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 La possibilità di un'isola
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trilly
Laurelin




nell'isola che non c'è !


3022 Messaggi

Inserito il - 16 marzo 2006 : 22:42:46  Mostra Profilo Invia a trilly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sono o non sono un campanellino? E sono anche una bambina.... che bello poter ancora pensare come gli adolescenti, come i ragazzini, nelle cose futili perche' in quelle serie, "molto serie" mi sento d'aver notant'anni se non di più...

... e come non pensare alla possibilità di un'isola? io che quando sono demoralizzata, triste, e quando non mi sento compresa ma solo e sempre bacchettata desidero andarmene via, sulla mia isola che non c'è... a cercare di mettere insieme i pensieri, a cercare di capire in che mondo vivo, a cercare di convincermi che in fondo forse qualche cosa di buono ho anche fatto (pochissimo a sentire chi mi circonda).... mah!

"Vita mia, vita mia, mia antichissima vita
mio primo voto mal richiuso
mio primo amore infirmato,
sei dovuta ritornare.

Ho dovuto conoscere
cio' che la vita ha di migliore
quando due corpi gioiscono della loro felicità
e si uniscono e rinascono senza fine.

Divenuto totalmente dipendente,
conosco il tremito dell'essere
l'esitazione a sparire,
il sole che colpisce al limitare
e l'amore, in cui tutto è facile,
in cui tutto è dato nell'attimo;

esiste in mezzo al tempo
la possibilità di un'isola...."

Libro di Michel Houellebecq, autore di Le particelle elementari, Lanzarote, Piattaforma, Estensione del dominio....lirico e dissacrante solleva gli interrogativi piu' inquietanti sull'identità e il doppio, la clonazione e la vita eterna, la solitudine e l'amore.... ma ..."chi fra voi merita la vita eterna?"

Ho acquistato questo libro sabato scorso, insieme a Cuore cioccolato di Leanne Banks che ho praticamente già finito e ho iniziato questo di Houellebecq... avete presente Roy il replicante di Blade Runner? Per qualche verso il clone Daniel 24 lo ricorda!!!

Trilly

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
...Verba volant, scripta manent...

AmonSûl
Sveltamente




Nowhere Land


4501 Messaggi

Inserito il - 17 marzo 2006 : 00:11:57  Mostra Profilo  Invia a AmonSûl un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di AmonSûl Invia a AmonSûl un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
è interessante...

ma la possibilità di un'isola è una menzogna, per quanto mi riguarda... ed un rifugio pericoloso... e si rischia anche il rancore verso il mondo distorcendo la vera realtà della nostra vita...

pussa via isola... [:74]

^_^

CollevEnt [:381]
_________
"Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115]
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Silma
Ent




Abruzzo


2934 Messaggi

Inserito il - 18 marzo 2006 : 21:14:20  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Silma Invia a Silma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A me invece l'dea di un luogo "altro" non dispiace affatto...anche se, quando sogno, non immagino un'isola, ma continenti interi; probabilmente un'isola è un posto troppo piccolo per la mia immaginazione [;)]

Non credo sia pericoloso. Lo diventa, certo, se lo si fa pretesto per fuggire la realtà e le sue responsabilità, le sue lotte, i suoi tratti meno piacevoli; allora, no.

A me piace vivere queste "evasioni", che Tolkien paragonava a quelle del prigioniero, ben diverse dalle defezioni del soldato, come modi per trovarsi un'angolatura diversa da cui osservare la realtà. Una finestra che si apre verso l'interno del proprio animo o verso l'esterno, verso il mondo, che ha un velo sottilissimo e trasaparente, con le magli intessute d'un tenue filo d'oro, cangiante al movimento d'un vento ultraterreno. L'imagginazione, per me, è qualcosa di divino e dunque fondamentalmente buono, se ben usato e mai abusato.

Un'isola personale può essere una buona occasione per sperimentare la forza che si ha dentro e trovare il coraggio di farlo nella vita, per riflettere su cosa che magari ancora sono un poco lontane, per porsi davanti a dei tratti di sé o di qualcun altro. Se ben si guida la propria creazione, funziona. E, qualche volta, non fa male neppure usarla come rifugio, perché chi non ha bisogno di allontanarsi e trovare ristoro, ogni tanto?

Io creo posti, situazioni, personaggi quasi continuamente, per ragioni varie e non soltanto "professionali". talvolta è un viatico fantastico per la mente. Non promettono nulla, queste creazioni, certo, ma fanno bene, se si rimane coscienti che arriverà un momento in cui si dovrà tornare indietro, perché quel mondo è parte di noi, ma, appunto, solo una parte.

umilmente vostra
Silma

<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare,
fanciulla elfica ed immortale>>
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Tradotto Da: Vincenzo Daniele & Luciano Boccellino- www.targatona.it | Distribuito Da: Massimo Farieri - www.superdeejay.net | Powered By: Snitz Forums 2000 Version 3.4.03