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Dunadan
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Inserito il - 16 aprile 2006 : 16:41:59
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Non so quanti di voi conoscessero la storia del "Capitolo Perduto" del Signore degli Anelli. Io, sinceramente, me ne ero dimenticato (... e mi autoflagellero per tale dimenticanza). Ad ogni modo l'ho ritrovato nella grande miniera di Internet (... spero di non risvegliare nessun Balrog!). L'ho trovate all'indirizzo www.bracegirdle.it/epilogo_signore_degli_anelli.php con un interessantissima analisi del testo. Ad ogni modo riporto il testo qui di seguito e mi piacerebbe sentire qualche commento in proposito. Tenetevi forte perchè è piuttosto lungo:
Premessa
Ma Sam prese la via per Lungacque, e tornò sulla Collina, mentre di nuovo il giorno stava finendo. Egli vide una luce gialla e del fuoco acceso nella casa: il pasto serale era pronto, e lo stavano aspettando. Rosa lo accolse e lo fece accomodare sulla sua sedia, e gli mise la piccola Elanor in grembo. Egli trasse un profondo respiro. « Bene, sono tornato », disse. (SdA, VI, 9)
A molti questo può sembrare l'epilogo perfetto per il Signore degli Anelli o quanto meno quello ritenuto tale da Tolkien. Quest'opinione può ben essere comprensibile, dal momento che in Italia non è stato ancora tradotto (e difficilmente lo sarà mai) il nono volume della History of Middle-earth intitolato Sauron defeated ("Sauron sconfitto").
In questo volume, infatti, Christopher Tolkien (curatore dell'opera) riferisce che "Le parole che fanno da chiusa al Signore degli Anelli, "« Bene, sono tornato », disse" non dovevano avere quel ruolo quando mio padre le scrisse [...]. Dal manoscritto è evidente che il testo continuava senza interruzioni; e in effetti non ci sono indicazioni che mio padre ritenesse ciò che stava scrivendo marcatamente separato da quanto scritto prima" (HoME, IX, 11)
Il manoscritto citato (contenente la versione abbozzata degli ultimi tre capitoli del Signore degli Anelli) comprende la parte mutilata per la pubblicazione, e cioè il testo successivo alla frase "« Bene, sono tornato », disse". Per Tolkien si trattava del vero epilogo, ma fu convinto da "altri" (ibid.) ad ometterlo.
Il suo rammarico per la scelta l'espresse in questa lettera:
'Il quadro mi sembra ancora incompleto senza qualcosa su Samvise ed Elanor, ma non sono riuscito a inventare niente che non rovinasse la fine, se non qualche indizio (speriamo sufficiente) nelle Appendici'. (Lettere, #173)
Concretamente, l'epilogo è ambientato all'interno di Casa Baggins, durante la sera del 25 marzo dell'anno 1436 secondo il Calendario della Contea (15° anno della Quarta Era), esattamente 17 anni dopo la distruzione dell'Unico Anello.
Quella che segue è l'ultima versione dell'epilogo. Esistono infatti anche altre tre versioni precedenti (chiamate per comodità "A", "B", "C"), meno dettagliate. In questo saggio vengono mostrate le principali differenze tra questi testi e quello finale.
Le note seguono la numerazione del testo inglese originale; sono inoltre aggiunte alcune note da parte del traduttore per spiegare alcune traduzioni (tali note sono precedute dalla lettera n).
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Traduzione:
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Una sera di marzo del 1436, Mastro Samvise Gamgee era nel suo studio di Casa Baggins. Era seduto alla sua vecchia e logora scrivania, e con molte pause di riflessione e con la sua grafia lenta e rotondeggiante, stava scrivendo su dei fogli di carta slegati. Appoggiato su uno scrittoio al suo fianco, vi era un grande libro rosso in manoscritto. Poco prima ne aveva letto alcuni estratti ad alta voce alla sua famiglia. Infatti quella era una giornata speciale: il compleanno di sua figlia Elanor. Quella sera, prima di cena, era finalmente giunto alla vera conclusione del Libro. Il lungo processo attraverso i molti capitoli del libro, perfino con omissioni che Sam aveva ritenuto opportune, aveva richiesto qualche mese poiché egli leggeva ad alta voce solamente in occasione di giorni importanti. Alla lettura di compleanno, oltre ad Elanor, erano presenti anche i piccoli Frodo e Rosie e i giovani Merry e Pipino; eppure gli altri bambini non erano presenti. Il Libro Rosso non era ancora per loro, ed essi dormivano tranquillamente. Cioccadoro aveva solamente cinque anni, poiché era nata dopo Pipino, malgrado la previsione di Frodo. Tuttavia non era l'ultima della linea, dal momento che Samvise e Rosa, in quanto a numero di figli, sembravano davvero rivaleggiare con successo col vecchio Gerontius Tuc, così come Bilbo l'aveva fatto in quanto a numero di anni. Vi erano infatti anche il piccolo Ham [e vi era Margherita ancora nella sua culla >] e Margheritan1, e Primarosa era ancora nella culla.11 Ora Sam 'aveva un po' di tranquillità'. La cena era finita. Con lui c'era solamente Elanor, ancora alzata poiché era il suo compleanno. Ella si sedette silenziosamente, fissando il camino e gettando di tanto in tanto lo sguardo su suo padre. Era una bellissima bambina, più chiara di pelle rispetto alla maggior parte delle fanciulle hobbit, e più snella, e la luce del focolare scintillava nei suoi capelli color oro rosso. In lei, per dono se non per eredità, si era trasmesso un ricordo di grazia elfica.12
'Cosa stai facendo, caro babbo Sam13?' ella infine disse. 'Hai detto che ti saresti riposato, ed io speravo che avresti chiacchierato con me'. 'Solo un momento, Elanorellë', rispose Sam,14 mentre ella giunse e, poste le sue braccia intorno a lui, sbirciò oltre la spalla del padre. 'Sembra Domande e Risposte', ella disse. 'Infatti lo è', confermò Sam. 'Il signor Frodo lasciò le ultime pagine del Libro a me, ma io non ho ancora osato mettervi mano. Sto ancora facendo annotazioni, come avrebbe detto il vecchio signor Bilbo. Qui ci sono tutte le principali domande che Mamma Rosie, tu e i bambini avete fatto, ed io ne sto trascrivendo le risposte, quando le conosco. Le domande sono in gran parte tue, poiché solamente tu hai ascoltato tutto il Libro più di una volta.' 'Tre volte', disse Elanor, guardando la pagina accuratamente scritta sotto la mano di Sam.
D. Nani, &c. Il piccolo Frodo dice che sono i suoi preferiti. Cosa accadde a Gimli? Sono state riaperte le Miniere di Moria? Esiste ancora qualche Orco? R. Gimli: andò a lavorare per il Re, come aveva detto, portando dal Nord gran parte della sua gente: lavorarono in Gondor così a lungo che si abituarono e si stanziarono là, sui Monti Bianchi non lontani dalla Città. Gimli si reca alle Caverne Scintillanti una volta all'anno. Come lo so? Informazione del signor Peregrino che spesso torna a Minas Tirith, ove è molto stimato.
Moria: Non ho notizie. Forse la profezia riguardo a Durin non è per i nostri giorni.15 I luoghi oscuri hanno ancora bisogno di molta pulizia. Suppongo che siano ancora necessari molti turbamenti e azioni intrepide per estirpare tutte le creature malvagie dai saloni di Moria. Questo perché di certo sono rimasti molti Orchi in tali luoghi. E' improbabile che ce ne libereremo definitivamente. D. Legolas. E' tornato dal Re? Rimarrà da lui? R. Sì, è tornato a sud con Gimli, portando gran parte della sua gente da Boscoverde il Grande (così ora lo chiamano). Dicono che fosse meraviglioso vedere compagnie di Nani ed Elfi viaggiare insieme. Gli Elfi hanno reso la Città e la terra in cui il Principe Faramir dimora più belle che mai. Sì, Legolas vi rimarrà, ad ogni modo finché lo farà Gimli; ma penso che un giorno partirà per il Mare. Il signor Meriadoc mi ha raccontato tutto ciò, poiché fece visita a Dama Éowyn nella sua bianca casa. D. Cavalli. Merry è interessato a loro, e desidera fortemente un pony tutto suo. Quanti cavalli persero i Cavalieri durante le battaglie? Ne hanno ancora adesso? Che cosa accadde al cavallo di Legolas? Cosa ne fece Gandalf di Ombromanto? R. Ombromanto naturalmente andò nella Bianca Nave assieme a Gandalf. L'ho visto io stesso. Ho anche visto Legolas lasciare il suo cavallo correre libero da Isengard a Rohan. Il signor Meriadoc dice di non sapere quanti cavalli siano andati perduti; ora, però, a Rohan i cavalli sono numerosi come non mai, poiché nessuno più li ruba. I Cavalieri hanno anche molti pony, specialmente a Clivovalle: bianchi, bruni e grigi. L'anno prossimo, dopo aver fatto visita a Re Éomer, ha intenzione di procurarsene uno per il proprio omonimo. D. Ent. Elanor vorrebbe saperne di più su di loro. Cosa vide Legolas a Fangorn? Ora vede mai Barbalbero? La piccola Rosie è molto preoccupata per le Entesse. Le cerca in qualunque bosco vada. Saranno mai trovate? Ella lo vorrebbe. R. Legolas e Gimli no hanno riferito ciò che videro, a quanto ho saputo. No ho notizie di qualcuno che abbia visto un Ent da quei giorni. Gli Ent sono molto riservati, e non gradiscono molto la gente, piccola o grande che sia. Anch'io vorrei che le Entesse venissero trovate; eppure temo che il problema sia troppo vecchio e profondo perché la gente della Contea possa porvi rimedio. Penso che probabilmente le Entesse non vogliano essere trovate; e forse gli Ent ora sono stanchi di cercare.
'Bene, cara,' disse Sam, 'questo inizio di pagina è solamente l'infornata di oggi.' Sospirò. 'Non è opportuno che vada nel Libro in quella forma. Non è affatto come la storia scritta dal signor Frodo. Eppure, in qualche modo dovrò scriver uno o due capitoli in uno stile appropriato. Il signor Meriadoc potrebbe aiutarmi. E' abile nello scrivere, e sta realizzando uno splendido libro completamente dedicato alle piante. 'Non scrivere più niente stasera. Chiacchiera con me, babbo Sam!' disse Elanor, e lo fece accomodare su una sedia accanto al fuoco. 'Parlami', ella disse, mentre si sedevano insieme, con la tenue luce dorata sui loro visi, 'parlami di Lórien. Il mio fiore vi cresce ancora, babbo Sam?' 'Beh, cara, Celeborn vive ancora tra i suoi alberi e i suoi Elfi, non ho alcun dubbio che vi cresca ancora il tuo fiore. Ma ora che posso guardare te, non desidero così tanto vederlo.' 'Ma io non voglio guardare me stessa, babbo Sam. Io voglio guardare altre cose. Voglio vedere il colle di Amroth ove il Re incontrò Arwen, e gli alberi argentati, ed il piccolo bianco niphredil, e il dorato elanor nell'erba che è sempre verde. E voglio sentire cantare gli Elfi.' 'Be', forse un giorno lo farai, Elanor. Io dissi le stesse cose quando avevo la tua età, e molto tempo dopo, e sembrava che non ci fossero speranze. E invece li ho visti, e li ho sentiti.' 'Temevo che stessero salpando tutti, babbo Sam. Allora presto non ne sarebbe rimasto più uno. E allora non ci sarebbero che luoghi vuoti, e' 'E cosa, Elanorellë?' 'E la luce sarebbe svanita'. 'Lo so,' disse Sam. 'La luce sta svanendo, Elanorellë. Ma ancora non si spegnerà. Ora che ne ho parlato con te, penso che non si spegnerà mai del tutto. Questo perché mi pare ora che possano ricordarla persone che non l'hanno mai vista. Eppure,' egli sospirò, 'so anche che non è come averla vista realmente (come feci io). 'Come essere davvero in una storia? disse Elanor. 'Un storia è ben diversa, perfino quando riguarda ciò che è accaduto. Vorrei poter tornare ai giorni antichi!'. 'Le persone come noi lo desiderano spesso,' disse Sam. 'Tu sei nata al termine di una grande Era, Elanorellë; ma sebbene sia terminata, come diciamo noi, le cose realmente non finiscono così bruscamente. E' più come un tramonto d'inverno. Gli Alti Elfi sono ormai quasi tutti andati con Elrond. Ma non tutti; e ora coloro che non sono andati attenderanno per un po' di tempo. E gli altri, coloro che risiedono qua, rimarranno ancora più a lungo. Ci sono ancora cose da vedere per te, e forse le vedrai prima di quanto speri.'
Elanor rimase per un po' in silenzio prima di parlare nuovamente. 'All'inizio non capii cosa Celeborn intendesse quando disse addio al Re,' ella disse. 'Ma ora penso di capirlo. Egli sapeva che Dama Arwen sarebbe rimasta, ma che Galadriel lo avrebbe lasciato16. Penso che ciò per lui fosse triste. E anche per te, caro babbo Sam.' La sua mano cercò quella bruna del padre che strinse le dita affusolate di Elanor. 'Perché anche il tuo tesoro se ne andò. Sono contenta che Frodo dell'Anello mi abbia visto, eppure vorrei potermi ricordare di lui.' 'Fu triste, Elanorellë,' disse Sam, baciandole i capelli. 'Ma ora non [lo] è più. Per quale motivo? Be', per una ragione: il signor Frodo è andato laddove l'elfica luce non svanisce; ed egli merita la sua ricompensa. Ma anch'io ho avuto la mia. Ho avuto molti tesori. Sono uno hobbit molto ricco. E poi c'è un altro motivo, che ti sussurrerò, un segreto che non ho mai rivelato a nessuno prima d'ora, e che non ho ancora inserito nel Libro. Prima della sua partenza, il signor Frodo disse che forse il mio momento sarebbe arrivato. Io posso aspettare. Penso che forse non ci siamo detti addio per sempre. Ma posso aspettare. L'ho imparato in gran parte dagli Elfi, in ogni caso. Essi non si preoccupano molto del tempo. E quindi penso che Celeborn sia ancora felice tra i suoi alberi, alla maniera degli Elfi. La sua ora non è ancora giunta, ed egli non è ancora stanco della sua terra. Una volta stanco, egli potrà andarsene.' 'E quando tu sarai stanco, te ne andrai, babbo Sam. Andrai ai porti assieme agli Elfi. Allora io andrò con te. Non mi separerò da te come Arwen fece con Elrond.' 'Forse, forse,' disse Sam, baciandola dolcemente. 'E forse no. Arriva per molti la scelta di Lúthien ed Arwen, o qualcosa di simile; e non è saggio scegliere prima del tempo. 'Ed ora, carissima, penso che perfino per una ragazza di quindici primavere sia ora di andare nel proprio letto. E io devo parlare con Mamma Rosa.'
Elanor si alzò, e passò delicatamente la sua mano tra i capelli ricci di Sam, bruni ma già screziati di grigio. 'Buona notte, babbo Sam. Ma' 'Non mi piace quel buona notte ma,' disse Sam. 'Volevo dire: 'Ma prima non me la mostri?'.' 'Mostrarti cosa, cara?' 'La lettera del Re, ovviamente. Ora ce l'hai da più di una settimana.' Sam si sedette. 'Santo Cielo!' disse. 'Come si ripetono le storie! E si viene sempre ripagati con la stessa moneta. Spiai il povero signor Frodo e ora mia figlia spia me, non intendendo recar danno più di quanto feci io, spero. Ma come sai della lettera?' 'Non c'è stato bisogno di spiare,' disse Elanor. 'Se volevi tenerla segreta, non sei certo stato sufficientemente accorto. E' giunta di buon mattino dall'ufficio postale del Decumano Sud venerdì scorso. Ti ho visto riceverla. Tutta avvolta nella seta bianca e sigillata con grandi suggelli neri: chiunque avesse ascoltato il Libro, avrebbe subito pensato che provenisse dal Re. Sono buone notizie? Me la mostri, babbo Sam?' 'Be', giacché sai così tanto, sarebbe meglio che tu fossi a conoscenza di tutto,' disse Sam. 'Ma niente cospirazioni adesso. Se te la mostro tu passi dalla parte degli adulti e ti devi comportare lealmente. Deciderò io quando dirlo agli altri. Il Re sta arrivando.' 'Sta arrivando qui?' gridò Elanor. 'A Casa Baggins?' 'No, cara,' rispose Sam. 'Ma sta arrivando a nord un'altra volta, cosa che non ha fatto da quando era piccina.17 Ma ora la sua casa è pronta. Non arriverà nella Contea, poiché ha ordinato che nessuno della Gente Alta può di nuovo entrare nel paese, dopo quei Banditi, ed egli non infrangerà le sue regole. Eppure cavalcherà fino al Ponte. Ed ha inviato un invito speciale ad ognuno di noi per nome.' Sam si avvicinò ad un cassetto chiuso a chiave, lo aprì, estrasse un rotolo di pergamena e ne sfilò la guaina. Esso era scritto su due colonne con belle lettere d'argento su fondo nero. Egli lo srotolò, e sulla scrivania pose una candela accanto ad esso, in modo che Elanor potesse vederlo. 'Che splendore!' ella gridò. 'Riesco a leggere la Lingua Corrente, ma cosa dice l'altra parte? Penso sia elfico, ma tu finora mi hai insegnato pochissime parole elfiche.' 'Sì, è scritto in un genere di elfico utilizzato dal grande popolo di Gondor,' disse Sam. 'L'ho compreso, abbastanza almeno per essere sicuro che dica quasi le stesse cose, non fosse che traduce tutti i nostri nomi in Elfico. Il tuo, Elanor, è lo stesso in entrambe le parti, poiché il tuo nome è elfico. Ma Frodo è Iorhael, Rosa è Meril, Merry è Gelir, Pipino è Cordof, Cioccadoro è Glorfinniel, Hamfast è Baravorn e Margherita è Eirien. Così adesso lo sapete.' 'Che meraviglia!' disse Elanor. 'Ora abbiamo nomi elfici. Che splendida fine per il mio compleanno! Ma qual è il tuo nome, babbo Sam? Non l'hai menzionato.' 'Be', è alquanto particolare,' disse Sam. 'Questo perché, nella parte elfica, sebbene tu lo debba sapere, il Re dice: "Mastro Perhael che dovrebbe essere chiamato Panthael". E ciò significa: Samwise che dovrebbe essere chiamato Fullwise. Così adesso sai cosa pensa il Re del tuo vecchio padre.' 'Non di più di quanto ne pensi io, babbo Sam, Perhael-adar18carissimo,' disse Elanor. 'Ma il testo dice il secondo di Aprile, solamente tra un settimana!19 Quando partiremo? Dovremmo prepararci. Cosa indosseremo?' 'Tutto ciò devi chiederlo a Mamma Rosa,' rispose Sam. 'Ma noi siamo preparati. Abbiamo avuto un avvertimento di ciò molto tempo fa; e non abbiamo detto nulla solamente perché non volevamo che tutti voi perdeste i vostri sonni notturni, non ancora almeno. Dovete tutti apparire migliori e più belli possibile. Avrete tutti vestiti bellissimi, e viaggeremo in una carrozza.' 'Dovrò fare tre inchini, o uno solo? chiese Elanor. 'Ne farai uno, uno ciascuno per il Re e la Regina,' rispose Sam. 'Questo perché, benché non venga detto nella lettera, Elanorellë, penso che ci sarà la Regina. E quando tu l'avrai vista, mia cara, saprai a cosa assomiglia una dama elfica, salvo il fatto che nessuna è così bella. E addirittura c'è più di questo. Lo dico perché rimarrei sorpreso se il Re non ci invitasse nella sua grande dimora presso il Lago Vesproscuro. E ci saranno anche Elladan ed Elrohir che ancora dimorano a Granburrone #8722;e con loro ci saranno gli Elfi, Elanorellë, ed essi canteranno al crepuscolo accanto all'acqua. Questa è la ragione per cui ti ho detto che avresti potuto vederli prima di quanto tu sperassi.' Elanor non disse nulla, ma rimase a guardare il fuoco, e i suoi occhi splendevano come stelle. Alla fine ella sospirò e si mosse, 'Quanto tempo rimarremo?' ella domandò. 'Suppongo che dovremo ritornare?' 'Sì, e lo vorremo, in un certo senso,' rispose Sam. 'Ma potremmo rimanere fino alla raccolta del fieno, quando io devo tornare qua. Buona notte, Elanorellë. Dormi ora, fino a quando non sorge il sole. Non avrai bisogno di sogni.' 'Buona notte, babbo Sam. E non lavorare più; perché so quale dovrebbe essere il tuo capitolo. Annota la nostra chiacchierata #8722;ma non stanotte.' Ella lo baciò, ed uscì dalla stanza; e a Sam parve che il fuoco si affievolisse mentre ella se ne andò.
Le stelle splendevano in uno cielo scuro e terso. Era il secondo giorno di quel periodo luminoso e sereno che arrivava ogni anno nella Contea verso la fine di Marzo, ed esso era ogni anno ben accetto e celebrato come qualcosa di sorprendente per la stagione. Tutti i bambini ora erano a letto. Era tardi, ma qua e là brillavano luci ad Hobbiville e in alcune delle case che costellavano la campagna avvolta dalla notte. Mastro Samvise era sulla porta e guardava lontano verso est. Avvicinò a sé Madama Rosie, e posò il suo braccio intorno a lei. 'Il venticinque di Marzo!' egli disse. 'In questa data, diciassette anni fa, moglie Rosa, io non pensavo che ti avrei rivisto. Ma continuai a sperare.' 'Io neanche speravo, Sam,' ella disse, 'almeno non lo feci fino a proprio quel giorno; e allora improvvisamente lo feci. Era circa mezzogiorno, ed io era così felice che mi misi a cantare. E la mamma disse: "Silenzio, ragazza! Ci sono dei banditi in giro.' E io dissi: "Lascia che vengano! Il loro tempo finirà presto. Sam sta tornando." E tu arrivasti.' 'Sì,' disse Sam. 'Nel luogo che mi è più caro al mondo. Dalla mia Rosa e nel mio giardino.' Rosa e Sam entrarono in casa, e questi chiuse la porta. Ma proprio mentre lo fece sentì improvvisamente, profondi e agitati, il sospiro e il sussurro del Mare sulle rive della Terra di Mezzo.
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Analisi e commento [top]
Una sera di marzo del 1436, Mastro Samvise Gamgee era nel suo studio di Casa Baggins. Era seduto alla sua vecchia e logora scrivania, e con molte pause di riflessione e con la sua grafia lenta e rotondeggiante, stava scrivendo su dei fogli di carta slegati. Appoggiato su uno scrittoio al suo fianco, vi era un grande libro rosso in manoscritto. Poco prima ne aveva letto alcuni estratti ad alta voce alla sua famiglia. Infatti quella era una giornata speciale: il compleanno di sua figlia Elanor. Quella sera prima di cena era finalmente giunto alla vera conclusione del Libro. Il lungo processo attraverso i molti capitoli del libro, perfino con omissioni che Sam aveva ritenuto opportune, aveva richiesto qualche mese poiché egli leggeva ad alta voce solamente in occasione di giorni importanti.
All'inizio del brano troviamo subito una data "Una sera di marzo del 1436". Seguendo quanto detto nell'Appendice Bn2 del SdA, possiamo affermare che si tratta della sera del 25 marzo, giorno del compleanno di Elanor Gamgee.
Sono passati quindici anni dalla partenza di Frodo e dal passaggio di proprietà di Casa Baggins a Sam. Ciò è reso dall'utilizzo dell'aggettivo possessivo suo: "suo studio", "sua scrivania".
La definizione della grafia "lenta e rotondeggiante" ci fa pensare che la scrittura di Sam fosse simile a quella di Bilbo e assai diversa da quella di Frodo, se si prende in considerazione quanto detto nel capitolo I Porti Grigi, a proposito del Libro Rosso:
All'inizio numerosi fogli erano coperti dalla sottile e tortuosa grafia di Bilbo, ma la maggior parte era scritta nei caratteri scorrevoli e decisi di Frodo. (SdA, VI, 9)
Il libro di cui si parla è ovviamente il Libro Rosso in cui Bilbo narrò le sue avventure e che Frodo quasi completò con la storia della Guerra dell'Anello:
Era diviso in capitoli, ma il capitolo 80 era incompleto, e restavano delle pagine vuote. [...] « Io ho finito tutto, Sam », disse Frodo. « Le ultime pagine sono per te ». (ISdA, VI, 9)
L'ultima parte dell'estratto sottolinea l'inusualità della lettura ad alta voce del Libro Rosso. A proposito del Libro Rosso, Frodo pronunciò queste parole a Sam:
[...] leggerai brani del Libro Rosso, mantenendo vivo il ricordo dei tempi passati, affinché la gente ricordi il Grande Pericolo ed ami ancora di più il suo caro paese. (ibid.)
Da quanto letto ci saremmo aspettati da Samvise una lettura frequente dal Libro. Eppure ciò avviene solamente nelle precedenti versioni: in A e B la lettura ad alta voce era "usuale", mentre in C "per niente inusuale".
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Alla lettura di compleanno, oltre ad Elanor, erano presenti anche i piccoli Frodo e Rosie e i giovani Merry e Pipino; eppure gli altri bambini non erano presenti. Il Libro Rosso non era ancora per loro, ed essi dormivano tranquillamente. Cioccadoro aveva solamente cinque anni, poiché era nata dopo Pipino, malgrado la previsione di Frodo. Tuttavia non era l'ultima della linea, dal momento che Samvise e Rosa, in quanto a numero di figli, sembravano davvero rivaleggiare con successo col vecchio Gerontius Tuc, così come Bilbo l'aveva fatto in quanto a numero di anni. Vi erano infatti anche il piccolo Ham [e vi era Margherita ancora nella sua culla >] e Margherita, e Primarosa era ancora nella culla. Ora Sam 'aveva un po' di tranquillità'. La cena era finita. Con lui c'era solamente Elanor, ancora alzata poiché era il suo compleanno.
Nel brano (oltre ad Elanor e Cioccadoro) sono menzionati Frodo, Rosa, Merry, Pipino, Margherita ed Ham: nel 1436 avevano rispettivamente 13, 11, 9, 7, 3 e 4 anni. Primarosa aveva solamente un anno. Sam diede ai figli i nomi Frodo, Merry e Pipino in ricordo dei suoi amici di viaggio; Rosa era il nome di sua moglie, Margherita era stesso di una sua sorella, e Ham (diminutivo di Hamfast) era il nome di suo padre Ham Gamgee, il Gaffiere. Il nome Elanor (Sindarin Stellasole) fu suggerito da Frodo.
Curioso il fatto che la profezia di Frodo venga parzialmente disattesa:
[...] tu hai Rosa, ed Elanor, e verranno anche il piccolo Frodo e la piccola Rosa, e Merry e Cioccadoro e Pipino, e forse altri che ancora non vedo. (ibid.)
Riguardo alla "gara" tra Sam e il Vecchio Tuc, si può dire che Gerontius ebbe 12 figlin3, mentre Samvise tredici (oltre a quelli menzionati ci furono anche Bilbo, Rubinan4, Robin e Tolman (Tom).
Al termine dell'estratto apprendiamo che Samvise si trova in compagnia di Elanor e di nessun altro; nelle precedenti versioni dell'Epilogo troviamo invece Sam attorniato da diversi figli: su uno sgabello Elanor, Frodo sul tappeto, Rosa, Merry e Pipino su delle sedie.
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Ella si sedette silenziosamente, fissando il camino e gettando di tanto in tanto lo sguardo su suo padre. Era una bellissima bambina, più chiara di pelle rispetto alla maggior parte delle fanciulle hobbit, e più snella, e la luce del focolare scintillava nei suoi capelli color oro rosso. In lei, per dono se non per eredità, si era trasmesso un ricordo di grazia elfica.12 . 'Cosa stai facendo, caro babbo Sam13?' ella infine disse. 'Hai detto che ti saresti riposato, ed io speravo che avresti chiacchierato con me'. 'Solo un momento, Elanorellë', rispose Sam,14 mentre ella giunse e, poste le sue braccia intorno a lui, sbirciò oltre la spalla del padre. 'Sembra Domande e Risposte', ella disse. 'Infatti lo è', confermò Sam. 'Il signor Frodo lasciò le ultime pagine del Libro a me, ma io non ho ancora osato mettervi mano. Sto ancora facendo annotazioni, come avrebbe detto il vecchio signor Bilbo. Qui ci sono tutte le principali domande che Mamma Rosie, tu e i bambini avete fatto, ed io ne sto trascrivendo le risposte, quando le conosco. Le domande sono in gran parte tue, poiché solamente tu hai ascoltato tutto il Libro più di una volta.' 'Tre volte', disse Elanor, guardando la pagina accuratamente scritta sotto la mano di Sam.
All'inizio di questo passo abbiamo la descrizione di Elanor, la cui bellezza fu la ragione del suo soprannome, 'La Bella':
Divenne nota come 'La Bella' a causa della sua bellezza; molti dicevano che somigliava più a una fanciulla elfica che ad una hobbit. I suoi capelli erano dorati, caratteristica molto rara nella Contea; ma due altre figlie di Samvise erano anch'esse bionde, come molti altri bambini nati in questo periodo. (ISdA, Appendice B, Il calcolo degli anni)
Nel Signore degli Anelli non è specificata il tipo di doratura dei capelli di Elanor, e si è tentati di credere ch'ella avesse una capigliatura bionda. La doratura dei suoi capelli non deve sorprendere: infatti Elanor, essendo nata il 25 marzo 1421 CC., era stata concepita nel 1420, anno assai particolare per la Contea:
Tutti i bambini nati o concepiti quell'anno (e furono molti) erano belli e forti, e gran parte di essi aveva una folta capigliatura dorata che prima di allora era stata rara fra gli Hobbit. (SdA, VI, 9)
© Liliane Grenier - Elanor Gamgee
Il nomignolo dato da Sam a sua figlia, Elanorellë è un diminutivo Quenya traducibile con "Piccola Elanor". Nelle precedenti versioni dell'Epilogo il diminutivo di Elanor è Ellie.
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D. Nani, &c. Il piccolo Frodo dice che sono i suoi preferiti. Cosa accadde a Gimli? Sono state riaperte le Miniere di Moria? Esiste ancora qualche Orco? R. Gimli: andò a lavorare per il Re, come aveva detto, portando dal Nord gran parte della sua gente: lavorarono in Gondor così a lungo che si abituarono e si stanziarono là, sui Monti Bianchi non lontani dalla Città. Gimli si reca alle Caverne Scintillanti una volta all'anno. Come lo so? Informazione del signor Peregrino che spesso torna a Minas Tirith, ove è molto stimato. Moria: Non ho notizie. Forse la profezia riguardo a Durin non è per i nostri giorni.15 I luoghi oscuri hanno ancora bisogno di molta pulizia. Suppongo che siano ancora necessari molti turbamenti e azioni intrepide per estirpare tutte le creature malvagie dai saloni di Moria. Questo perché di certo sono rimasti molti Orchi in tali luoghi. E' improbabile che ce ne libereremo definitivamente. D. Legolas. E' tornato dal Re? Rimarrà da lui? R. Sì, è tornato a sud con Gimli, portando gran parte della sua gente da Boscoverde il Grande (così ora lo chiamano). Dicono che fosse meraviglioso vedere compagnie di Nani ed Elfi viaggiare insieme. Gli Elfi hanno reso la Città e la terra in cui il Principe Faramir dimora più belle che mai. Sì, Legolas vi rimarrà, ad ogni modo finché lo farà Gimli; ma penso che un giorno partirà per il Mare. Il signor Meriadoc mi ha raccontato tutto ciò, poiché fece visita a Dama Éowyn nella sua bianca casa.
In questo punto dell'epilogo iniziano le domande di Elanor a suo padre, riportate da Tolkien in maniera "schematica". Ciò non avviene nelle versioni precedenti, in cui le domande vengono rivolte "normalmente" da Elanor e da Merry e Pipino.
Nella prima versione dell'Epilogo Gimli visita le Caverne ogni due anni (modificato in "una volta all'anno" in B). Sempre in A (ma anche in B e C) è il piccolo Frodo a porre le domande su Gimli e gli Orchi, manifestando il desiderio di avere un'ascia tutta per sé:
'Cosa accadde a Gimli?' domando il piccolo Frodo. 'Mi è simpatico. Ti prego, posso avere presto un'ascia, babbo? Esiste ancora qualche Orco?' 'Suppongo che ce ne siano se sai dove cercare,' rispose Sam, 'Ma non nella Contea, e tu non avrai un ascia per mozzare teste, piccolo Frodo. Noi non facciamo queste cose [...]'. (A)
In A, B e C vengono fornite interessanti informazioni su Peregrino Tuc, a proposito della statura e del colore dei capelli:
'Sono cresciuti?' chiese Merry. 'Vorrei poter diventare alto come il signor Meriadoc della Terra di Buck. E' lo hobbit più alto che sia mai esistito: più alto di Bandobras." 'Non più alto del signor Peregrino di Tucboro,' ribatté Pipino, "che per di più ha i capelli quasi dorati [...]'. (A)
Ciò che riguarda Gimli e Legolas concorda pienamente con quanto riferito nell'Appendice A:
Dopo la caduta di Sauron, Gimli portò a sud una parte del popolo dei Nani di Erebor, e divenne Sire delle Caverne Scintillanti. Egli e la sua gente fecero grandi opere a Gondor e a Rohan. Per Minas Tirith forgiarono cancelli di mithril e d'acciaio per sostituire quelli distrutti dal Re degli Stregoni. Il suo amico Legolas portò anch'egli a sud alcuni Elfi di Boscoverde, ed essi dimorarono nell'Ithilien, che tornò ad essere la più bella di tutte le terre occidentali. (ISdA, Appendice A, Il popolo di Durin)
E la previsione su Legolas coincide con quanto riferito nel Libro Rosso.
La visita di Meriadoc a Dama Éowyn non è menzionata nell'Appendice B, anche se è probabile che sia avvenuta attorno al 1432 C.C., anno in cui:
Meriadoc, chiamato il Magnifico, diventa Signore della Terra di Buck. Re Éomer del Mark e Dama Éowyn dell'Ithilien gli inviano splendidi doni. (ISdA, Appendice B, Il calcolo degli anni)
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D. Cavalli. Merry è interessato a loro, e desidera fortemente un pony tutto suo. Quanti cavalli persero i Cavalieri durante le battaglie? Ne hanno ancora adesso? Che cosa accadde al cavallo di Legolas? Cosa ne fece Gandalf di Ombromanto? R. Ombromanto naturalmente andò nella Bianca Nave assieme a Gandalf. L'ho visto io stesso. Ho anche visto Legolas lasciare il suo cavallo correre libero da Isengard a Rohan. Il signor Meriadoc dice di non sapere quanti cavalli siano andati perduti; ora, però, a Rohan i cavalli sono numerosi come non mai, poiché nessuno più li ruba. I Cavalieri hanno anche molti pony, specialmente a Clivovalle: bianchi, bruni e grigi. L'anno prossimo, dopo aver fatto visita a Re Éomer, ha intenzione di procurarsene uno per il proprio omonimo. D. Ent. Elanor vorrebbe saperne di più su di loro. Cosa vide Legolas a Fangorn? Ora vede mai Barbalbero? La piccola Rosie è molto preoccupata per le Entesse. Le cerca in qualunque bosco vada. Saranno mai trovate? Ella lo vorrebbe. R. Legolas e Gimli no hanno riferito ciò che videro, a quanto ho saputo. No ho notizie di qualcuno che abbia visto un Ent da quei giorni. Gli Ent sono molto riservati, e non gradiscono molto la gente, piccola o grande che sia. Anch'io vorrei che le Entesse venissero trovate; eppure temo che il problema sia troppo vecchio e profondo perché la gente della Contea possa porvi rimedio. Penso che probabilmente le Entesse non vogliano essere trovate; e forse gli Ent ora sono stanchi di cercare.
La risposta di Sam su Ombromanto probabilmente doveva, nell'originaria concezione di Tolkien, fornire al lettore un'informazione "nuova" e chiarificatrice.
Purtroppo, a causa dell'eliminazione dell'Epilogo, leggendo il Signore degli Anelli non si viene a conoscenza della sorte del cavallo di Gandalf. Che fine ha fatto Ombromanto? Questa domanda fu rivolta allo stesso Tolkien in una lettera, e la sua risposta concorda con quanto detto da Sam:
Ritengo che Ombromanto andò sicuramente con Gandalf, benché questo non sia affermato esplicitamente. (Lettere, #268)
L'affermazione di Sam riguardante il furto di cavalli da parte dei servitori di Sauron non deve stupire, dal momento che tale pratica avveniva di certo fin dai tempi di Éomund, padre di Éomer:
Nel 2989 Théodwyn sposò Éomund dell'Estfalda, primo Maresciallo del Mark. Suo figlio Éomer nacque nel 2991, e la figlia Éowyn nel 2995. A quell'epoca Sauron era già risorto, e la sua ombra si allungava sino a Rohan. Gli Orchi incominciarono le loro scorrerie nelle regioni orientali, uccidendo o rubando cavalli. (ISdA, Appendice A, I Re del Mark)
Il cavallo di Legolas è Arod, ricevuto da Éomer il 30 febbraio 3019 T.E. Era 'Un cavallo più piccolo e leggero, ma focoso e recalcitrante' (SdA, III, 2). Dalla History of Middle-earth (VII, 22) si apprende che il primo nome di Arod fu Ricciobianco (Whitelock), successivamente modificato in Arod, termine anglosassone dal significato di 'rapido'.
Il riferimento ai pony grigi di Clivovalle non è casuale: il 10 marzo 3019 T.E. Merry Brandibuck ricevette a Clivovalle un grigio ed irsuto pony di nome Stybba (anglosassone stybb, inglese stub o stump 'ceppo, tronco': sia stubby che stumpy possono significare 'tozzo, tarchiato').
In C viene specificato che Merry avrà un pony in occasione del suo prossimo compleanno:
'Avrai un pony al tuo prossimo compleanno, come ti ho detto prima [...]'. (C)
Per quanto concerne le Entesse, si consiglia di visitare questa pagina:
www.eldalie.com/Saggi/faq/faq7_2.html.
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'Bene, cara,' disse Sam, 'questo inizio di pagina è solamente l'infornata di oggi.' Sospirò. 'Non è opportuno che vada nel Libro in quella forma. Non è affatto come la storia scritta dal signor Frodo. Eppure, in qualche modo dovrò scriver uno o due capitoli in uno stile appropriato. Il signor Meriadoc potrebbe aiutarmi. E' abile nello scrivere, e sta realizzando uno splendido libro completamente dedicato alle piante. 'Non scrivere più niente stasera. Chiacchiera con me, babbo Sam!' disse Elanor, e lo fece accomodare su una sedia accanto al fuoco. 'Parlami', ella disse, mentre si sedevano insieme, con la tenue luce dorata sui loro visi, 'parlami di Lórien. Il mio fiore vi cresce ancora, babbo Sam?' 'Beh, cara, Celeborn vive ancora tra i suoi alberi e i suoi Elfi, non ho alcun dubbio che vi cresca ancora il tuo fiore. Ma ora che posso guardare te, non desidero così tanto vederlo.'
Il libro di Meriadoc a cui Sam fa riferimento è senza dubbio L'Erborista della Contea. Si tratta di un opera enciclopedica nella cui introduzione è presente un saggio sull'erba-pipa, riportato nel Prologo del Signore degli Anelli (2, A proposito dell'erba-pipa). Dal Prologo sappiamo che divenne uno dei libri più popolari di Merry e fu conservato a Villa Brandy.
L'affermazione di Samvise su Celeborn contraddice quanto detto nel Calcolo degli Anni, in cui viene detto che Celeborn abbandonò Lothlórien pochi anni dopo la partenza di Galadriel dai Porti Grigi (29 settembre 1421 C.C), pertanto ben prima del 1436, anno in cui si svolge la chiacchierata tra Sam e sua figlia Elanor:
Ma dopo che Galadriel se ne fu andata, Celeborn in pochi anni si stancò del suo regno, e si recò ad Imladris, a dimorare con i figli di Elrond. In Boscoverde gli Elfi Silvani vissero indisturbati, ma a Lórien rimasero purtroppo ben pochi degli antichi abitanti, e a Caras Galadhon non vi furono più né canti né luci. (SdA, Appendice B, Il Calcolo degli Anni)
Per quanto riguarda l'elanor, esso era un fiore dorato a forma di stella (il nome significa, come detto, significa 'stellasole') che cresceva a Lórien e fioriva perennemente a Cerin Amroth.
Tolkien descrisse l'elanor in una lettera del 1969:
Illuminati da questa luce, il niphredil sarebbe semplicemente una delicata specie di bucaneve; e l'elanor una mordigallina (forse un po' più grande) che produce sugli stessi steli fiori dorati come il sole e argentei come la luna, e a volte li combina insieme. (Letters, #312)
La mordigallina è una pianta erbacea molto diffusa in Italia, trai i campi e prati. Qui sotto si può vedere un esemplare di mordigallina gialla, dalla forma effettivamente simile ad una stella:
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'Ma io non voglio guardare me stessa, babbo Sam. Io voglio guardare altre cose. Voglio vedere il colle di Amroth ove il Re incontrò Arwen, e gli alberi argentati, ed il piccolo bianco niphredil, e il dorato elanor nell'erba che è sempre verde. E voglio sentire cantare gli Elfi.' 'Be', forse un giorno lo farai, Elanor. Io dissi le stesse cose quando avevo la tua età, e molto tempo dopo, e sembrava che non ci fossero speranze. E invece li ho visti, e li ho sentiti.' 'Temevo che stessero salpando tutti, babbo Sam. Allora presto non ne sarebbe rimasto più uno. E allora ovunque sarebbero rimasti solamente dei luoghi, e' 'E cosa, Elanorellë?' 'E la luce sarebbe svanita'. 'Lo so,' disse Sam. 'La luce sta svanendo, Elanorellë. Ma ancora non si spegnerà. Ora che ne ho parlato con te, penso che non si spegnerà mai del tutto. Questo perché mi pare ora che possano ricordarla persone che non l'hanno mai vista. Eppure,' egli sospirò, 'so anche che non è come averla vista realmente (come feci io). 'Come essere davvero in una storia? disse Elanor. 'Un storia è ben diversa, perfino quando riguarda ciò che è accaduto. Vorrei poter tornare ai giorni antichi!'. 'Le persone come noi lo desiderano spesso,' disse Sam. 'Tu sei nata al termine di una grande Era, Elanorellë; ma sebbene sia terminata, come diciamo noi, le cose realmente non finiscono così bruscamente. E' più come un tramonto d'inverno. Gli Alti Elfi sono ormai quasi tutti andati con Elrond. Ma non tutti; e ora coloro che non sono andati attenderanno per un po' di tempo. E gli altri, coloro che risiedono qua, rimarranno ancora più a lungo. Ci sono ancora cose da vedere per te, e forse le vedrai prima di quanto speri.'
Come detto, il niphredil era per Tolkien assai simile ad un bucaneve, un fiore bianco dalla forma campanulata:
Dalla CdA apprendiamo che l'amore di Sam per gli Elfi nacque nella sua infanzia, grazie ai racconti hobbit su di essi:
Un giorno gli era parso intravedere un Elfo nei boschi, e sperava vederne altri in futuro. Di tutte le leggende che gli avevano raccontato durante l'infanzia, i frammenti ed i pezzi di racconti e storie, dimenticati per metà, che narravano quel poco che gli Hobbit sapevano sul conto degli Elfi, l'avevano sempre profondamente commosso. (CdA, I, 2)
Il suo desiderio di vedere gli Elfi si ridestò fortemente quando ascoltò il colloquio tra Gandalf e Frodo, il 13 aprile 1418 C.C.:
« [...] Oh gli Elfi! Signore, cosa darei per vedere gli Elfi! Non potete portarmi con voi, signore, quando partite? ». (CdA, I, 3)
Il sogno di Sam si realizzò il 24 settembre dello stesso anno, quando incontrò Gildor Inglorion ed i suoi Elfi. E il poterne ascoltare il canto provocò nello hobbit sensazioni indescrivibili:
Sam non riuscì mai ad esprimere, e nemmeno a tracciare nella propria mente un'immagine chiara di ciò che pensò e provò quella notte, benché essa costituisse per lui uno degli avvenimenti più importanti della sua vita. La migliore descrizione che seppe trovare fu: « Ebbene, signore, se sapessi coltivare mele come quelle, mi chiamerei un giardiniere. Ma era il canto che mi andava al cuore, se capite ciò che intendo ». (CdA, I, 3)
In A Sam spiega il motivo del fascino degli Elfi ('Gli Elfi sono tristi; e questo è ciò che li rende così meravigliosi, ed è il motivo per cui li vediamo raramente.'), ma già in B compare solo questa frase:
'[...] Sempre più raramente si fanno vedere o sono disposti a parlare.' (B)
Su Cerin Amroth si veda il saggio su Dol Amroth.
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Elanor rimase per un po' in silenzio prima di parlare nuovamente. 'All'inizio non capii cosa Celeborn intendesse quando disse addio al Re,' ella disse. 'Ma ora penso di capirlo. Egli sapeva che Dama Arwen sarebbe rimasta, ma che Galadriel lo avrebbe lasciato16. Penso che ciò per lui fosse triste. E anche per te, caro babbo Sam.' La sua mano cercò quella bruna del padre che strinse le dita affusolate di Elanor. 'Perché anche il tuo tesoro se ne andò. Sono contenta che Frodo dell'Anello mi abbia visto, eppure vorrei potermi ricordare di lui.' 'Fu triste, Elanorellë,' disse Sam, baciandole i capelli. 'Ma ora non [lo] è più. Per quale motivo? Be', per una ragione: il signor Frodo è andato laddove l'elfica luce non svanisce; ed egli merita la sua ricompensa. Ma anch'io ho avuto la mia. Ho avuto molti tesori. Sono uno hobbit molto ricco. E poi c'è un altro motivo, che ti sussurrerò, un segreto che non ho mai rivelato a nessuno prima d'ora, e che non ho ancora inserito nel Libro. Prima della sua partenza, il signor Frodo disse che forse il mio momento sarebbe arrivato. Io posso aspettare. Penso che forse non ci siamo detti addio per sempre. Ma posso aspettare. L'ho imparato in gran parte dagli Elfi, in ogni caso. Essi non si preoccupano molto del tempo. E quindi penso che Celeborn sia ancora felice tra i suoi alberi, alla maniera degli Elfi. La sua ora non è ancora giunta, ed egli non è ancora stanco della sua terra. Una volta stanco, egli potrà andarsene.' 'E quando tu sarai stanco, te ne andrai, babbo Sam. Andrai ai porti assieme agli Elfi. Allora io andrò con te. Non mi separerò da te come Arwen fece con Elrond.' 'Forse, forse,' disse Sam, baciandola dolcemente. 'E forse no. Arriva per molti la scelta di Lúthien ed Arwen, o qualcosa di simile; e non è saggio scegliere prima del tempo. 'Ed ora, carissima, penso che perfino per una ragazza di quindici primavere sia ora di andare nel proprio letto. E io devo parlare con Mamma Rosa.'
Presumibilmente Frodo vide Elanor subito dopo la sua nascita (25 marzo 1421 C.C.), ma partì per i Porti Grigi il 21 settembre dello stesso anno. Elanor, pertanto, aveva allora circa sei mesi.
La frase di Samvise 'Prima della sua partenza, il signor Frodo disse che forse il mio momento sarebbe arrivato' si riferisce a quanto detto a Sam da Frodo in viaggio verso i Porti Grigi:
« Dove state andando, Padrone? », gridò Sam, benché avesse finalmente capito ciò che stava succedendo. « Ai Porti, Sam », disse Frodo. « E io non posso venire ». « No, Sam. Non ancora, comunque, non oltre i Porti. Benché sia stato anche tu un Portatore dell'Anello, anche se per poco tempo. Forse verrà la tua ora. Non essere troppo triste, Sam. Non puoi essere sempre lacerato in due. Dovrai essere uno e sano per molti anni. Hai tante cose da godere, da vivere, da fare ». (ISdA, VI, 9)
Questa discussione manca nelle versioni precedenti dell'Epilogo.
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Elanor si alzò, e passò delicatamente la sua mano tra i capelli ricci di Sam, bruni ma già screziati di grigio. 'Buona notte, babbo Sam. Ma' 'Non mi piace quel buona notte ma,' disse Sam. 'Volevo dire: 'Ma prima non me la mostri?'.' 'Mostrarti cosa, cara?' 'La lettera del Re, ovviamente. Ora ce l'hai da più di una settimana.' Sam si sedette. 'Santo Cielo!' disse. 'Come si ripetono le storie! E si viene sempre ripagati con la stessa moneta. Spiai il povero signor Frodo e ora mia figlia spia me, non intendendo recar danno più di quanto feci io, spero. Ma come sai della lettera?' 'Non c'è stato bisogno di spiare,' disse Elanor. 'Se volevi tenerla segreta, non sei certo stato sufficientemente accorto. E' giunta di buon mattino dall'ufficio postale del Decumano Sud venerdì scorso. Ti ho visto riceverla. Tutta avvolta nella seta bianca e sigillata con grandi suggelli neri: chiunque avesse ascoltato il Libro, avrebbe subito pensato che provenisse dal Re. Sono buone notizie? Me la mostri, babbo Sam?' 'Be', giacché sai così tanto, sarebbe meglio che tu fossi a conoscenza di tutto,' disse Sam. 'Ma niente cospirazioni adesso. Se te la mostro tu passi dalla parte degli adulti e ti devi comportare lealmente. Deciderò io quando dirlo agli altri. Il Re sta arrivando.' 'Sta arrivando qui?' gridò Elanor. 'A Casa Baggins?' 'No, cara,' rispose Sam. 'Ma sta arrivando a nord un'altra volta, cosa che non ha fatto da quando era piccina.17 Ma ora la sua casa è pronta. Non arriverà nella Contea, poiché ha ordinato che nessuno della Gente Alta può di nuovo entrare nel paese, dopo quei Banditi, ed egli non infrangerà le sue regole. Eppure cavalcherà fino al Ponte. Ed ha inviato un invito speciale ad ognuno di noi per nome.'
Lo spionaggio si Samvise risale a prima della partenza di Frodo per Granburrone. Sam fu infatti il principale fornitore di informazioni per la 'congiura' organizzata da Merry Brandibuck ai danni di Frodo:
« Dunque, come dicevo », proseguì Merry, « tenni la bocca chiusa, fino a Primavera, quando le cose diventarono serie. Allora organizzammo la nostra congiura; [...] Ma, se vuoi essere presentato al nostro investigatore capo, te lo posso presentare ». [...] « Vieni avanti, Sam! », disse Merry; e Sam si alzò arrossendo fino alle orecchie. « Ecco il nostro collettore d'informazioni! E ti assicuro che ne ha raccolte un bel po' prima di essere definitivamente smascherato. Dopo di che, lo posso dire, sembrò vincolato da un giuramento e smise di parlare ». (CdA, I, 5)
Per quanto concerne il recapito tramite posta, sappiamo che Hobbiville e Lungacque (Decumano Ovest) erano forniti di un ufficio postale, presumibilmente come tutti i principali villaggi della Contea. Nel Decumano Sud vi erano due villaggi importanti (o quanto meno indicati nella Mappa della Contea): Pincup e Pianilungone. Questo lo sappiamo dalla mappa della Contea presente all'inizio del Signore degli Anelli, inspiegabilmente assente nella versione italiana. Il termine Pincup deriva dall'anglosassone pin 'pino' o penn 'colle' e da copp 'sommità, cima'. Possibili traduzioni sono quindi Cimapino o Cimacolle (tuttavia è più probabile la seconda ipotesi, dato che dalla mappa della Contea si nota che Pincup si trovava nel Paese dalle Verdi Colline).
L'arrivo di Re Elessar è il medesimo riportato nel Calcolo degli Anni:
1436 Re Elessar si reca a nord, e dimora per qualche tempo presso il Lago Vesproscuro. Va anche al Ponte sul Brandivino, ove saluta i suoi amici. Dà a Mastro Samvise la Stella dei Dúnedain, ed Elanor diventa una damigella d'onore della Regina Arwen. (ISdA, Appendice B, Il calcolo degli anni)
In A, B e C è Sam che spontaneamente riferisce ai figli la notizia dell'arrivo del Re e mostra loro la lettera. In queste versioni la pergamena viene definita grande.
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Sam si avvicinò ad un cassetto chiuso a chiave, lo aprì, estrasse un rotolo di pergamena e ne sfilò la guaina. Esso era scritto su due colonne con belle lettere d'argento su fondo nero. Egli lo srotolò, e sulla scrivania pose una candela accanto ad esso, in modo che Elanor potesse vederlo. 'Che splendore!' ella gridò. 'Riesco a leggere la Lingua Corrente, ma cosa dice l'altra parte? Penso sia elfico, ma tu finora mi hai insegnato pochissime parole elfiche.' 'Sì, è scritto in un genere di elfico utilizzato dal grande popolo di Gondor,' disse Sam. 'L'ho compreso, abbastanza almeno per essere sicuro che dica quasi le stesse cose, non fosse che traduce tutti i nostri nomi in Elfico. Il tuo, Elanor, è lo stesso in entrambe le parti, poiché il tuo nome è elfico. Ma Frodo è Iorhael, Rosa è Meril, Merry è Gelir, Pipino è Cordof, Cioccadoro è Glorfinniel, Hamfast è Baravorn e Margherita è Eirien. Così adesso lo sapete.' 'Che meraviglia!' disse Elanor. 'Ora abbiamo nomi elfici. Che splendida fine per il mio compleanno! Ma qual è il tuo nome, babbo Sam? Non l'hai menzionato.' 'Be', è alquanto particolare,' disse Sam. 'Questo perché, nella parte elfica, sebbene tu lo debba sapere, il Re dice: "Mastro Perhael che dovrebbe essere chiamato Panthael". E ciò significa: Samwise che dovrebbe essere chiamato Fullwise. Così adesso sai cosa pensa il Re del tuo vecchio padre.' 'Non di più di quanto ne pensi io, babbo Sam, Perhael-adar18 carissimo,' disse Elanor. 'Ma il testo dice il secondo di Aprile, solamente tra un settimana!19
La Lettera del Re [top]
Nelle precedenti versioni dell'Epilogo Sam legge ai figli la parte della lettera scritta in Lingua Corrente, e cita i nomi elfici dei componenti della famiglia. In questa ultima versione, invece, Sam compie solamente l'ultima operazione.
Tuttavia, all'Epilogo sono associati tre facsimili (pubblicati a fine capitolo) della lettera, scritti in tengwar su due colonne.
Il primo facsimile ('I') è accompagnato da una traslitterazione in 'lettere piane' dall'inglese e dal Sindarin. La traslitterazione dall'inglese non corrisponde esattamente al testo tengwar, dal momento che il primo omette Arathornson, e aggiunge giorno, laddove il testo tengwar ha 'il trentun Stimolante'. Le parole e Arnor, ar Arnor sono aggiunte in entrambi i testi tengwar e mancano nelle traslitterazioni.
Traslitterazione:
Aragorn Grampasso La Gemma Elfica, Re di Gondor e Signore delle Terre d'Occidente, si avvicinerà al Ponte sul Brandivino l'ottavo giorno di Primavera, ovvero il secondo giorno di aprile secondo il Calendario della Contea. Ed egli vi desidera salutare tutti suoi amici. Specialmente egli desidera vedere Mastro Samvise, Sindaco della Contea, e sua moglie Rosa; ed Elanor, Rosa, Cioccadoro, e Margherita, le sue figlie; e Frodo, Merry, Pipino e Hamfast, i suoi figli. A Samvise e Rosa il saluto del Re da Minas Tirith, il trentunesimo giorno dello Stimolante, il ventitreesimo di febbraio nel loro Calendario.
A · E ·
Testo tengwar:
Elessar Telcontar: Aragorn Arathornion Edhelharn, aran Gondor ar Hîr i Mbair Annui, anglennatha i Varanduiniant erin dolothen Ethuil, egor ben genediad Drannail erin Gwirith edwen. Ar e aníra ennas suilannad mhellyn în phain: edregol e aníra tírad i Cherdir Perhael (i sennui Panthael estathar aen) Condir i Drann, ar Meril bess dîn, ar Elanor, Meril, Glorfinniel, ar Eirien sellath dîn; ar Iorhael, Gelir, Cordof, ar Baravorn, ionnath dîn. A Pherhael ar am Meril suilad uin aran o Minas Tirith nelchaenen uin Echuir.
A · E ·
Per un'analisi del testo Sindarin, si veda questa pagina: http://xoomer.virgilio.it/dcomas/Testi1.htm
Nella versione A, Sam, come detto, legge ai suoi figli la parte della Lettera in Lingua Corrente:
Elessar Aragorn Figlio di Arathorn la Gemma Elfica Re di Gondor e Signore delle Terre d'Occidente, si avvicinerà al Ponte sul Brandivino il primo giorno di Primavera, ovvero il venticinquesimo giorno di marzo secondo il Calendario della Contea, e ivi desidera salutare tutti suoi amici. Specialmente egli desidera vedere Mastro Samvise Sindaco della Contea, e sua moglie Rosa; ed Elanor, Rosa, Cioccadoro, e Margherita, le sue figlie, e Frodo, Merry, Pipino e Hamfast, i suoi figli. (A)
In B la Lettera comincia con Aragorn Figlio di Arathorn Elessar la Gemma Elfica e la data dell'arrivo del re è 'l'ottavo giorno di Primavera, ovvero il secondo giorno di aprile secondo il Calendario della Contea'. In un primo tempo Tolkien pensò che l'Epilogo si dovesse svolgere il 18 marzo, sette giorni prima dell'anniversario della distruzione dell'Unico Anello. Successivamente egli posticipò il tutto di una settimana, probabilmente in modo che venisse rispettato il giorno del compleanno di Elanor. Ciononostante, nella copiatura Tolkien si dimenticò di aggiornare le date presenti nella Lettera del Re.
In C la lettera inizia con Aragorn Tarantar [> Telcontar 'Grampasso'] Aranthornsson ecc.
Segue una piccola analisi dei nomi elfici degli hobbit:
Frodo: Iorhael da S. iaur 'vecchio'+ sael 'saggio'.
Rosa: Meril da MBER- Q meren (merend-) or merende festa, festività; N bereth. Q merya festoso; meryale giorno festivo. N beren festivo, felice, gioioso.
Merry: Gelir da GYEL- [< GEL-] Q yello [< ello] invocazione, grido di trionfo. N gell gioia, esultanza; gellui trionfante; gellam giubilo.
Pipino: Cordof da prob. KOR- rotondo. *korna: Q korna rotondo, sferico; koron (kornen) globo, palla; koromindo cupola. [.] N corn, coron, Cor (koro). In HOME, XII, 1 Tolkien afferma che la forma hobbit di Pipino era Razar, 'una piccola mela rossa'.
Cioccadoro: Glorfinniel da S. glôr 'oro' e finnel 'capelli intrecciati, chioma'.
Hamfast: Baravorn da bâr 'casa, dimora' e BOR- durare. Q voro sempre, continuamente; prefisso vor, voro- come in voro-gandele 'esecuzione di una sola melodia', ripetizione continua; vorima continuo, ripetuto. boron-: ON boron (pl. boroni) risoluto, uomo fidato, fedele vassallo;
Margherita: Eirien da prob. "sindarizzazione" di Q. Arien 'Figlia del Sole'.
Samvise: Perhael - Panthael da S. per 'mezzo' e sael 'saggio'. S. pant 'pieno, intero' e sael 'saggio'. Nella resa italiana è stata mantenuta la versione originale Samwise per far capire il gioco di parole tra parentesi. Samwise deriva dall'anglosassone sámwís 'stupido' (da sám 'mezzo' + wís 'saggio') e Fullwise ha il significato di 'del tutto saggio'.
Segue una tabella riassuntiva riguardante i nomi elfici degli hobbit comprendente i nomi presenti nelle versioni precedenti dell'Epilogo:
Nome A B C Epilogo Significato Cioccadoro Glorfinniel " " " dai capelli dorati Elanor Elanor " " " stellasole Frodo Iorhail " " Iorhael vecchio saggio Hamfast Marthanc " " Baravorn casalingo Margherita Arien Erien Arien Eirien ? figlia del sole Merry Riben [> R..el > Gelir] " " " felice Pipino Cordof " " Cordof ? festosa Rosa Beril " Meril " ? piccolo pomo Samvise Perhail " " Perhael poco saggio
Il secondo facsimile ('II') non è accompagnato da una traslitterazione; molto simile a I, ma e Arnor, ar Arnor è parte dei testi scritti. Il testo finisce alle parole suoi figli, ionnath dîn, seguite dalle iniziali A E.
Nel terzo ('III', accompagnato da una traslitterazione) l'uso della vocale-tehtar sopra le consonanti nel testo Sindarin è molto diminuito. Il testo inglese è lo stesso di I, ma la nota sulla data è diversa: 'Da Minas Tirith, il ventitré febbraio 6341' [= 1436]. Il testo Sindarin differisce da quelli di I e II per ordine di parole:
Aragorn Arathornion Edhelharn anglennatha iVaranduiniant erin dolothen Ethuil (egor ben genediad Drannail erin Gwirithedwen) ar ennas aníra i aran Gondor ar Arnor ar Hîr iMbair Annui [scritto Anui]n5 suilannad mhellyn in phain...
La nota sulla data alla fine del testo Sindarin dice:
a Pherhael ar am Meril suilad uin aran o Minas Tirith nelchaenen ned Echuir: 61.n6
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Quando partiremo? Dovremmo prepararci. Cosa indosseremo?' 'Tutto ciò devi chiederlo a Mamma Rosa,' rispose Sam. 'Ma noi siamo preparati. Abbiamo avuto un avvertimento di ciò molto tempo fa; e non abbiamo detto nulla solamente perché non volevamo che tutti voi perdeste i vostri sonni notturni, non ancora almeno. Dovete tutti apparire migliori e più belli possibile. Avrete tutti vestiti bellissimi, e viaggeremo in una carrozza.' 'Dovrò fare tre inchini, o uno solo? chiese Elanor. 'Ne farai uno, uno ciascuno per il Re e la Regina,' rispose Sam. 'Questo perché, benché non venga detto nella lettera, Elanorellë, penso che ci sarà la Regina. E quando tu l'avrai vista, mia cara, saprai a cosa assomiglia una dama elfica, salvo il fatto che nessuna è così bella. E addirittura c'è più di questo. Lo dico perché rimarrei sorpreso se il Re non ci invitasse nella sua grande dimora presso il Lago Vesproscuro. E ci saranno anche Elladan ed Elrohir che ancora dimorano a Granburrone #8722;e con loro ci saranno gli Elfi, Elanorellë, ed essi canteranno al crepuscolo accanto all'acqua. Questa è la ragione per cui ti ho detto che avresti potuto vederli prima di quanto tu sperassi.' Elanor non disse nulla, ma rimase a guardare il fuoco, e i suoi occhi splendevano come stelle. Alla fine ella sospirò e si mosse, 'Quanto tempo rimarremo?' ella domandò. 'Suppongo che dovremo ritornare?' 'Sì, e lo vorremo, in un certo senso,' rispose Sam. 'Ma potremmo rimanere fino alla raccolta del fieno, quando io devo tornare qua. Buona notte, Elanorellë. Dormi ora, fino a quando non sorge il sole. Non avrai bisogno di sogni.' 'Buona notte, babbo Sam. E non lavorare più; perché so quale dovrebbe essere il tuo capitolo. Annota la nostra chiacchierata #8722;ma non stanotte.' Ella lo baciò, ed uscì dalla stanza; e a Sam parve che il fuoco si affievolisse mentre ella se ne andò.
La presenza della Regina Arwen Stella del Vespro non è certa. Tuttavia, dal momento che, nel giorno dell'arrivo di Re Elessar nella sua dimora preso il Lago Evendim, Elanor divenne una damigella d'onore della Regina Arwen, è assai probabile che sia stata proprio quest'ultima a conferire tale titolo alla figlia di Samvise
L'arrivo di Re Elessar è il medesimo riportato nel Calcolo degli Anni:
1436 Re Elessar si reca a nord, e dimora per qualche tempo presso il Lago Vesproscuro. Va anche al Ponte sul Brandivino, ove saluta i suoi amici. Dà a Mastro Samvise la Stella dei Dúnedain, ed Elanor diventa una damigella d'onore della Regina Arwen. (ISdA, Appendice B, Il calcolo degli anni)
La presenza dei figli di Elrond è certamente plausibile. Infatti, di Elladan ed Elrohir sappiamo che, dopo la Guerra dell'Anello, dimorarono ad Imladris:
Ma dopo che Galadriel se ne fu andata, Celeborn in pochi anni si stancò del suo regno, e si recò ad Imladris, a dimorare con i figli di Elrond. (ISdA, Appendice B, Il Calcolo degli Anni)
La presenza dell'avverbio ancora concorda con l'affermazione di Tolkien riguardo alla permanenza dei due Mezzielfi nella Terra di Mezzo, fornita in una lettera:
Elrond attraversa il Mare. La fine dei suoi figli, Elladan ed Elrohir, non viene raccontata: essi rinviano la loro scelta, e rimangono ancora per un po'. (Lettere, #153)
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Le stelle splendevano in uno cielo scuro e terso. Era il secondo giorno di quel periodo luminoso e sereno che arrivava ogni anno nella Contea verso la fine di Marzo, ed esso era ogni anno ben accetto e celebrato come qualcosa di sorprendente per la stagione. Tutti i bambini ora erano a letto. Era tardi, ma qua e là brillavano luci ad Hobbiville e in alcune delle case che costellavano la campagna avvolta dalla notte. Mastro Samvise era sulla porta e guardava lontano verso est. Avvicinò a sé Madama Rosie, e posò il suo braccio intorno a lei. 'Il venticinque di Marzo!' egli disse. 'In questa data, diciassette anni fa, moglie Rosa, io non pensavo che ti avrei rivisto. Ma continuai a sperare.' 'Io neanche speravo, Sam,' ella disse, 'almeno non lo feci fino a proprio quel giorno; e allora improvvisamente lo feci. Era circa mezzogiorno, ed io era così felice che mi misi a cantare. E la mamma disse: "Silenzio, ragazza! Ci sono dei banditi in giro.' E io dissi: "Lascia che vengano! Il loro tempo finirà presto. Sam sta tornando." E tu arrivasti.' 'Sì,' disse Sam. 'Nel luogo che mi è più caro al mondo. Dalla mia Rosa e nel mio giardino.' Rosa e Sam entrarono in casa, e questi chiuse la porta. Ma proprio mentre lo fece sentì improvvisamente, profondi e agitati, il sospiro e il sussurro del Mare sulle rive della Terra di Mezzo.
I banditi a cui si fa riferimento sono gli scagnozzi che Sharkey (Saruman) utilizzò per controllare la Contea. Nelle precedenti versioni dell'Epilogo è il padre (e non la madre) ad apostrofare Rosie Cotton.
Se si legge con attenzione il Signore degli Anelli si potrà notare che Rosa aveva già detto a Sam di aver cominciato a sperare in Primavera. Ciò avviene in occasione del ritorno nella Contea di Sam, nella casa dei Cotton, il 2 novembre 1419 C.C.:
« Salve, Sam! », disse Rosie. « Dove sei stato? Dicevano che eri morto; ma è dalla Primavera che ti aspetto. Non hai fatto molto in fretta, vero? ». (SdA, VI, 8)
© Ted Nasmith - Sam and Rosie Cotton
L'Epilogo si chiude non con una frase di Sam (« Bene, sono tornato », nel SdA), ma troviamo una tentazione. Si ha l'impressione, infatti, che il Mare inviti Sam a raggiungerlo e a veleggiare verso Valinor. Ma per fare ciò Samvise attese quarantasei anni, secondo il Libro Rosso:
1482 Morte di Madama Rosie, moglie di Mastro Samvise, il giorno di Mezza Estate. Il 22 settembre Mastro Samvise parte da Casa Baggins e si reca ai Colli Torrioni. Là vede per l'ultima vota Elanor, alla quale consegna il Libro Rosso, custodito poi per sempre dai Paloidi. E di generazione in generazione si è tramandata la credenza che Samvise, partito dalle Torri, si sia recato ai Rifugi Oscuri e abbia attraversato il Mare, ultimo dei Portatori dell'Anello. (ISdA, Appendice B, Il calcolo degli anni)
***
A conclusione del saggio, si può affermare che questa versione dell'Epilogo, nonostante possa sembrare prolissa o superflua, contiene elementi narrativi fondamentali: la caratterizzazione dei bambini hobbit, dell'ambiente familiare hobbit, e la presenza di riferimenti ad altri passi del SdA.
Tutte cose indispensabili per Tolkien, il quale, però, dovette a malincuore tagliare il vero Epilogo cosicché furono perdute molte informazioni che solamente grazie all'incessante lavoro del figlio Christopher possiamo ancora apprezzare.
'I bambini hobbit erano deliziosi, ma temo che l'unica loro apparizione in questo libro sia all'inizio del vol. I. Una conclusione che li presentasse nuovamente (benché all'interno di una famiglia abbastanza eccezionale) è stata così universalmente condannata che non la inserirò. Bisogna pur fermarsi ad un certo punto'. (Lettere, #144)
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Note: [top]
11 Quest'emendazione fu fatta solamente nel dattiloscritto. In 'Discendenti e Ascendenti di Mastro Samvise' nell'Appendice C, Margherita Gamgee risulta nata nel 1433 e Primarosa nel 1435; Bilbo Gamgee nell'anno dell'Epilogo, 1436, seguito da altri tre figli (per un totale di tredici). 12 Una nota a piè pagina sul nel Calcolo degli Anni afferma: 'Ricevette questo soprannome a causa della sua bellezza; molti dicevano che somigliava piuttosto a una fanciulla elfica che ad uno Hobbit. I suoi capelli erano dorati, caratteristica assai rara nella Contea: ma due altre figlie di Samvise erano anch'esse bionde, come molti altri bambini nati nel medesimo periodo.' Cfr. il riferimento ne 'I Porti Grigi' ai bambini dai capelli dorati nati nella Contea nel 1420 (RK p.303; vedi p. 112, nota 1). 13 babbo Sam: questa locuzione nei confronti di Sam entrò nel testo B della prima versione. 14 Nel manoscritto 'rispose Sam' è seguito da 'succhiando il cannello del suo pennino'; ciò probabilmente venne omesso inavvertitamente, siccome altre frasi in seguito furono riprese e reinserite nel dattiloscritto. 15 Senza dubbio Sam stava pensando alla fine della canzone di Gimli in Moria, dalla quale gli fu molto colpito (CdA, II, 4):
Lì giace in abissi d'acque di Durin la corona, Lì si risveglierà, quando sarà giunta l'ora. Oppure alle parole di Gimli quando Frodo e Sam guardarono insieme a lui nel Mirolago 'O Kheled-zârarn splendido e meraviglioso! Ivi giace la Corona di Durin, sino al giorno in cui egli si risveglierà.' ' "Cos'hai veduto?", domandò Pipino a Sam; ma Sam era troppo immerso nei suoi pensieri per rispondergli' (CdA, II, 6). 16 Le parole di Elanor si riferiscono a RdR (II, 6): 'Ma Celeborn disse: « Parente, addio! Possa il tuo destino essere diverso dal mio, e il tuo tesoro rimanere con te sino alla fine! »'. Per la forma originaria dell'addio di Celeborn ad aragorn, vedi pag. 64.
[il passo a cui si fa riferimento è il seguente:
« Parente, addio! Eppure il tuo destino è come il mio: i nostri tesori dureranno più a lungo di entrambi noi » NdT] 17 Non sono a conoscenza di riferimenti a questo viaggio al nord di Aragorn, nei primi anni del suo regno. 18 Nel manoscritto (che ha le forme in ai, successivamente corrette, nei nomi Iorhail, Perhail, Pantahil) Elanor chiama suo padre Panthail-adar. 19 solamente tra un settimana: vedi nota 7, alla fine.
Note del traduttore
n1 Daisy ha il significato di 'margherita'. Nell'edizione italiana del Signore degli Anelli il vocabolo non è stato tradotto. n2 "25 [marzo 3021 T.E.] Nascita di Elanor la Bella, figlia di Samvise" (SdA, Appendice B). n3 I dodici figli del Vecchio Tuc furono Isengrim III, Hildigardo, Isumbras IV, Hildigrim, Hildifonso, Isembardo, Hildebrando, Belladonna, Donnamira, Mirabella, Isengar. n4 Ruby in inglese significa 'rubino'. Nella versione italiana del Signore degli Anelli il vocabolo non è stato tradotto. n5 La traslitterazione di Tolkien ha ar ennas i aran Gondor ar Arnor ar Hîr iMbair Annui aníra. n6 61 = 16, cioè l'anno 16 della Quarta Era, che iniziò nel 1421 C.C.
Non seguire strade già percorse ma cercane una che nessuno conosce... e lascia una traccia...
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Silma
Ent
Abruzzo
2934 Messaggi |
Inserito il - 29 aprile 2006 : 18:26:53
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Bellissima cosa postare questo reperto [:))]
Purtroppo devo rimandare a dopo gli esami per poterlo leggere come si deve...
umilmente vostra Silma
<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare, fanciulla elfica ed immortale>> |
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AmonSûl
Sveltamente
Nowhere Land
4501 Messaggi |
Inserito il - 03 maggio 2006 : 00:11:25
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Può essere interessante rispondere al sondaggio posto in quel sito: dopo aver letto questa traduzione e pensando alla versione tagliata che è stata messa in isda: a tuo avviso, è migliore la versione 'tagliata' dell'epilogo o quella originale qui tradotta?
devo comunque dire che è un brano molto bello... si legge con piacere e serenità... e soprattutto si amalgama molto bene con il resto della narrazione. Quasi tutto il contrario rispetto al "primo capitolo" del seguito di isda, La nuova ombra.
CollevEnt [:381] _________ "Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse. "Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115] |
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Dunadan
Fuscello
Friuli
402 Messaggi |
Inserito il - 03 maggio 2006 : 10:05:42
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Rispondendo ad Amon Sul. Certo la versione "perduta" del finale del Signore degli Anelli apre alcuni spazi di proiezione in avanti per quanto riguarda la Terra di Mezzo. Perlomeno ti da lo spunto per cercare ancora qualcosa...
Su "La nuova Ombra" non ne so ancora niente. Mi devo documentare, chiedo venia...
A presto. Dunadan
Non seguire strade già percorse ma cercane una che nessuno conosce... e lascia una traccia... |
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AmonSûl
Sveltamente
Nowhere Land
4501 Messaggi |
Inserito il - 03 maggio 2006 : 13:31:47
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La versione in inglese la puoi trovare nel topic The history of The Middle-Earth, all'indirizzo [url]http://www.nekochan.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=293[/url]. Quella in italiano era sul vecchio forum, ma si può trovare, penso, in giro.
Riguardo a questo epilogo direi anche io che il Signore degli Anelli è bene che finisca come finisce oggi. Pensate ad aggiungere un epilogo agli innumerevoli epiloghi... Forse si sarebbe potuto far diventare le appendici qualcosa di più corposo... come delle piccole storie a lato della storia principale (come viene fatto ad esempio con il racconto di Aragorn ed Arwen).
CollevEnt [:381] _________ "Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse. "Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115] |
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Dunadan
Fuscello
Friuli
402 Messaggi |
Inserito il - 09 maggio 2006 : 21:52:35
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Dopo una ricerca in Internet, [:205] sono riuscito a trovare un indirizzo da cui si può scaricare la traduzione in italiano de "La Nuova Ombra": http://www.granburrone.com/download/fileinfo.asp?file_id=53
Questi raminghi...[:aragorn] A presto. Dunadan
Non seguire strade già percorse ma cercane una che nessuno conosce... e lascia una traccia... |
Modificato da - Dunadan in data 09 maggio 2006 21:52:55 |
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AmonSûl
Sveltamente
Nowhere Land
4501 Messaggi |
Inserito il - 14 maggio 2006 : 22:12:55
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Sicuramente mi piace di più questa "prosecuzione"
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CollevEnt [:381] _________ "Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse. "Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115] |
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Merry
Entino
Pepperland
1762 Messaggi |
Inserito il - 15 maggio 2006 : 19:03:25
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Finalmente sono riuscito a leggerlo!
Bello questo finale "perduto", un quadretto familiare piuttosto "hobbitesco" direi. Può sostituire in modo simpatico qualche appendice, anche se la chiusa "ufficiale" va benissimo lo stesso. Curiosamente, lo trovo assai teatrale, volendo anche radiofonico, non ho capito se è così in quanto bozza di dialogo o perché Tolkien lo volle proprio così.
-------------------------------- "Mi sono reso conto che le ossa dei nobili scricchiolano come quelle della plebe." da "Maxmagnus"
Mitakuye oyasin!
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AmonSûl
Sveltamente
Nowhere Land
4501 Messaggi |
Inserito il - 15 maggio 2006 : 19:12:22
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La sua debolezza sta forse nel voler spiegare tutto quello che accade in poche parole... Magari ancora qualche lavoro di limatura e sarebbe stato perfetto e plausibilissimo (come già dicevo, sono perfettamente d'accordo per le appendici, spero che in futuro venga fatto)
CollevEnt [:381] _________ "Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse. "Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115] |
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Dunadan
Fuscello
Friuli
402 Messaggi |
Inserito il - 17 maggio 2006 : 11:55:36
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Strano davvero che non sia stato inserito in qualche raccolta come i Racconti Incompiuti anche se in effetti è un pezzo un pò difficile da collocare...
A presto. Dunadan
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Eärendil
Albero
Polentonia
964 Messaggi |
Inserito il - 17 maggio 2006 : 12:04:54
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| Dunadan ha scritto:
Dopo una ricerca in Internet, [:205] sono riuscito a trovare un indirizzo da cui si può scaricare la traduzione in italiano de "La Nuova Ombra": http://www.granburrone.com/download/fileinfo.asp?file_id=53
Questi raminghi...[:aragorn] A presto. Dunadan
Non seguire strade già percorse ma cercane una che nessuno conosce... e lascia una traccia...
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Bello "La Nuova Ombra", ma, come già detto in passato, poco vicino alle atmosfere tolkieniane a cui eravamo abituati e forse per questo lo stesso autore lo abbandonò.. peccato perchè avremmo avuto l'occasione di vedere un tolkien diverso ma molto affascinante (e poi chi se lo sarebbe perso il seguito di ISDA??).
°°°°°°°°°°°°°°°°°°° La vita è come una battaglia navale...
Un giorno ci sei, un giorno ci sette... |
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AmonSûl
Sveltamente
Nowhere Land
4501 Messaggi |
Inserito il - 17 maggio 2006 : 13:03:26
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| Dunadan ha scritto:
Strano davvero che non sia stato inserito in qualche raccolta come i Racconti Incompiuti anche se in effetti è un pezzo un pò difficile da collocare...
A presto. Dunadan
Non seguire strade già percorse ma cercane una che nessuno conosce... e lascia una traccia...
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Beh, ma io penso che facendo parte delle Histories sia stato pubblicato... (infatti le Histories of Middle Earth, o forse è al singolare, contengono anche i Racconti Perduti ecc... nei primi volumi)
CollevEnt [:381] _________ "Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse. "Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115] |
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