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nimue
Germoglio




257 Messaggi

Inserito il - 21 settembre 2003 : 13:46:03  Mostra Profilo  Invia a nimue un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di nimue Invia a nimue un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
In gita alla Valle di Himera...

Devo dire che la Sicilia è proprio un bel posto e ha dei panorami da sogno ( non voglio farmi pubblicità... ma sono parole che sono venute fuori a tutti noi mentre pranzavamo sui resti della città greche... )! E i greci poi, mica se li sceglievano a caso i posti dove edificare case e templi!!! Siamo dovuti salire in cima a una collina, dove si spianava un prato a perdita d'occhio ( un prato con molte sterpaglie però, non come quelli di montagna ) con i resti della città e dei santuari. C'erano milioni di insetti di ogni tipo, così tante specie diverse che molti non li avevo mai visti, e avrei voluto essere piccola piccola per vedere tutto questo universo microscopico... ( c'era anche un cagnetta, Stella, che ci faceva da guida ).
Questa collina si erge poco distante dal mare e tutto intorno c'è la campagna sicula ( quindi molto gialla d'estate ) e dietro le montagne... come riuscivano a trovarli certi posti....!
Oggi il sole era molto forte e mi si sono anche arrossate un pò le spalle, però c'era anche venticello, quindi abbiamo pranzato benissimo in questo angolo di paradiso antico e sperduto ( sperduto davvero perchè questo sito non è famoso come Agrigento o Selinunte, e perchè tutt'attorno è disabitato... ) eravamo proprio soli sotto il cielo, seduti sulle pietre di quelle strane case morte, con le stanze piccole piccole, a chiederci quale stanza poteva mai essere questa o quella, così piccola, senza riuscire ad immaginare come potesse essere la gente che allora viveva lì...
Noi siamo abituati a studiare la storia dai libri; così abituati che è quasi automatico, ma poi diventa come una favola, un racconto... dei miti, come Cesare, come i filosofi... invece quelle erano le case della gente, quindi la storia è esistita davvero...
Forse sono gli spazi così grandi e aperti a far cogliere certi aspetti a cui normalmente non si farebbe caso, ma a me pareva di vedere tutte queste persone che hanno fatto i bagagli e se ne sono andate, lasciando le case a corrodersi in balia del tempo... ma come se fossero ancora vive da qualche parte, non morte, non appartenenti a tremila anni fa e seppellite poco distanti, nell'erba...

C'è anche un bellissimo Antiquarium, con i resti di una grande Gorgone e per la maggior parte costituito dai corredi funerari trovati nelle necropoli. E’ incredibile come una civiltà così antica avesse già un così spiccato senso del bello, e la capacità di raggiungere una perfezione e armonia delle forme tale da far pensare ad una consapevolezza dell’uomo e della vita sorprendente… ma veramente i Greci avevano già scoperto tutto?? E com’è possibile un così eccelso senso dell’Arte già tremila anni fa?? Adoro l’archeologia, e adoro tutti quei vasi, quelle anfore, quelle lampade con dipinte su tutte le parti che compongono la natura umana: filosofia, mitologia, religione, bellezza, morte, vita, umano e divino, tempo, aldilà, animismo….

Ma uno dei reperti più belli per me è stata la tomba di due sposi: gli scheletri di nua coppia di sposi che morirono contemporaneamente, e furono seppelliti dai parenti insieme, nella stessa tomba, con le gambe intrecciate e le mani unite, che si guardano negli occhi, e per come si sono amati nella vita, adesso si tengono per le mani per l’eternità: bellissimi e commoventi!

Beh, insomma, questa è stata la gita di ieri^___^…scriverei tante altre cose ( tipo sul Tempio della Vittoria o sui templi greci in generale…. ) ma poi rischio di fare un poema e non mi pare il caso…
* smile *


________________________
[:236]
<< Sono sceso per liberarlo dalla mano dell`Egitto e per farlo uscire da questo paese verso un paese bello e spazioso, verso un paese dove scorre latte e miele...>>

Al lavoro mostriciattoli!!!![:27]

Lex
Germoglio



Borneo


208 Messaggi

Inserito il - 25 settembre 2003 : 17:51:24  Mostra Profilo  Invia a Lex un messaggio ICQ Invia a Lex un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Siete in accordo con Tolkien quando, da buon britannico, pensava che le cose vecchie hanno più fascino delle nuove?
allora non potete non amare anche voi l'archeologia, nel suo senso più ampio possibile di "disciplina dell'antico".
La preoccupazione per il nostro futuro ci accomuna alle specie di animali più evolute, quando le altre si limitano al loro presente; l'interesse per il passato è dell'uomo, ed ha segnato il passaggio definitivo dalla preistoria alla storia, spostando la nostra curiosità su di un piano tanto futile in apparenza quanto suggestivo.
archeologia non è solo la miglior tecnica per spazzolare un coccio o comporre le vertebre dello scheletro di un animale estinto... è ascoltare le voci degli spiriti.
accarezzare una lama rovinata di bronzo è pensare se, quanto e chi ha ucciso e perché... sollevare un giocattolo è raffigurarsi il divertimento semplice dei bambini che lo hanno tenuto stretto, con un atteggiamento che certo non è mai mutato nel tempo... trovare una tomba, come quella degli sposi, è come violare un pudore che permea ancora le loro ossa...
Archoeologia è uno stato della mente...
come camminare per alcune delle nostre vie distrattamente... o abbassare lo sguardo per notare che abbiamo i piedi sulle pietre che qualche schiavo romano ha posato lì con estrema perizia... (uhm... pietre miliari? ;-) consumate dal passaggio di pellegrini, cavalli, eserciti, carrozze...
(le nostre strade non le vedrà mai nessuno: tempo qualche hanno e sono da rifare... bah!)
se vogliamo è archeologia anche abbracciare un albero che sai che guarda il mondo da 500 anni... o leggere i versi del coro di una tragedia greca... sforzandosi di immaginare cos'era il teatro per loro... o recitare con la metrica un esametro in una lingua che non esiste più...
e se vogliamo è anche far funzionare la macchina da cucire a pedale della nonna, o farsi rapire dal suono gracchiante di un malandato grammofono, o sfogliare con apprensione le pagine fragili e consumate di una vecchia copia della Domenica del Corriere...
non vogliamo dimenticare nulla di quello che siamo stati...

P.S. davvero non male questo titolo proustiano...
ma mi fa venire sete; quasi quasi mi preparo un infuso di tiglio...
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Narya
Entino




Neverland


1871 Messaggi

Inserito il - 16 ottobre 2003 : 10:21:21  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
L'archeologia è affascinante perchè è misteriosa. In fondo non sappiamo veramente chi fossero coloro che hanno costruito in passato. gli storici hanno validi metodi e non lo metto in dubbio, ma sono solo supposizioni supportate dalla scienza. In realtà non sapremo mai come vivevano e cosa pensavano gli antichi. Penso che nemmeno i nostri successori lo sapranno, nemmeno studiando i nostri films o le nostre vhs familiari, dato che l'uomo tende a distorcere sempre la realtà, a farla sempre più bella o più brutta di quello che è. Ci sono sempre due modi di raccontare una guerra: quello dei vinti e quello dei vincitori, e ci sono sempre modi diversi di interpretare la realtà. In fondo, se ci pensate bene, in realtà noi non conosciamo nemmeno il nostro passata più prossimo, dato che i ricordi sono distorti dalla gioia o dal dolore (più dalla gioia in fondo, dato che la mente umana tende ad affievolire i dolori per non farci impazzire e soprattutto estinguere nel caso del dolore fisico del parto). Beh, tutto questo sproloquio per dire che l'archologia è interessante, perchè ci aiuta, in parte, a capire il nostro passato ed è misteriosa perchè in fondo non lo capiamo. Personalmente sono un'appassionata di egittologia, ho anche studiacchiato il geroglifico, ma mi affascinano molto anche i Maya, i Celti, i Romani, i Greci, i Fenici, ma anche la storia più recente, insomma, tutto ciò che è passato! Credo che chi non si interessa del passato non viva nemmeno il presente: non puoi capire chi sei se non cerchi di comprendere almeno in parte le tue radici. E le nostre radici sono moooolto lunghe, anche se non come quelle della foresta di Fangorn!

Baciotti, Narya [:179]
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Smig
Germoglio



Trentino


273 Messaggi

Inserito il - 27 ottobre 2003 : 10:09:46  Mostra Profilo Invia a Smig un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
complimenti a tutti per i vostri pensieri sull'archeologia!!! veramente belli!!!:)

io ho sempre amato il passato, l'antico, tutto cio' che e' considerato "vecchio" da alcuni per me ha molto piu'fascino di tutto il resto.....mi sono sempre chiesta il perche'!
perche' ha piu' storia, ha piu' cose da raccontare, eppure quando lex dice che le nostre strade non le vedra' mai nessuno in futuro non sono d'accordo...probabilmente anche nell'antichita' pensavano questo di noi....chi lo puo' sapere!!! magari troveranno resti delle nostre dimore, delle strade o dei palazzi, o magari no....(e' piu'probabile che troveranno ancora le piramidi di Giza, l'arena e il Colosseum!!!) comunque anche loro, ne sono convinta, fra mille anni ci studieranno come noi studiamo i popoli di 1000 anni fa!!!

quindi facciamo in modo che rimanga qualcosa di noi per i popoli futuri!!!! :)

Tessssori, vi ho ritrovati!!! Siiiii
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Narya
Entino




Neverland


1871 Messaggi

Inserito il - 27 ottobre 2003 : 13:17:03  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Smig


....(e' piu'probabile che troveranno ancora le piramidi di Giza, l'arena e il Colosseum!!!)


Sono sicurissima che le piramidi ci saranno ancora, imperturbabili custodi del tempo (sperando che nessun pazzo le distrugga!). Il resto non so [;)]

Narya [:179] [:163]



Ecco, prendi questo anello, perchè le tue fatiche e le tue cure saranno gravi, e in tutte esso ti sosterrà... E' questo infatti l'Anello di Fuoco, e chissà che con esso tu non riesca a riaccender cuori al valore di un tempo, in un mondo che si raggela.

Modificato da - Narya in data 27 ottobre 2003 13:20:33
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nimue
Germoglio




257 Messaggi

Inserito il - 24 novembre 2003 : 12:47:36  Mostra Profilo  Invia a nimue un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di nimue Invia a nimue un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
[img]http://www.francescomorante.it/images_3/106b.jpg[/img]


Non è impressionante questa scultura? A prima vista sembrarebbe un'opera di Brancusi! E invece è greca, VIII sec. a.C.!!!
Io la trovo meravigliosa... quando ancora il concetto di bello estetico non esisteva, quando l'arte metteva in comunione l'uomo agli dei... E' incredibile come i greci del periodo arcaioco fossero già così terribilmente concettuali. Sembra quasi di poter riconoscere l'origine dell'arte, del fare arte: la necessità di esternare, quasi esorcizzandola, la propria interiorità. L'uomo ha sempre sentito di non essere animale, questo se l'è portato dietro per sempre come un peso. A metà strada tra Dio e l'Animale, ha sempre teso verso la parte più spirituale di sè, per non regredire, per innalzarsi.
Si parla tanto di come la Chiesa, il Cattolicesimo abbiano represso la carnalità dell'essere umano... ma guardando quasta piccola scultura, che nei suoi tratti essenziali raffigura non un cavallo, ma l'idea di un cavallo, mi sembra di capire che questa tensione verso lo spirito, verso l'immateriale, nell'uomo sia sempre esistita, intrinseca, fortemente impressa nel suo dna.
L'uomo è davvero la più affascinante delle bestie...

________________________
<<Tu es pur et tu viens d'une étoile>> dit le serpent.[:115]
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Narya
Entino




Neverland


1871 Messaggi

Inserito il - 26 novembre 2003 : 13:06:18  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Infatti nimue. Io trovo che l'arte abbia compiuto una sorta di circolo. Oggi più che mai, infatti, le opere somigliano a quelle degli antichi (e qui con antichi intendo antichissimi).
Si è ritornati all'essenziale, allo stilizzato, alla semplicità delle forme. Ho notato più volte come se avviciniamo una scultura di oggi ad una antica, sia difficile comprenderne la differenza (a meno che non si conosca bene l'arte).

Ci sono due tesi fondamentali che ne ho ricavato per dare una spiegazione a ciò:
1) Nell'antichità esisteva una civiltà altamente evoluta e tecnologica, ancor più della nostra che si è estinta e ci ha lasciato queste prove (come anche le piramidi).
2) L'arte, come tutto al mondo, ha un inizio e una fine. Quando si giunge alla fine si ricomincia daccapo (ciclicità della storia).

Teoria 1) Molto fantasiosa, in molti ci credono fermamente. Io non butto nulla, perché mi rifaccio al principio scientifico che tutto esiste fino a prova contraria, però non mi convince molto questa teria.
Teoria 2) Decisamente più convincente, anzi, ci credo fermamente. Penso che oggi abbiamo semplicemente quasi "finito" l'arte e quindi stiamo ricominciando daccapo.

Narya [:181]

*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~
We can be heroes, just for one day
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Lex
Germoglio



Borneo


208 Messaggi

Inserito il - 26 novembre 2003 : 13:31:48  Mostra Profilo  Invia a Lex un messaggio ICQ Invia a Lex un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
in attesa della nostra autorevolissima Sgarbi quotidiana [:D] una mia umilissima opinione:
la seconda che hai detto.... e togliendo il "quasi". [:(]
ricominciando? boh!
design industriale? compure grafica? ai posteri... (gli abbiamo combinato pure questa!)
[B)]

Modificato da - Lex in data 26 novembre 2003 13:34:06
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nimue
Germoglio




257 Messaggi

Inserito il - 26 novembre 2003 : 17:48:32  Mostra Profilo  Invia a nimue un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di nimue Invia a nimue un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Che in arte sia già stato fatto tutto è sintomo di ogni epoca storica e di ogni corrente culturale: ognuno nel proprio tempo la pensava in questo modo eppure tutto ha continuato ad evolversi.
Certo, è difficile capire la propria contemporaneità. Non capisco se è un problema soltanto nostro, o se c'è stato in tutte le epoche. Forse lo si può scoprire soltanto a posteriori!!

Ma che la storia, e quindi anche l'arte, siano cicliche... beh, devo dire che l'idea mi affascina molto! Proprio perchè un ciclo è infinito, non ha una fine, non può essere posta la parola fine.

Vi confesso che l'arte contemporanea non mi ha mai esaltato granchè, soprattutto quella delle avanguardie. Eppure studiando l'archeologia, nella scultura greca primigenia, a cui l'arte contemporanea assomiglia tanto, mi è sembrato di trovarle un senso... molto profondo e anche molto bello. Come in fondo l'uomo sia uno, al di là del tempo e dello spazio; che la sua essenza sia una, immortale, e che sia proprio nell'arte magari. Forse il mio pensiero è troppo presuntuoso, ma una volta l'ho ritrovato anche in Schelling ( per quanto la filosofia non è proprio il mio forte ): che l'arte è Creazione, e come tale avvicina a Dio, rende l'uomo simile a Dio... beh, non so dire se sia proprio così, forse è troppo azzardato! Ma che l'arte sia tensione, sia tendere sempre verso un punto, e che sia inarrestabile ed infinita, proprio come un ciclo... chissà? Certo che non finisce mai di sorprendermi però![;)]

E ricominciare...?
Chi lo sa! Magari adesso che l'uomo sente di aver detto tutto, che comincia a sentire su di sè il peso della propria finitezza (?), magari scenderà dentro di sè fino al limite estremo, fino a toccare il punto più ancestrale di sè, il suo essere terra, erba, aria e cielo... magari proprio da questo punto ricomincerà la risalita, una nuova riscoperta e comunione con la natura e ricomincerà a volerle riassomigliare, a ritornare ad essa e sarà nuovamente naturalista... troppo utopico? Beh forse... eppure chissà! Perchè perdere la speranza che i nostri figli siano migliori di noi?
________________________
<<Tu es pur et tu viens d'une étoile>> dit le serpent.[:115]

Modificato da - nimue in data 26 novembre 2003 17:54:54
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Lex
Germoglio



Borneo


208 Messaggi

Inserito il - 02 dicembre 2003 : 09:43:43  Mostra Profilo  Invia a Lex un messaggio ICQ Invia a Lex un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ARS GRATIA ARTIS

..tanto per cambiare non concordo e cercherò di spiegare perché; (sperare di dimostrartelo e convincerti ho scoperto che è impresa al di là delle mie forze - senza contare che in storia dell'arte me le suoni...).
ordunque, molti nel passato hanno raggiunto la convinzione che fosse stata toccata la vetta più alta in assoluto, ma esprimo due considerazioni:
1) c'è chi potrebbe ammettere che è vero; non sarebbe così peregrino sostenere che la scultura greco-ellenistica sia stata l'espressione più alta di questa forma d'arte: Michelangelo, Bernini e Canova si sono espressi a livelli di assoluta eccellenza ma non hanno forse fatto nulla di autenticamente nuovo, continuando in pratica a riprodurre le cose secondo i canoni classici; (somiglio a quella fissata della biddi?)
per la pittura si potrebbe proporre analogo ragionamento con il tardo Rinascimento... per la musica l'apogeo è forse il Romanticismo... (sono conscio dell'assoluta arbitrarietà degli esempi proposti, ma mi debbo limitare a degli spunti...)
2) sebbene la frase sia uguale, la prospettiva moderna sul fatto di "aver già detto tutto" è opposta a quella passata: allora si pensava che meglio di così non fosse possibile spingersi; oggi diciamo che peggio di così non si può scendere (ma siamo continuamente smentiti dalle nuove trovate di sedicanti artisti).
gli "antichi" hanno perfezionato determinate forme d'arte forse fino al loro limite più alto: i "moderni" l'hanno uccisa. volutamente e coscientemente aggiungo. cosa sono stati il movimento DADA, lo Sturm und Drang, il Futurismo, e tutte le correnti che hanno destrutturato la raffigurazione del mondo (dagli ancora gradevoli impressionisti ai più sconcertanti cubisti) se non delle evidenti involuzioni invece che evoluzioni del linguaggio espressivo? l'ammissione che l'ascesa verso il bello, il verosimile, il perfetto era terminata? la sconvolta ricerca di qualche alternativa? insomma: una sconfitta, una resa dichiarata?
i baffi alla gioconda, il disegno della pipa che "n'est pas un pipe": sono opere di autentici artisti, per originalità, audacia, ispirazione, ma davvero non mi sento di chiamarle opere d'arte. dirò di più: non vogliono essere opere d'arte! questa è meta-arte, è contestazione, sociologia, chiamatela come volete... ma alla fine dei conti è pura ***** (chi non intuisce cosa si nasconde dietro gli asterischi lo scoprirà tra poco).
pensate che abbia esagerato? la provocazione è chiara ed evidente nelle opere di un avanguardista, che ha consegnato alla storia dell'umanità una seria di barattoli su cui leggerete "merde d'artiste". [img]http://www.labottegadelpittore.it/immagini/accademici/manzoni2.jpg[/img]
era il giudizio chiaro ed inappellabile di un artista sull’arte del proprio tempo, ma il paradosso vuole che il folle gesto sia stato fagocitato dalla critica come espressione artistica: quei barattoli sono venduti a peso d’oro (e sono ancora pieni).
(è nota l'esilarante conclusione di una causa legale intentata da un collezionista contro il museo che aveva vuotato una delle sue lattine perché soggetta ad olezzanti perdite, facendo crollare la valutazione da 40.000 euro a soli 3.000: dopotutto il valore sta nel contenuto no?).
E che dire del famoso artista Duchamp che esibì un wc come una statua? [img]http://www.thespoon.com/art/about/images/duchamp-fountain.jpg[/img]
per inventarsi qualcosa di nuovo l'artista Pinoncelli lo usò come si conveniva in occasione di una mostra... e via di questo passo.

Troppo spesso inoltre il giudizio della critica è sospettosamente legato al mercato: per quanto autorevoli personaggi tentino di convincerci che i colori sparsi a caso sulla tela di Appel [img]http://www.mac.usp.br/exposicoes/99/secarte/obras/appel.jpg[/img] “raffigurano con violenza espressiva il disagio dell’artista” (o altri simili altisonanti sciocchezze) noi continuiamo a vedere dei colori sparsi a caso sulla tela; sconfitti senza essere convinti, chiniamo il capo ammutoliti, nel timore di mostrare scarsa sensibilità artistica.
Il re è nudo, come nella celebre fiaba di Hans Christian Andersen (la ricordate?). Quando un bambino innocentemente proclama di essere capace di produrre opere identiche se non migliori di quelle che vengono pagate fior di milioni, tutti ridono della sua ingenuità, quando dovrebbero invece convenire che ha ragione.
La tela tagliata di Fontana, per fare un esempio, [img]http://www.labottegadelpittore.it/immagini/accademici/fontana1.jpg[/img] intitolata "concetto spaziale - attesa" sicuramente possiede un significato intellettuale profondo, non alla portata di un bambino, ma non è un’opera d’arte; è una manifestazione, forse artistica, di "NON ARTE", è la negazione filosofica del concetto stesso di arte... l’Arte... qualcosa che unisce con un filo conduttore dai graffiti colorati nelle grotte di Lascaux fino alle espressioni del secolo passato: poi basta.
Sono convinto che l’opera d’arte debba essere contraddistinta non solo da una particolare ispirazione, ma anche dall’esecuzione magistrale di un’attività tecnica particolare.
Il David è reso un capolavoro da una doppia serie di considerazioni: la prima che è unica la sua concezione, e la stessa cosa si può forse dire di un qualsiasi scempio moderno; la seconda però, non meno importante, è la straordinaria padronanza dello scalpello di Michelangelo. nessuna di queste due caratteristiche, da sola, è sufficiente: sono necessarie entrambe.
un abile scultore riesce a copiare un capolavoro del passato ma non ne produce così un altro; allo stesso modo non è un capolavoro quello riproducibile da chiunque.
Il cavallino proposto sopra è stupendo, come tanti altri manufatti arcaici; guardate il suonatore di lira e ditemi se non sembra anch’esso moderno... [img]http://www.francescomorante.it/images_3/105a.jpg[/img]
il che è un complimento per l’arte cicladica, ed un insulto per quella moderna!
Lo stesso oggetto, rozzo od essenziale, può rappresentare un’opera pregevole per una popolazione ancora poco raffinata, ma una presa in giro se proposto al giorno d’oggi.
Il celebre ed apprezzato Koons (l'ex marito di Cicciolina) prende un aspirapolvere al supermercato, lo piazza in una bacheca, e ve lo vende e cifre esorbitanti; faccia pure dite voi... ma c’è chi lo esibisce alle mostre e chi lo compra! il sospetto che sia una colossale truffa, un giro di investimenti fasulli che con l’arte non ha nulla a che spartire è sempre più forte.

Oggi (NdA: sabato) rai3 ha proposto un approfondito servizio sulla biennale di Venezia: quello che ho visto è parso un obbrobrio non solo a me, ma anche ai qualificatissimi personaggi intervistati (direttori di musei, gallerie e case d’aste); il commento più gentile era “non ne capisco il senso”... (ma tale giudizio non impedirà loro di vendere quelle oscenità a collezionisti folli o lungimiranti). L’ultimo intervento registrato era di Vittorio Sgarbi; sagace e mordente come sempre, si è fatto inquadrare davanti ad un quadro del Guercino, magnifico... ed ha spiegato (riporto a memoria):
“questa è arte contemporanea: siamo qui, io ed essa, nel presente, ed io godo della sua bellezza, ora.”.

I contemporanei dei grandi artisti del passato potevano ammirarli, applaudirli, esserne fieri e nutrire, a ragione, la convinzione che le loro opere sarebbero state amate dagli uomini di qualsiasi generazione e cultura, perché l’arte si prefigge di essere universale: noi guardiamo i contemporanei nostri e cosa vediamo?
pittura e scultura non danno segni di vita da troppo tempo: non parlano ma rantolano.
forse persino la musica: non mi sembra che gli esiti così tanto decantati degli anni 70 siano qualitativamente poi così distanti da quelli che ascoltiamo oggi: robetta.
se poi qualcuno di voi riesce ad ascoltare la dodecafonica e come la chiamo io la successiva cacofonica, gli faccio tanto di cappello, io non giungo a tanto.
dopotutto ci sarà pure una ragione se è nata in tempi moderni la leggenda che ascoltare Mozart sviluppi l’intelligenza.....

Modificato da - Lex in data 02 dicembre 2003 10:07:50
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Rosie
Lebid toerin





2010 Messaggi

Inserito il - 02 dicembre 2003 : 11:47:38  Mostra Profilo Invia a Rosie un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Pas pas pas!
Ne me touchet pas le dadaism!!!!!!
(giovane con basco e baffi verso la'lto con pennello in testa che alza il dito verso Lex![:D][:D][:D])

Lex ha "spiegato" l'arte dadaista secondo un punto di vista che si può avere ora, ma molto limitato.
Il Dadaismo non è solo quanto riportato.

La Merda d'artista è stata presa ad esempio molte volte per criticare l'arte moderna e paragonato con altre opere come l'orinatoio o la gioconda con i baffi, beh, quello che volevano esprimere tali artisti non è ciò che vedete ma ciò che pensate, è un opera che sta nella sua creazione nel suo percorso ad arrivare...

Il fatto che noi la chiamiamo Arte è sbagliato ed è esattamente quello che volevano esprimere gli artisti stessi.

Brevi cenni per la comprensione:
Nei primi anni di questo secolo gli intellettuali ed i critici si sono scervellati per capire e descrivere l'arte perfetta, e facevano discorsoni come quelli di Lex o di Nimue, "l'arte è finita?" ci sono criteri" "l'arte rinascimentale è il top e non si potrà che degenerare"
Insomma, questi definivano l'arte e vi davano dei criteri fissi di bellezza, uno di questi fu proprio la Gioconda, in quegli anni presa ad esempio come uno dei lavori artistici più in alto nei "livelli" di arte.
Cosa successe? Che lo spirito artistico non si può delimitare, non esistono canoni stilistici, non esistono criteri...
Ma i critici decidevano la sorte delle opere e degli artisti: limitavano la fantasia stessa.
nascevano al tempo le opere numerate, i critici numeravano tutto e... e creavano così la commercializzazione delle opere.
I critici creavano arte, non gli artisti.

Così in un periodo di guerra la maggiorparte degli artisti "liberi" e "contro" le guerre, si ritrovarono in svizzera a parlocchiare nei cafè, mentre fuori, dove vi era l'orrore nasceva il futurismo, quegli artisti che erano pro guerra che esprimevano i sentimenti di quel periodo.
(appena usciti, anzi ancore dentro la rivoluzione industriale, in questo ricordate il sentimento di Tolkien per quel periodo, lavulsione per tutto ciò che stava nascendo, guerra compresa..e lui forse si è rifugiato nel sogno?)

Dentro quei cafè invece nasceva l'avversione per la gabbia dei critici... ed iniziò una buffa e strana ribellione: Il Dada...
La parola Dada stessa non ha senso, c'è chi dice che siano i primi vagiti di un bambino, quindi a significare la rinascita delgi artisti privi di ogni condizinamento, oppure molto più in stile con loro non voleva dire prprio niente, si sarebbe anche potuta chiamre "lfcnwooc", ma loro non avevano la tastiera e quindi non potevano improvvisare come me....eheheheh

Questi artisti avevano una profonda avversione contro i critici e la visione dell'arte razionale, e fecero una specie di previsione/ scommessa: quando il Dada verrà sarà arte, il dada cesserà di esistere.

La prima opera Dada di interesse fu la Gioconda, presero una stampa dell'opera simbolo dell'arte e con una matita e le disegnarono dei semplici baffi sul volto.
Ecco un opera d'arte, perfetta in stile, colori e sentimenti, stilisticamente proporzionaata, con sfondo naturale impeccabile, valore insestimabile. Ora ha i baffi: Ora non è più perfetta?

Questo era il concetto base del Dada, una critica alla critica, una rinascita e sberleffo all'arte che ebbe il suo apice con la Merda D'artista.

La critica più feroce era alle opere in serie (all'industrializzazione al commercio dell'arte), alla numerazione, alla decisione dei critici razionali di decidere l'arte..e così...
Prese scatole di latta, merda vera all'interno...

Certo, questa non può essere arte! E' merda!

Già, ma ecco il genio... numerata... dopo pochissimi anni i critici cominciano a coglierne il valore... nella numerazione? Chissà.... si probabilemente, perchè l'hanno resa arte, ed ora ha un valore inestimabile...[:0][:0][:0]

In questo modo i dadaisti hanno ucciso il dada stesso, come previsto, ma dato una bella lezione alle future generazioni: non si può definire l'arte, in quanto l'arte non ha canoni razionali, è solo espressione di sentimenti.

Che poi è quello che penso io.

Da questo sentimento di eversione di ribellione al borghese e alla tecnologia nascono altre correnti, come quella del Non-sense , dove vediamo ruote di biciclette sormontate da sgabelli, così da annullare il significato di entrambi ed il surrealismo...
Magritte è uno dei più famosi esponenti che con la sua Pipa diede un nuovo significato alle cose...

[img]http://www.vrc.iastate.edu/magritte.gif[/img]


I secoli hanno insegnato che l'arte quella Michelangiolesca era il rappresentare il più fedelmente possibile la realtà.
Guardate questa pipa:
E' una pipa? No: "questa qui, non è una pipa"
Sembra un non sense, ma è vero, quella non è una pipa, ma solo la sua rappresentazione!
[img]http://www4.ncsu.edu/~ctk/magritte.cle-champs.jpg[/img]
e qui Magritte sconfina... rappresanta la realtà che si mischia con la finzione, il confondere le due realtà.. molto matrix...[:D]
Credo che completi il lavoro rinascimentale, creando la realtà talmente palpabile da confonderla con la finzione, mischiandole e rivelandone il trucco...

La qualità di un opera è tecnica o sentimentale? Entrambe?
[img]http://a1259.g.akamai.net/f/1259/5586/5d/images.art.com/images/-/Francesco-Hayez/Il-Bacio--C10044411.jpeg[/img]
Questo è il bacio di Francesco Hayez..bella vero? (stupenda...)

Ferocemente criticata da molti, artisti e critici per l'abuso da parte di Hayez della tecnica nel dipingere la gonna...

Quindi l'arte è rappresentazione di realtà?
Non solo, se il bacio di Hayez criticato (male)

Altro esponente autorevole del movimento surrealista, è Dalì, talmente surreale, anche come persona (odiato da molti), da crearsi una corrente quasi propria: quella onirica...
La sua rappresentazione surreale di realtà va aldilà della rappresentazione del reale, arriva alla rappresentazine del sogno... unendo la tecnica al sogno...


[img]http://www.openface.ca/~dstephen/dali.gif[/img]

Un "paesaggio" di Dalì.. rappresenta la fugacità del tempo..o chissà.. quello che sentite voi...

Arte religiosa?

[img]http://academic.brooklyn.cuny.edu/history/virtual/portrait/dali-christ.jpg[/img]
[img]http://www.hiszpania-online.com/kompendium/malarstwo/img/dali-kuszenie-antoni.jpg[/img]
[img]http://www.fine-art.com/lyceum/Dali-ElephantSpatiale-350.JPG[/img]
Un Olifante!^_^

[img]http://www.fiocruz.br/emvida/images/dali.jpg[/img]

Guardate quest'opera meravigliosa, nello stagno si riflettono le stesse forme dando vita ad un paesaggio diverso...
[img]http://www.griffmonster.com/photography/art/dali.gif[/img]
Come in questa, gioco di luci ed ombre che cambiano la percezione dell'uomo...



L'"arte" per eccellenza, torniamo a Leonardo ha raggiunto si l'apice, il massimo di quello che cercavano, la realtà più perfetta e quasi confondibile col vero... ma è solo questa una rappresentazione reale? Quel che appare ai nostri occhi?
Le nostre menti vedono ogni cosa da un punto soggettivo diverso, l'arte "moderna" ha imparato, sta cercando di inserire nel vero che vedono i nostri occhi anche la dimensione psicologica di ciò che vediamo, la soggettività dell'opera, poi cerca di cogliere ciò che le nostri menti vedono, fino a cercare di rappresentare i sogni, le paure, lo sconforto, la paura, la velocità, l'angoscia, stati d'animo...
Certo un Canova poteva darti questi stati d'animo, ma non li rappresentava...

Non credo che l'arte sia ciclica, l'arte segue l'evoluzione dell'uomo, alla ricerca di cose nuove, legate al passato ma in costante crescita verso qualcosa che non riusciamo a "cogliere".. è forse la mancanza di una dimensione che non riusciamo a vedere ma che percepiamo, e cerchiamo costantemente di renderla ai nostri occhi.

L'arte moderna è brutta? Semplicemente diversa... e solo perchè arrivano ai nostri occhi opere di bruttezza e banalità inaudite non possiamo dire che sia brutta.
E' che facciamo paragoni con le opere più significative di ogni tempo.. ma proviamo ad immaginare quante sculture, dipinti , affreschi insignificanti che sono stati fatti e sono stati persi nel tempo...[^]
Forse, anzi, sicuramente in un futuro, criticheremo la futura arte perchè non riesce ad eguagliare il genio di Magritte o Piacasso...

Con questo non voglio ovviamente togliere nulla ad artisti ed arte passata, dico solo che è impossibile paragonarle, come paragonare una vetta dolomitica al mare sorrentino...

Ok, per oggi basta, ho appesantito abbastanza il forum!ehehhehehe


Rosie[:118]

Modificato da - Rosie in data 02 dicembre 2003 12:02:43
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Elly
Arbusto



Myself


669 Messaggi

Inserito il - 02 dicembre 2003 : 13:52:33  Mostra Profilo Invia a Elly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ragassi....prima che intervenga anche io con qualche papiro...siccome non posso farlo ora che sto uscendo di nuovo per lavoro...( oggi giornataccia...sono dovuta tornare a casa per il vicssinez [V]...ma questi sono 'zzi miei...) dicevo......mi sembra che un punto sia

Cosa è per ognuno di voi l'" arte"...se non ci si mette d'accordo su questo punto indipendentemente dal periodo o movimento " artistico" cui ci si riferisce... ci saranno sempre " non sono d'accordo...ho ragione io...no ho ragione io..." .....invece è sempre sempre questione di punti di vista....capiti i punti di vista e cioè " cosa definiamo ARTE"....allora si potrà forse giungere ad un tipo di dialogo nel quale le basi o presupposti di partenza sono noti...

più o meno direttamente o indirettamente appaiono i vari " punti di vista"...ma una definizione diretta forse faciliterebbe il dialogo...

a titolo personale prima di intervenire....visto che il periodo della " meta-arte" mi interessa...chiedo prima cosa rappresenti per ognuno di voi l'Arte.....( ovvio poi la darò anche io^^)

^^^^
mi dilungherò anche sul come si possa diventare " artisti famosi" e lì....miiiiiiiiii quante ce ne sono da dire!!!...ma lasciam davvero perdere......todo el mundo es paìs...^__^

Modificato da - Elly in data 02 dicembre 2003 14:05:57
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Lex
Germoglio



Borneo


208 Messaggi

Inserito il - 02 dicembre 2003 : 15:22:34  Mostra Profilo  Invia a Lex un messaggio ICQ Invia a Lex un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ecco le motivazioni della mia personalissima sentenza:

rosie mi dice che le avanguardie furono uno sgambetto degli artisti ai critici, ma credo sia vero il contrario.
la figura stessa del "critico" nasce con l'età moderna, e i critici sono coloro che hanno giustificato e legittimato i movimenti di rottura: così facendo ne hanno tra l'altro decretato la sconfitta, riuscendo nell'assimilazione impossibile tra l'arte e la sua contestazione.
Un tempo non esistevano critici: un insipiente villico, trovare i monumenti e la città tanto belli da sorpassare persino l'immaginazione...
infatti in passato chiunque poteva godere delle opere d'arte prodotte dai propri contemporanei, senza che nessuno dovesse spiegarle, mentre oggi non è più così.

sono proprio i critici moderni che hanno numerato e commercializzato, e sono riusciti a farlo persino con il DADA...
sono loro che hanno vinto, e l'arte che ha perduto, definitivamente. (almeno certe sue forme, come la pittura e la scultura: si può dire che la fotografia o l'architettura siano vive).

un concetto credo che sia rimasto: che l'arte non è autoreferenziale, e cioè che non è arte ciò che si dice che sia arte.
il DADA lo aveva detto, ma il suo messaggio è stato recepito al contrario.
il messaggio era:
- non vi sono luoghi come musei o gallerie deputate ad accogliere come un santuario le vere opere d'arte, altrimenti anche un orinatoio su un piedistallo sarebbe un'opera arte... (Duchamp)
- non qualsiasi "cagata" (scusate il termine ma è necessario alla frase) prodotta da qualcuno che si considera artista è un'opera d'arte, altrimenti lo sarebbe anche un barattolo di ***** (Manzoni);
la critica ha voluto fingere non capire e l'ha comprata a peso d'oro (letteralmente).

Ma io imparo proprio dalla preziosa lezione dei DADA cos'è arte e cosa non lo è:
come "ceci n'est pas une pipe" ma solo la rappresentazione di una pipa, così la gioconda con i baffi non è una vera opera d'arte, ma ne è solo la provocatoria raffigurazione.

P.S. quanto detto non mi impedisce di amare numerose opere recenti (Dalì e Magritte per esempio), e di sollevare gli occhi verso il mio poster del ritratto di Dedie di Amedeo Modigliani... l'arte moderna talvolta riesce a piacermi, talvolta moltissimo... ma anche in questo caso non posso non pensare che valga meno di quella "classica"...

Modificato da - Lex in data 02 dicembre 2003 23:37:04
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Rosie
Lebid toerin





2010 Messaggi

Inserito il - 02 dicembre 2003 : 16:02:33  Mostra Profilo Invia a Rosie un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Lex

ecco le motivazioni della mia personalissima sentenza:

rosie mi dice che le avanguardie furono uno sgambetto degli artisti ai critici, ma credo sia vero il contrario.



non è che lo dice prorpio Rosie, lo dice la storia...^_^

Vero il contrario? Ovvero che i critici decretarono la "vittoria" dei dadaisti, cosìfacendo però ne decretarono anche la fine.

Lo scopo del Dada non era diventare famosi, ma "sput####..are" i critici e la stessa commercializzazine dell'arte: cosa vuol dire? I dadaisti hanno fatto comprare a qualcuno un barattolo di merda a 20.000 euro.
Questo è il loro traguardo, come tu stesso dici!

Citazione:

sono proprio i critici moderni che hanno numerato e commercializzato, e sono riusciti a farlo persino con il DADA...
sono loro che hanno vinto, e l'arte che ha perduto, definitivamente.




Chi ci ha perduto è quello che si è comprato il barattolo di merda, sapendo solo che "era un opera d'arte " "un grande investimento"
: l'ha detto un critico!!!
Mica si è comprato l'arte, non sapeva neanche chi l'aveva fatta, quella merda, probabilmente non sa neanche cosa sia il dada, io dico che ha vinto l'arte, vendendo merda a chi vuole solo il "valore" dell'arte! ^__________^
Ha vinto colui che si è comprato una tela anonima da un pittore in strada, stupenda ed ai suoi occhi piena di ricordi ... e on quello che ha speso 20.000 euro per comprarsi merda!
Il dada ha venduto merda come arte, perchè i critici lo hanno permesso.
Chiunque abbia studiato questo epriodo sa cosa si nasconde dietro quell'opera e può ritenerla un opera di alto valore storico e simbolico PER l'arte, ma non Arte ( il dada si definiva la non-arte apposta!)

Stai dicendo Lex, che il Dada non è arte?
Bravo, tu l'hai capito, che non è arte, non quelli che lo considerano tale.
E' disprezzabile per questo?

Diciamo che per me il Dada è arte concettuale, come si può essere artisti in cucina o sul lavoro, l'ingegno, ed il pensiero possono divenire arte.


Citazione:

la figura stessa del "critico" nasce con l'età moderna, e i critici sono coloro che hanno giustificato e legittimato i movimenti di rottura: così facendo ne hanno tra l'altro decretato la sconfitta, riuscendo nell'assimilazione impossibile tra l'arte e la sua contestazione.
Un tempo non esistevano critici: un insipiente contadino come Titiro poteva recarsi a Roma e restare estasiato di quanto là poteva ammirare, trovare i monumenti e la città tanto belli da sorpassare persino l'immaginazione...
infatti in passato chiunque poteva godere delle opere d'arte prodotte dai propri contemporanei, senza che nessuno dovesse spiegarle, mentre oggi non è più così.



Infatti.. quello che cercavano di dire i Dadisti.... tanto da far dire ai critici che la merda è arte..
So che è un concetto difficile.. ma geniale!!![:p][:p][:p]


Di ci di preferire cmq l'arte classica a quella moderna, anche un Dalì o un Magritte... uhmuhmuhm...
Bene, allora perchè hai in camera una stampa di Modigliani e non una di quelle belle statua classiche che si comprano nei florivivai ed atrezzi da giardino?
Assicuro che sono fatte tecnicamente benissimo...[:o)]

Ah! e non vale dire che in mezzo a statue greche si respira la storia, perchè tra 1000 anni varrà la stessa cosa per sculture contemporanee!

Rosie[:118]
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Lex
Germoglio



Borneo


208 Messaggi

Inserito il - 02 dicembre 2003 : 17:11:26  Mostra Profilo  Invia a Lex un messaggio ICQ Invia a Lex un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ma vedi che come al solito sembriamo agli antipodi e ci scopriamo concordi? [;)]
che i DADA volessero sgambettare i critici lo dice la storia e lo vediamo pure noi, ma a mio modo di vedere si sono ritrovati loro stessi fregati.
come uno scolaro discolo che se le studia tutte per far disperare il professore antipatico e farsi espellere ma scopre alla fine dell'anno di essere stato promosso a pieni voti: non è una magistrale presa in giro per tutti?
volevano "sputtanare" lo sprovveduto che si comprava il barattolo a 20.000 euro ma lo sprovveduto non è tale se può vantarsi del suo Manzoni esattamente come si vanterebbe di un Picasso o di un Guercino e se i musei espongono le opere dell'uno e dell'altro con eguale deferenza...
il compratore non è più uno sprovveduto: ha semplicemente capito le regole del gioco e si adegua. (la quotazione del barattolo è salita infatti a 40.000).

sono con te anche quando riporti la definizione di DADA come non-arte, è esattamente così! e non lo disprezzo, anzi è immensamente suggestivo, come amo anche il futurismo ed altre correnti....
ciò non mi impedisce di ribadire che l'Arte tradizionale è finita, credo per sempre, ed anzi è la stessa lezione DADA a rendermi ancora più convinto nel sostenere questa opinione.

per quanto riguarda le mie pareti Modigliani è accompagnato da altri artisti, ed in particolare da numerosi disegni di Leonardo ...
le sculture sono un impegnative ma sarebbero il mio sogno: un quadro riprodotto con un poster di qualità perde poco, mentre una scultura riprodotta in due dimensioni perde tutto;
poi anche nei confronti dell'originale: i dipinti si possono guardare da vicino e basta; e mi va bene; ma io una statua vorrei poterla toccare...

nei giardini ho sempre visto delle schifezze (viva il movimento per la liberazione degli gnomi da giardino! [:D] ne avete sentito parlare?), sennò un pensierino ammetto che potrei farlo...
dopotutto ci sono dei capolavori che conosciamo attraverso le loro copie romane, come il meraviglioso Laocoonte...
(certo che l'originale della Venere callipigia a casa mia.... uuuuhh!) [8)]

solo una cosa di quelle che affermi secondo si dimostrerà non vera, e cioé l'illusione che i posteri ci riabilitino. e riescano a trarre dalle oper d'oggi lo stesso piacere che noi (ma anche loro) ricavano da quelle di 2000 anni fa.
ma chi può dirlo con certezza?

Gli autentici artisti dei nostri giorni si chiamano Ansel Adams, Robert Mapplethorpe, Richard Avedon o altri...
o Akira Kurosawa, Stanley Kubrick, Bernardo Bertolucci o altri... (PJ? uhm... quasi)
o Frank Lloyd Wright, Le Corbusier, Alvar Aalto o altri...
o persino Achille Castiglioni, Philippe Stark (quello delle caffetiere Alessi), Pininfarina...

Modificato da - Lex in data 03 dicembre 2003 00:03:55
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Rosie
Lebid toerin





2010 Messaggi

Inserito il - 02 dicembre 2003 : 18:43:08  Mostra Profilo Invia a Rosie un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Oh beh...

Siamo daccordo? Uhm non mi pare... tu dici che il dadaista ha sofferto ed è stato puntio per i suoi sadici giochini, io dico che invece ne è uscito trionfatore (oltre a perdere la scommessa e diventare arte, i dadaisti: illustri sconosciuti hano conosciuto fama..se tu questa non la chiami vittoria....) ma dicevamo, che lo scopo era di "morire" per i dadaisti, il loro scopo era di perdere per far valere le loro ragioni...

Poi non credo che i nostri artisti (quelli contemporanei) si perderano tutti col tempo.. molti certo.. molti ma non tutti... ti ripropongo ancora una volta lo stesso esempio: quanti dei mialgiai di scultori e pittori del rinascimento sono tutt'oggi famosi?

Non è la corrente che fa la storia ma la persona ^_^
Se Michelangelo fosse vissuto oggi avrebbe creato qualcosa di immortale ai giorni nostri.

Sono convinta che un giorno, tra 500 anni, studieranno un "nostro artista, magari ne verrà scelto solo uno del nostro secolo... uno ed esempio per ogni arte, e la sua scuola.. si parlerà della scuola di renzo Piano per l'architettura, e di Van Gogh per la pittura, Pommodoro per la scultura e perchè no... di Vissani per la cucina![;)]
Di questi... ne nasceranno altri nei secoli a venire...

Mozart non è greco, eppur lo ricordiamo...

Impossibile che l'arte sia finita.. è come dire che l'uomo non ha futuro...[:0][:0]

Rosie[:118]
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Lex
Germoglio



Borneo


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Inserito il - 02 dicembre 2003 : 19:00:38  Mostra Profilo  Invia a Lex un messaggio ICQ Invia a Lex un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
oh certo che sono diventati ricchi e famosi: ma era quello che si proponevano?
non hanno ottenuto forse il contrario di quanto credevano?
la loro contestazione non è riuscita, sono stati completamente assorbiti da ciò che volevano minare, sono stati accolti dalla critica che volevano allontanare in un abbraccio maligno e fatale...

Non tutti i pittori del rinascimento sono famosi, sarebbe impossibile, la celebrità è un traguardo per pochi; ma di sicuro sono tutti apprezzati, pur mostrando talento in misura diversa: nessuno storce il naso davanti alle opere dei minori.

Michelangelo oggi? boh...
fai esempi anche di architettura e cucina: beh, sono arti che hanno qualcosa da dire al pubblico, che continua ad apprezzarle: nessuno predica smarrito che la gastronomia o l'architettura abbiano detto già tutto.

Mozart non era greco, e in effetti di quella "età dell'oro" ci manca la musica (su cui ci sono solo poco più che congetture): se rileggi il mio intervento ho detto che la musica è andata in crescendo dal medioevo sino alle soglie del 900. poi non saprei dire...
(il discorso classica vs. leggera è troppo difficile comunque per esaurirlo in poche battute!)

Modificato da - Lex in data 02 dicembre 2003 19:50:53
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Rosie
Lebid toerin





2010 Messaggi

Inserito il - 02 dicembre 2003 : 21:44:09  Mostra Profilo Invia a Rosie un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
No, non si proponeavnao di diventare ricchie famosi ma dimostrare che l'arte la fanno i critici e non gli artisti.

E' stato il risultato no?
(mi sto ripetendo o è solo una mia impressione?^_^)



Rosie[:118]
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Lex
Germoglio



Borneo


208 Messaggi

Inserito il - 02 dicembre 2003 : 22:51:20  Mostra Profilo  Invia a Lex un messaggio ICQ Invia a Lex un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ma allora, in conclusione ed a prescindere dalla critica, loro si ritenevano artisti o no? lo erano o no?

e nel futuro che immagini conosceranno le opere consegnate alla storia dai critici? o quali altre?

ha vinto la critica o l'arte? secondo la tua interpretazione del DADA ha vinto la critica; allora l'arte ha perso;
se l'arte ha perso non esiste più; abbiamo solo la critica.

ma poi sei sicura che la comparsa della critica abbia indebolito l'arte come sembri suggerire?
o non è che la critica ha acquistato importanza perché l'arte era diventata incomprensibile al pubblico?

Modificato da - Lex in data 02 dicembre 2003 23:15:25
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AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


4501 Messaggi

Inserito il - 03 dicembre 2003 : 00:28:56  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Rosie

Diciamo che per me il Dada è arte concettuale, come si può essere artisti in cucina o sul lavoro, l'ingegno, ed il pensiero possono divenire arte.

boresso... è che penso a Manzoni... e al suo sforzo concettuale... [:D][:D] ehm...[B)][B)]

sono d'accordo col Rex... cosa è rimasto del Dada? Quei barattoli visti come opere d'arte... e i soldi che si fanno quelli che se li scambiano... (ma quando li mettono all'asta li depongono sul cuscino rosso di velluto?) Non è rimasta la distruzione del potere della critica, nè il concetto di arte come qualcosa di soggettivo...
parlando poi del potere distruttivo che hanno avuto... il dada era qualcosa di distruttivo e destrutturante... ma cosa ha costruito di nuovo? cosa ha proposto? (e qui la mia ignoranza mi trattiene dal dire "nulla" ^^)

"e nel futuro che immagini conosceranno le opere consegnate alla storia dai critici? o quali altre?" metti della punteggiatura please che non ho capito niente...

parlando stasera io sostenevo che in effetti la pittura come "rappresentazione" fosse finita, mentre l'arte moderna è meno immediata, più meditata e più cerebrale... meno popolare se vogliamo... e il fatto che "kandinsky non ha bisogno di farsi capire dal pubblico, mentre michelangelo dipingeva un messaggio da parte del potente di turno" è comunque un elemento in più per definire la pittura moderna più elitaria...

(la rosie risponde al rex: ma loro erano artisti "artisti che si trovavano ai caffè svizzeri", artisti che già lavoravano, dipingevano e scolpivano... il "dada" è stata UNA corrente a cui Duchamp, Fontana ecc... hanno _partecipato_...)

_________
"Viviamo nel paese delle ombre... il sole brilla sempre altrove; oltre una curva della strada, oltre la cima della collina..." (Viaggio in Inghilterra) [:115]
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nimue
Germoglio




257 Messaggi

Inserito il - 03 dicembre 2003 : 00:47:26  Mostra Profilo  Invia a nimue un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di nimue Invia a nimue un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da AmonSûl


ps: e se la Nim aggiornasse il titolo del topic in base ai nuovi sviluppi?



Suggerimenti?
A parte il fatto che io speravo che con un vostro magistrale intervento si tornasse all'archeologia.... ma sto sognando vero? Povero cavallino mio, che danni che ha fatto!
Uhm, non era questo il mio intento, cioè di finire a parlare di arte contemporanea!
Intanto però avete fatto degli interventi talmente tanto belli!!!!![^][^][^]

...stanotte penso a un nuovo titolo...[;)]

________________________
<<Tu es pur et tu viens d'une étoile>> dit le serpent.[:115]
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Rosie
Lebid toerin





2010 Messaggi

Inserito il - 03 dicembre 2003 : 08:57:17  Mostra Profilo Invia a Rosie un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
(secondo la mia modestissima ed autorevole opinione...[;)])

Citazione:
ma allora, in conclusione ed a prescindere dalla critica, loro si ritenevano artisti o no? lo erano o no?



Definire un essere artisti è già complicato di suo, dal mio punto di vista loro erano artisti in quanto sviluppavano il loro genio nelle arti figurative (Einstein era un artista "della chimica")
Non so se si ritenevano artisti, probabilmente si, visto che il pane che mangiavano proveniva dai loro lavori pittorici ( aprescindere dalle opere "dadaiste" (che metto tra parentesi perchè secondo il loro concetto questo tipo di arte, non doveva esistere)
Citazione:

e nel futuro che immagini conosceranno le opere consegnate alla storia dai critici? o quali altre?


Parli del Dada? Dell'impressione che potrà dare ai posteri?
Citazione:

ha vinto la critica o l'arte? secondo la tua interpretazione del DADA ha vinto la critica; allora l'arte ha perso;
se l'arte ha perso non esiste più; abbiamo solo la critica.



Ha vinto la critica, e quindi il Dada nella sua scommessa, se ha vinto il Dada, ha vinto quella scintilla che fa l'uomo un essere più elevato di una macchina: capace di creare.
Citazione:

ma poi sei sicura che la comparsa della critica abbia indebolito l'arte come sembri suggerire?
o non è che la critica ha acquistato importanza perché l'arte era diventata incomprensibile al pubblico?



Io non suggerisco nulla, la critica non ha indebolito l'arte, se per critica intendiamo qualcuno esperto in storia dell'arte che commenta un opera e/o la studi per inserirla in uno specifico contesto e/o corrente artistica, cogliendone i dettagli, il progresso, i riferimenti e le origini.
Di tutt'altra specie è la commercializazione di arte, tutto quello show business che non ha solo rovinato l'arte figurativa, ma tutta l'arte contemporanea, musica inclusa, anzi, diciamo che un sistema fatto di denaro ha indebolito qualsiasi forma di espressione.

A quel tempo, si parla di tempo di guerra, questo concetto era agli albori e molti accentuato, come forma di espressione ad una guerra in un momento di cambiamento la forma di espressione che ne è nata è una forma violenta e "pazza"... basti guardara la Guernica di Picasos epr vedere cosa può provocare in un'artista la guerra... in questo periodo di innovazione.

Citazione:

"Quotando Amonsul"
parlando stasera io sostenevo che in effetti la pittura come "rappresentazione" fosse finita, mentre l'arte moderna è meno immediata, più meditata e più cerebrale... meno popolare se vogliamo... e il fatto che "kandinsky non ha bisogno di farsi capire dal pubblico, mentre michelangelo dipingeva un messaggio da parte del potente di turno" è comunque un elemento in più per definire la pittura moderna più elitaria...



Dunque, l'arte rappresentativa? L'arte rappresetnativa della realtà? L'arte figurativa di figure umane?

Non è più facile e semplice per tutti definire finita l'arte "classica"?
D'altronde fior fiore di storici e critici hano già dato alle correnti artistiche propri nomi "classica" "rinascimentale" "moderna" "post moderna"...
Mi state facendo intuire che l'arte ellenica è finita?
Che l' arte rinascimentale sta avendo un calo?
Che l'arte barocca quest'anno non tira più?

[:o)]

Un'unica cosa potrà uccidere l'arte la razionalità (anche se esiste una corrente razionale...[:p]) il dover etichettare, delineare, assemblare, capire...
L'arte si è evoluta come l'uomo nei secoli, è nata la fotografia, il cinema e nascerano nuove forme d'arte.. già sta nascendo la net art, chepersonalmente trovo molto interessante...
Limitarsi a verificare arte solo quella classica vuol dire relegare l'arte in alcuni ambiti... è il nostro "tolkienismo" ( amare ciò che è passato, attribuendo agli antichi le opere più grandi e meravigliose, ma forse il ricordo è una lente d'ingrandimento di taratura notevole...-sempre che una lente d'ingrandimento si tari.. beh, che mi si corregga per dieu!-).. ma non vi è arte migliore o peggiore... chi caminava in mezzo ai templi greci non riconosceva l"arte " intorno a sè, certo poteva coglierne la bellezza e l'imponenza, ma non gli dava l'importanza che noi gli diamo l'ora.
Amiamo tanto una statua greca anche perchè non siamo abituati a vederne... se fossimo circondati da queste bellezze, forse non daremmo loro tanto peso.

C'è solo una cosa che mai potrà passare di moda, il richiamo alla natura. L'uomo con l'arte vuole imitare la natura, da sempre, creare, come dio.. è un desiderio inconscio...

Finisco.. le capacità per creare una "scultarua rappresentatifa figurativa umanesca" (per accontentare la sete di termini di Amon...) le abbiamo, perchè quindi l'artista non raffigura in statue realistiche modelle, uomini in gessato, automobili anzichè cavalli?
Un Arcuri ora veglia il mare pugliese... non è che sia l'opera più apprezzata del secolo...
Forse il nostro occhio è già sazio? O forse abbiamo bisogno di emozioni più forti di uno specchio?
Abbiamo sezionato a sufficenza la realtà per sapere che la realtà non è tutto e questo si rispecchia nella spiritualità, nella fisica e .. pensate un pò, anche nella cosa più vicina all'irrazionalità dell'uomo: l'arte.

Ah, spe, finisco!
Amon dice che l'arte se ha bisogno di essere spiegata è elitaria.
Io vedo nelle opere figurative moderne pasisone e sentimento, il significato viene dopo.


La questione se l'arte è soggettiva o oggettiva l'abbiamo affortnata anche in archivio.. e non ne siamo usciti...
(Lex puoi usere qul topic per avere materiale contro di me...

p.s. perchè questa mania di cambiare i titoli dei topic? Se cambiassio titolo del topic ogni volta che cambiamo argomento.. non vi ritroverei più!^____________^


Rosie[:118]
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Elly
Arbusto



Myself


669 Messaggi

Inserito il - 03 dicembre 2003 : 09:16:13  Mostra Profilo Invia a Elly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
brevemente....che lungamente non ho tempo...@_@...almeno oggi

begli interventi....giusto che bisognerebbe tornare all'archeologia...e chissà che con quelche tocco magistrale non ci si riesca....

ora però rimango un attimo nell'ambito del tema DADA

Nello specifico del Dadaismo....e parlo di Dadaismo( Svizzera , Zurigo 1916-1924 ), non surrealismo ( Francia 1924 " manifestè surrèaliste " Breton )...( naturale evoluzione del dadaismo e considerato da me come " meta- arte" ...." arte E oltre".... magritte sorry ma è surrealista...fate voi ma non lo considero assolutamente dadaista .......non mi toccate Magritte[}:)])riporto un piccolo stralcio di un articolo che recuperai quando sono andata a vedere Metafisica qui a Roma...

ora riporto quanto letto... che ovvio sono parole di qualcuno e come tali un punto di vista...che però condivido....

"..... Veniamo ai contenuti principali del dadaismo. Innanzi tutto la parola DADA che identificò il movimento, ma che non significava assolutamente nulla,e già in ciò vi è una prima caratteristica del movimento : quella di rifiutare ogni atteggiamento razionalistico.

Il rifiuto della razionalità è ovviamente provocatorio e viene utilizzato come una clava per abbattere le convenzioni dei borghesi intorno all'arte. Pur di rinnegare la razionalità , i dadaisti non rifiutarono alcun atteggiamento dissacratorio, e tutti i mezzi sono idonei per giugere al loro fine ultimo : distruggere l'arte
Distruzione assolutamente necessaria per poter ripartire con una nuova arte non più sul piedistallo dei valori borghesi ma coincidente con la vita stessa e non separata da essa.....

....la vita del movimento è abbastanza breve . DEl resto non poteva essere diversamente. La funzione principale del dadaismo era quella di distruggere una concezione oramai vecchia e desueta dell'arte, ma per poter divenire proposita, necessava di una trasformazione , e ciò avviene tra il 1922 e il 1924, quando il dadaismo scomparve e nacque il surrealismo...."

ora i barattoli qui sopra più volte citati.... venduti a cari soldoni.....li vedo un pò come i pezzi del muro di Berlino ( metaforicamente parlando ovvio...)... e in quanto simboli di un periodo storico che ha portato a " trasformazione" possono avere un " valore" non indifferente.....

di lì a chiamarli opere d'arte beh...non ci riesco^_____^

poi mi dilungherò in tema di " cos'è l' arte" avendo avuto una luuuuuunga conversation a proposito con mio daddy...e vi garantisco...come ricorda bene anche rosie che:" non se ne esce....^_____________^"...ma quanto son belle le cose infinite...?[:D]


Modificato da - Elly in data 03 dicembre 2003 09:25:26
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Lex
Germoglio



Borneo


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Inserito il - 03 dicembre 2003 : 09:50:25  Mostra Profilo  Invia a Lex un messaggio ICQ Invia a Lex un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
nella mia semplicistica visione si è artisti quando la propria opera viene inequivocabilmente percepita dal pubblico come opera d'arte, e dal momento che nessuno avrebbe mai sentito parlare di Duchamp se non per la sua ruota di bicicletta e simili qualche dubbio in proposito lo nutro.
come ho già ripetuto non mi fido nemmeno del giudizio di critici eruditi: se devo ricorrere alla loro mediazione per capire l'arte, o capire persino se è arte sento puzza di imbroglio (anche se è vero che non tutte le opere d'arte sono egualmente accessibili, e la comprensione dell'opera può essere tanto maggiore quanto maggiore è la nostra erudizione artistica.

continui a non convincermi sull'atteggiamento nei confronti dell'arte classica:
1) io credo che "chi camminava in mezzo ai templi greci riconoscesse larte intorno a sè"; i nostri predecessori erano sicuri della bontà di quanto avevano realizzato, se la tiravano da morire, stilavano le classifiche intitolate "le sette meraviglie del mondo", perchè avevano la coscienza di creare qualcosa di meraviglioso.
(a tal punto da privarci spesso delle testimonianze precedenti: non ci pensavano su due volte a demolire il monumento vecchio per costruire quello nuovo, tanto erano convinti di realizzarne uno migliore.
Potete concepire al giorno d'oggi di buttare giù una basilica romanica per rifarla in cemento armato o vi si torcono le budella al solo pensiero?).
perché il nostro secolo che ha paura di sfornare solo schifezze?

2) non credo che sia vero che "amiamo tanto una statua greca anche perchè non siamo abituati a vederne... se fossimo circondati da queste bellezze, forse non daremmo loro tanto peso".
siamo circondati dalle vestigia del nostro glorioso passato, almeno noi italiani: senza scomodare Roma, città nella quale è impossibile girarsi intorno senza posare l'occhio su qualche chicca archeologica, qualsiasi città di provincia può vantare testimonianze artistiche di pregio e di gusto "classico" (dove con classico ricomprendo qualsiasi cosa da un capitello romano ad uno barocco).
3) anche a chi vive in Australia, attraverso i mezzi di informazione, viene costantemente proposto il modello di bellezza ed armonia "classico": il David è un'icona nota quanto il marchio della Coca Cola.
4) la ragione per cui le statue non raffigurano uomini in gessato e simili (almeno di solito: sono famose le sculture di non ricordo quale autore - apprezzate da Sylvester Stallone e presenti in Piazza di Spagna, simili a manichini) è proprio quella che ho citato all'inizio: il periodo greco-ellenistico è considerato il non plus ultra.
infatti persino nei secoli successivi il soggetto della scultura (al contrario di quanto avviene con la pittura) viene di preferenza rappresentato secondo gli schemi di quel periodo (l'esempio più evidente è Paolina Borghese nelle vesti di Afrodite).
5) è vero che l'arte è prima di tutto soggettiva: ma non possiamo nemmeno negare che ci sia una base oggettiva.
come potremmo altrimenti trovarci tutti indistintamente d'accordo, senza tentennamento e discussione, nell'ammirare la Cappella Sistina?

P.S. giusto,l'intestazione del topic non si cambia!
(sarebbe meglio che nim pensasse ad un nuovo intervento invece che un nuovo titolo)
e secondo me non siamo nemmeno fuori tema: contrapporre la contemporaneità all'antichità è effettivamente una "ricerca del tempo perduto".
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Narya
Entino




Neverland


1871 Messaggi

Inserito il - 03 dicembre 2003 : 09:57:18  Mostra Profilo Invia a Narya un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
L'arte, beh l'arte come la si intendeva una volta è morta. L'avvento delle nuove tecnologie ha cambiato il modo di concepirla: oggi è arte il cinema (dico, se non sono arte 2001 Odissea nello Spazio o Matrix, il primo ovviamente o la trilogia di Isda...), il design delle automobili e degli oggetti del quotidiano (il già citato Philippe Stark ne è un esempio). L'arte in questo senso è viva più che mai e continua a dare emozioni. Le menti rinascimentali non esistono più, l'artista che plasma con le mani è sempre più raro: oggi c'è l'ausilio del computer, delle macchine e tutto viene usato per creare arte. Anche costruire un palazzo oggi non è più come una volta: oggi si progetta tutto al computer e si può vedere in anticipo come sarà la creazione, è tutto più veloce e schizofrenico, perché la tecnologia ci ha dato la possibilità di rendere i tempi di crezione molto più brevi: un tempo per fare un palazzo ci si impiegavano decenni, oggi ci vuole al massimo qualche anno! I nostri tempi sono quelli della velocità, della tridimensionalità, della fusione: poi ci sono sempre la creazione geniale e quella orrida, ma questo è così dai tempi dei tempi.

Narya [:177]

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nimue
Germoglio




257 Messaggi

Inserito il - 29 dicembre 2003 : 23:52:02  Mostra Profilo  Invia a nimue un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di nimue Invia a nimue un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io effettivamente non so ancora bene cosa ne penso dell'arte contemporanea.
Io l'ho studiata subuto dopo aver dato arte moderna... e lo scarto tra l'una e l'altra per me è stato troppo in quel momento.
Cioè, dopo aver fatto Michelangelo, Caravaggio, Tiepolo... arrivare ad un corso monografico su Beuys, la cui opera più famosa è "Come spiegare i quadri a una lepre morta"... che non è un dipinto, ma lui ha veramente una lepre morta in mano e le fa vedere i suoi quadri e glieli spiega... beh, sarò sincera, non è stata una bella cosa.

Tra coloro che più mi hanno sconvolto, ci sono stati i newdada del fluxus... gente parecchio strana, tra cui bazzicava anche Yoko Ono ( e di cui ho visto una video art - dei sederi che si muovevano tra cui anche il suo![:251] - al Beaubourg )... ma sul fluxus mi sà-mi sà che apro un topic apposito così vediamo che ne viene fuori....

Beh, ma a parte questo... devo dire che una volta assimilata l'arte moderna, digerire la contemporanea è stato più facile.
Nel senso, ora riesco a guardarla con più serenità, con meno timore... e molte cose mi sembrano belle e mi commuovono.
Mi fa impazzire Picasso con la sua forza, mi angoscia Klimt col suo decadentismo liberty ( mi angoscia il liberty in sè a dire il vero, mi da come un senso di morte ), mi commuove Van Gogh con la sua tenerezza allucinata...
Non credo che l'arte in sè sia morta. Finchè ci sarà l'uomo ci sarà anche l'arte. Perchè l'arte è dell'uomo e nell'uomo... ed è indispensabile, come uno specchio della sua macroesistenza nel tempo...

Ma giusto perchè questo è un topic di archeologia ( oh mio dio, almeno inizialmente lo era[:254])...che l'arte sia un grande circolo... a me forse sembra sempre più vero, perchè più penso ai miei giorni "d'arte", quelli più vicini a me cioè... più mi viene di andare indietro col tempo, indietro indietro... fino all'origine dell' "Occidente".

Se c'è una cosa che assolutamente mi fa impazzire... è l lingua greca. Io non ho avuto la fortuna di studiarla, perchè ho fatto lo scientifico. Adesso mi manca davvero tanto, soprattutto perchè bazzicando a lettere[:D]...beh è normale avere tra le amicizie gente di lettere classiche che studia ed ama il greco. E ogni volta che li sento parlare... ecco li invidio tantissimo.

Io ho un gioiellino a casa, che amo tanto, ed è un Cd di musica greca antica... cioè, non uguale a come doveva essere l'originale, visto che non si conosce praticamente nulla sul sistema della notazione della musica greca e quindi nulla è stato tramandato... è per così dire, una "ipotetica ricostruzione", con la lira, gli aulòs, le percussioni originali. Effettivamante oggi ci sono diverse ricostruzioni della musica greca, alcune anche abbastanza accreditate ( eheh... uno dei più importanti filologi della musica è anche un professore della mia facoltà... un pazzo, ma grandioso! )...

Comunque non è questo il punto... in questo Cd ci sono alcuni frammenti del'Oreste ed alcuni dell' Ifigenia, i due Inni Delfici e l'Epitaffio di Sicilo...ah anche i due Inni di Mesomede di Creta.
E' bellissimo... io ogni volta che lo ascolto mi ci perdo... perchè mi immagino quel tempo, quei popoli, e mi sembrano così lontani, come un'antica realtà perduta.

E pensare al passato mi spaventa, come se tutto questo tempo fosse sulle mie spalle...
L'esistenza dell'uomo a volte mi sembra gettata a casaccio nel destino, come una manciata di chicchi di grano al vento... eppure, quante cose ha fatto l'uomo??? Ha riempito la terra dei suoi segni, dal primitivo scalfire un ciottolo di selce, fino alla musica, la più elevata tra le sue testimonianze secondo me...

Tutto è perduto? O un giorno torneremo ad essere come eravamo, dentro ad un tempio dorico non di nuda roccia ma colorato, come noi non abbiamo potuto vederli...ad accendere un fuoco accanto ad un cantaro d'uva e ad intonare inni a Selene?

Mi piace veramente tanto questa musica... è strana, sconvolta, senza armonia... già allora l'armonia "non esisteva"... nell'ingenuità di quei promordi della civiltà, l'armonia in musica non era ancora stata concepita... esisteva solo la melodia, solo qualche pizzico sulle corde della cetra... mi piace veramente da morire, così tanto che vorrei avere molta più fantasia da poter immaginare di più, da avere una visione più chiara e limpida del passato!!!

( Non parliamo poi di quando mi eccito trovando una radice indoeuropea di una parola, o quando trovo un participio congiunto nell'Eneide[:D][:D][:D]...[:I][:I][:I][:I]... vabbè ma quella è un'altra storia... che non mi pare il caso di aprire un topic sulle lingue indoeuropee[:o)][:o)][:o)][:o)][:o)])...

________________________
<<Tu es pur et tu viens d'une étoile>> dit le serpent.[:115]
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Tradotto Da: Vincenzo Daniele & Luciano Boccellino- www.targatona.it | Distribuito Da: Massimo Farieri - www.superdeejay.net | Powered By: Snitz Forums 2000 Version 3.4.03