PARIGI
- “Lo choc dopo le violenze del G8”. Il titolo di prima pagina del
quotidiano francese Le Monde esprime il clima che si respira in tutta Europa:
una valanga di critiche nei confronti del governo italiano, e soprattutto delle
sue forze d’ordine. Accusate di eccessivo uso della forza (anzi, della
violenza) contro i manifestanti arrivati a Genova per protestare. Da tutto il
mondo. Aveva iniziato il ministero degli Esteri tedesco, con Joschka Fischer,
che due giorni fa aveva chiesto un’inchiesta accurata sui maltrattamenti di
alcuni ragazzi tedeschi. Al coro delle critiche e alla richiesta di indagini
approfondite sull’uso di manganelli e armi da parte di polizia e carabinieri,
si era poi unita la Gran Bretagna: il ministro degli Esteri Jack Straw ha appena
richiesto nuove indagini e un incontro con il ministro Renato Ruggiero. Ieri a
Parigi erano almeno 1.500 a manifestare contro l’Italia e a chiedere al
presidente Chirac un intervento urgente su Roma.
Il quotidiano Le Monde avanza ora un’analisi molto critica: le redini
dell’Italia non le regge Berlusconi, ma Gianfranco Fini, leader della destra. Dopo
la morte di Carlo Giuliani, spiega Le Monde, la polizia non si è mai fermata:
ma perché Berlusconi ha deciso di sostenere la linea dura della polizia?
Dietro, appunto, ci sarebbe la mano forte di Fini.
"Non
mai ho visto nessuna autorità comportarsi così brutalmente".
L'affermazione, strappata dall'inviato del settimanale tedesco Die Welt
a uno degli antigiottini trattenuti nella caserma di Bolzaneto, è il titolo del
servizio dedicato alla polemica sulle modalità seguite dalle forze dell'ordine.
Die Welt descrive gli eventi di intolleranza che si sono
succeduti nella caserma di Bolzaneto. Si narra la vicenda di una tedesca
insultata, chiamata dalle guardie italiane "bastarda tedesca".