sicuro. Questa storia di vocazione autodistruttiva in una famiglia, generazione dopo generazione, con il labirinto creato dai nomi che si ripetono sempre uguali, e la mescolanza con un che di orfico e di folklore e mistico tutto mescolato assieme, irretisce, senza alcun dubbio. Non sono una fan della scrittura dai dettagli squallidi, ma quel che di favoleggiante che li ha addolciti mi ha fatto digerire meglio il tutto, anche se dopo un po' l'incesto ripetuto mi procurava esasperazione. E sinceramente, la scena del neonato e delle formiche... sapete un coltello piantato nel ventre e girato mezzo grado alla volta? Ecco. Uguale. Mezza frase che mi ha perseguitato una notte intera. Probabilmente č un libro che dovrņ rileggere, per farmene un'idea definitiva e duratura, ammesso che sia possibile con questo genere di scrittura, ma certo lo consiglierei.
umilmente vostra Silma
<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare, fanciulla elfica ed immortale>> |
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AmonSūl
Sveltamente
Nowhere Land
4501 Messaggi |
Inserito il - 28 giugno 2014 : 16:38:17
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Bel riassunto... č un libro che ti investe con una grande potenza, una potenza quasi ancestrale, ignorante, violenta... forse cosģ come č la vita, anche se raccontata in modo cosģ onirico da diventare un mito...
amo quel libro... non amo l'autore e in questo sono d'accordo con te... forse troppo distante da me...
CollevEnt [:381] _________ "Tutto ciņ che accade, tu lo scrivi", disse. "Tutto ciņ che io scrivo accade", fu la risposta. [:115] |
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