V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Eärendil |
Inserito il - 21 settembre 2006 : 12:14:56 Notizia fresca fresca per i "veri" amanti del mondo di Tolkien [;)]:
"Non pago del lavoro fatto con Il silmarillion e altri scritti paterni, Christopher Tolkien ha terminato la revisione di The Children of Hurin, un massiccio epos dedicato alla storia dei figli di Húrin e di Morwen, ovvero Túrin Turambar e Nienor, colpiti dalla terribile maledizione di Morgoth, il primo Signore Oscuro.
La revisione dell'opera, di cui erano stati già pubblicati alcuni brani, che avevavo come protagonisti gli elfi che compaiono anche nel romanzo più famoso di J.R.R. Tolkien, ovvero Il signore degli anelli, è durata trent'anni. Dichiara Christopher Tolkien: "Ho sempre creduto che valesse la pena di presentare la versione più lunga lasciata da mio padre della leggenda dei figli di Hurin, come opera indipendente."
Il libro sarà pubblicato dalla Houghton Mifflin negli USA e dalla HarperCollins nel Regno Unito. E' probabile che avremo presto notizia anche della versione italiana."[url]http://news.castlerock.it/news_libri.php/id=2593[/url]
Che dire, dopo l'immenso proliferare di romanzi fantasy di ogni genere, è bello ed emozionante sapere che uscirà ancora qualcosa del Professore..
°°°°°°°°°°°°°°°°°°° La vita è come una battaglia navale...
Un giorno ci sei, un giorno ci sette... |
25 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Silma |
Inserito il - 07 ottobre 2008 : 14:19:50 Tolkien abborra l'allegoria, ciò non toglie che nei suoi studi di ragazzo abbia conosciuto non solo le grandi saghe norrene ed i loro linguaggi, ma anche quel mondo greco-romano che una volta era punto di partenza imprenscindibile di chiunque volesse avere una formazione culturale (passa sempre più di moda...). Tragedie, epopee, classici intramontabili che non passano con leggerezza sotto gli occhi di un simile genio creativo. Io credo che in questo racconto, estrapolato dalla storia più lunga di cui fa parte e rielaborato per reggersi da solo, si senta più che altrove il substrato classico della formazione del Professore. Probabilmente se avesse potuto rielaborarlo sarebbe risultato diverso, più in armonia con il resto del suo mondo...ma Niniel e Turin sono figli dell'incontro di Deirdre e di Antigone, di Curunir e di Edipo. Questa è stata la mia sensazione. L'insensatezza e mancanza di consequenzialità di alcune azioni di lei, l'irriducibile soggezione di lui al proprio carattere...La maledizione che grava su una progenie intera, cui va ad aggiungersi la malizia del Drago e l'intrecciarsi dei destini di altri mortali ed immortali che camminano per quelle contrade sotto l'ombra di Melkor... Trovo che molto nasca da questo. Nello stesso calice, nell'inconscio di un genio letterario, di un filologo ed artista, sono andati a mescersi il freddo idromele della vecchia britannia ed il caldo vino mediterraneo. Estrapolata, la storia mi sembra mostrare questo proprio carattere di figlio meticcio; forse il sua sangue sarebbe stato epurato, in seguito, da una maggiore razzionalizzazione, si sarebbe armonizzato...Ma non avremmo più avuto le sue particolarità, che balzano agli occhi proprio perché in certi punti in contrasto, almeno superficiale, con quel a cui ci ha abituato Tolkien. Ma se un genio ogni tanto non ci sorprende, anche all'insaputa di sé stesso, che genio è?
umilmente vostra Silma
<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare, fanciulla elfica ed immortale>> |
AmonSûl |
Inserito il - 06 ottobre 2008 : 20:46:21 A leggere, sembra comunque che il carattere di Tùrin e il fatto che lui si lasci guidare dalla propria irruenza, siano fondamentali nella sua rovina.
Trovo assolutamente fuori luogo i gesti di Niniel. Sembrano certamente ispirati dalle grandi tragedie greche, ma le motivazioni di tali gesti non hanno nulla dei tempi di cui Tolkien parla. In quelle tragedie c'erano forze enormi che erano in campo e trattavano gli uomini come burattini.
Lì si poteva accettare che certi personaggi "impersonassero" dei topoi... morire ad esempio per una parvenza di un'idea... per un accenno di mancanza di dignità... perdevano la valenza realistica per diventare monito, essenza... fino a quando entrava il coro a raccogliere la "morale della favola"... (sto un po' andando a caso... la mia conoscenza dell'argomento è in realtà superficiale... ci vorrebbero i "classicisti")... Ma il mondo di Tolkien non può essere così distaccato dalla realtà. In questo modo si cade dal simbolismo all'allegoria. Ed è proprio quello che Tolkien ha sempre aborrito. E questa, a mio avviso, è una delle debolezze di questo romanzo... e forse di questa storia stessa (non ricordo più se nel Silmarillion erano così drastiche certe decisioni).
Ciò che spinge Niniel ai suoi gesti è sovente assurdo, quasi ridicolo. Tùrin per lo meno punta a fare la cosa giusta, riconosce i propri errori, ha un certo grado di autoanalisi.
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Il fatto che non abbia quasi sottolineato questo libro è un indizio del fatto che dal punto di vista della scrittura non vi abbia trovato i picchi di bellezza stilistica che ci sono nel Ring o nel Silmarillion...
Un paio di frasi mi sono piaciute comunque subito... e siccome sono forse le uniche che ho sottolineato eccole qua.
Turin parla con Sador, detto Labadal, che gli dice due cose importanti: "Dài con generosità, ma dài solo del tuo"
e più avanti: "...poiché a un uomo che fugge la propria paura può capitare di scoprire che ha solo imboccato la scorciatoia per incontrarla."
sembrano proprio sagge e tuttavia non "frasi inventate, da libro", come se comunque le avesse imparate davvero sul campo, il vecchio Sador.
CollevEnt [:381] _________ "Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse. "Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115] |
Silma |
Inserito il - 01 ottobre 2008 : 14:06:10 A me Niniel non sembra affatto stupida. Mi sembra perfettamente in linea con il proprio personaggio e con lo stile di comportamento di un'eroina triste di saga nordica [:-p]
Non sono così convinta ci sia spazio per il riscatto...a me lo "stupido", anche se non è la parola giusta, sembra Turin. Mille occasioni per ricominciare, per essere felice...ma le perde tutte. Non si può definire colpa sua, però, perché la maledizione di Melkor pesa su di lui. Turin sembra uscito dalle fila degli eroi tragici greci: un destino infausto incombe su di lui, una divinità l'ha marchiato e per quanto possa volgersi e cercare con tutte le sue forze un futuro diverso, non può, la sua mano deve tornare a corpirsi di sangue, deve tornare ad essere flagello per chi ama, ad essere ingannato ed ingannatore.
Non è il mio preferito tra i racconti dell'antica era, ma ha una forza drammatica (nel senso teatrale del termine) notevole. No, decisamente non lo trovo un testo per ragazzi.
umilmente vostra Silma
<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare, fanciulla elfica ed immortale>> |
AmonSûl |
Inserito il - 30 settembre 2008 : 18:56:35 E così lo finii.
Molto soddisfatto dagli ultimi capitoli. A mio modesto parere il racconto degli uomini che affrontano il drago Glaurung è di una qualità altissima. Il modo in cui ambienta le azioni, il freddo bagnato che ti fa sentire intorno alle gambe, la paura, l'attesa, l'ansia, il sudore e il sangue... Questo è Tolkien.
La bella post-fazione di De Turris aiuta parecchio a valutare l'opera nella giusta visuale. L'accostamento con due capolavori del passato, "Giulietta e Romeo" e il mito di Edipo (tralasciando la mitologia finnica che non conosco), ci mostra un Tolkien imbevuto di studi, debitore in larga parte ad essi. Un Tolkien giovane professore che sta scrivendo le sue prime storie, con uno stile ancora da definire e tematiche ancora non permeate di una visione molto più ampia.
La storia è perciò chiusa (troppo) nella gabbia del destino, nessuno sembra sfuggirle. Ma (e questo è ciò che emerge dal racconto e che mi ha fatto arrabbiare e, insieme, capire) l'uomo con il suo carattere lavora a favore della sua maledizione. I difetti di Tùrin, primo fra tutti l'orgoglio smisurato, lo portano alla rovina quando, forse, il destino non è detto che ci sarebbe riuscito.
Due citazioni, riportate da De Turris, riassumono bene l'intera vicenda e l'intero romanzo: "Di certo, è per mancanza di buon senso, non di coraggio, che la gente di Hùrin trascina gli altri nei guai!" dice l'elfo Mablung.
Gwindor dice a Tùrin "Il tuo destino è dentro di te e non nel tuo nome", mentre Melian la Maia gli consiglia di guardarsi da sé stesso.
Un racconto sicuramente cupo, forse per questo non è così amato come altri (dall'Ear ad esempio). C'è poco spazio per il riscatto e la rinascita.
Devo dire che mi è piaciuto, anche se con l'amaro in bocca per non essere un capolavoro.
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AmonSûl |
Inserito il - 29 settembre 2008 : 20:41:26 Il romanzo sta decollando.
Tùrin è passato in Nargothrond aiutandone l'annientamento, si è fatto infinocchiare da Glaurung, ha portato distruzione a casa propria, ha dato dispiaceri a destra e sinistra, ha umiliato il comandante del Brethil.
La cosa che mi fa più arrabbiare è in parte che tutti sembrano percepire che c'è qualcosa in lui che li porterà alla rovina, ma ne rimangono sempre affascinati a dismisura. Ma soprattutto che Tùrin sembri in qualche misura capire i propri difetti e non voglia o non riesca a combatterli per diventare davvero padrone del proprio destino.
A pensarci bene mi fa infuriare perché è tutto troppo umano. Degli uomini che sono schiavi dei propri pregi come dei propri difetti.
Certo che Tùrin ha una sorte segnata già dall'inizio... Tolkien forse ha esagerato con la sfiga...
Di buono c'è che, per il lettore ignaro, la vicenda può presentare svariati colpi di scena non indifferenti.
La cosa che invece è sconfortante, e ciò mi stupisce da parte di Tolkien, è rileggere ogni volta di quanto sia stata stupida Niniel... qui Tolkien non rende bene le motivazioni che suonano alquanto stupide, ridicole ed assurde. Sta rimbambita che non vuole stare lontano dal suo maritino... che romaaaantica... e allora si cambia la gonna e mette i pantaloni, parte con la borsetta e va a cercarlo nei boschi, per raggiungerlo mentre lui è andato ad affrontare uno dei nemici più forti, crudeli e distruttivi... e forse, mentre cammina pensa "chissà come sarà felice di vedermi lì, vicino a lui, mentre il drago ci sta per uccidere tutti..." o magari si dice "ma cosa vuoi che sia, anche se sono incinta di due mesi, meglio andare a farci ammazzare tutti, che crescere sto bambino senza suo padre... al limite anche se per puro culo riesce a vincere, probabilmente per lo shock abortirò, ma almeno ho avuto notizie di prima mano senza dover aspettare Cronaca Vera della settimana prossima". Stucchevole davvero... ma d'altronde sua madre non si era dimostrata tanto più saggia.
Per fortuna che Tolkien si è dimostrato non misogino in moltissime altre pagine, altrimenti da questo suo dipingere ste donne così stupide ci sarebbe da farsi molte domande... ^___^
CollevEnt [:381] _________ "Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse. "Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115] |
Silma |
Inserito il - 27 settembre 2008 : 22:21:14 Tema delle elementari...non saprei. Non sono incipit bellissimi, ma a me han dato quel retrogusto di narrazione orale che non dispiace
umilmente vostra Silma
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Narya |
Inserito il - 27 settembre 2008 : 19:12:02 Mmmh... visto che non mi ricordo grandi particolari mi sa che è successo pure a me... [:137]
Sani! Narya [:363] -------------------- "I amar prestar aen. Han mathon ne nen. Han mathon ne chae. A han noston ned 'wilith."
"Chi rinuncia a combattere per quello che ama, prima o poi si abitua ad amare quello che ha e perde ogni dignità" |
Eärendil |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 16:06:42 beh un pò si, mi sa..
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AmonSûl |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 12:52:48 Un esempio di brutto stile:
Inizio del capitolo VI "Tùrin fra i fuorilegge": "E qui il racconto ritorna a Tùrin il quale..."
Inizio del capitolo VII "Di Mim il nano": "Ora il Racconto si volge a Mim il Nanerottolo." (perdonate la mancanza dell'accento su "Mim")
Questi due incipit danno l'idea del livello troppo grezzo. Strano, davvero strano, perché sia nel Silmarillion, ma anche nei Racconti, lo stile è comunque davvero bello. Sono frasi da tema delle elementari...
Inoltre, come ricorda il mezz'elfo, riesce a dare pennellate forti e veloci, tratteggiando in modo vivido i contorni e la sostanza degli avvenimenti. Qui ci riesce molto poco, nei primi capitoli.
Senza tralasciare una gran tirata di orecchie a chi ha curato l'edizione del libro. Non so se colpa della traduzione o della trascrizione, ma in un libro che va in stampa non ci devono essere errori! Né di ortografia (e questi sono lampanti), né di traduzione (e qui ogni tanto viene il dubbio per frasi di cui si capisce poco il significato). Casualmente, inserendo le due frasi qui sopra, si nota una redazione non accurata anche osservando l'uso di "racconto" e "Racconto"... alternando minuscolo e maiuscolo senza una vera ragione.
Veniamo alle cose belle. Il capitolo di Tùrin tra i fuorilegge è bello, scritto abbastanza bene, coinvolgente. Ma soprattutto, rispetto ai primi capitoli, ha il pregio di avere la giusta cadenza, dà il senso del tempo che passa, delle distanze, della fatica, del bene e del male. Ha la capacità di trasferire sul lettore ciò che avviene sulle pagine.
PS Eär (l'Alt+132 me lo ricordo ancora ^^): se non ti ricordi molto di questo libro significa che è scivolato via come acquerello sotto la pioggia?
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Eärendil |
Inserito il - 25 settembre 2008 : 16:41:23 Si sei stata assai spiegata..;) Boh, se fossi ragazzo non credo che questo libro sarebbe così appetibile ai miei occhi, ci sono libri fantasy (e quindi di un genere differente da questo) molto più fruibili e tagliati per un pubblico giovane. In effetti amon ha ragione sul fatto che se non conosci i retroscena la narrazione non ti "prende", ma credo che sia dovuto al fatto di cui sopra (vedi alla voce "semilavorati" ..). Non per niente parlavo di chicche per amatori di Tolkien, non per un pubblico che affronta per la prima volta uno scritto del Prof. - E dire che nel Silmarillion ci riusciva anche con resoconti estremamente stringati (vedi la descrizione della stessa Nirnaeth)-. Il fatto è che bisogna prendere il libro per quello che è senza troppe aspettative, e coglierne quanto di buono è presente. In effetti l'operazione di per se lascia un pò di perplessità, non è che ce ne fosse realmente bisogno di un'ennesimo racconto sulla sfigata progenie di Hurin, ma questo è quello che passa il convento (ci fosse stato qualcosa sulla caduta di Gondolin sarei stato assai più precontento.. ma anche postcontento).
Amon cercherei di ricordare particolari momenti piacevoli o spiacevoli del libro, se me li ricordassi, ma dovrei rileggerlo a questo punto.
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AmonSûl |
Inserito il - 24 settembre 2008 : 21:28:34 Non che vi siate poi così dilungati in spiegazioni più approfondite di cosa vi è piaciuto e cosa meno, neh...
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Narya |
Inserito il - 24 settembre 2008 : 19:03:48 Come osi contraddirmi mezz'elfo?? [elr-angry] Guarda che ti mando dal preside neh [:39] Scherzi a parte... "Libro x ragazzi" aka libro leggibile da un ragazzo, libro con un testo facilmente comprensibile, con una scrittura che non si dilunga troppo su particolari e descrizioni (cosa che annoia i ragazzi), con una storia avvincente e possibilmente con tante sfighe, libro che evita di dilungarsi in genealogie e differenti versioni di storia in nota... [;)] Non intendo un libro idiota, ovvio... anche a me è piaciuto, non ho mai detto il contrario, ma da "esperta" almeno un pochino in gusti giovanili, ritengo di affermare che questo è uno dei libri dell'universo tolkeniano più fruibile da parte di ragazzi... i giovani non leggono mica solo cavolate, anzi, vi sorprendereste di cosa leggono alcuni... solo che necessitano di uno stile più semplice, se così vogliamo dire e soprattutto vogliono che il racconto vada subito al sodo e, possibilmente, sia breve...
Mi sono spiegata abbastanza? [:-p]
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AmonSûl |
Inserito il - 24 settembre 2008 : 17:04:39 Se l'ho iniziato a leggere ora è ovvio che ci scrivo ora, neh...
Posto che probabilmente non avremo mai un libro con in blu le frasi di JRR e in rosso quelle di Christopher, concordo a grandi linee anche io.
Le mie impressioni si basano solo sulla lettura dei primi capitoli del libro. Andando avanti approfondirò meglio. La descrizione della Nirnaeth l'hai apprezzata solo perché la conoscevi già, vero? Dov'è il Tolkien pittore? Quello che ti prende di peso e ti scaraventa al centro dell'azione o sul ciglio del burrone ad osservare inerme un massacro? Quello che ti fa respirare il fumo o la nebbia o ti fa sentire il freddo dell'acqua che i piedi degli Elfi stanno guadando? Questo manca. Forse a causa dello stato grezzo che caratterizza l'opera e che quindi porta a dar maggior importanza allo sviluppo dell'intreccio piuttosto che al rendere vivo l'universo dentro cui si svolge.
Per capirci l'impressione di questo inizio è come Aslan con la voce di Omar Sharif... Tutto molto bello, ma ti rimane un ronzio nell'orecchio...
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Eärendil |
Inserito il - 24 settembre 2008 : 16:23:04 Toh, qualcuno riscrive sul mio topic scritto due anni or sono.. ; però mi pare di vedere un pò di inesattezze. Non mi pare di aver letto da nessuna parte che il testo sia stato "riscritto" da Christopher; anzi direi che altro non è che una versione completata di alcune parti (del tutto marginali) del corpus presente sui Racconti (quindi anche dire che siamo ben lontani da essi mi sembra quantomeno inesatto [;)]).
Poi che dire sulla questione "stile".. Dire che questo è un romanzo per ragazzi mi sembra ridurlo a qualcosa che non è affatto, a meno che non si ritenga per ragazzi tutta la produzione Tolkieniana (ma qui entreremmo in una querelle infinita). E cmq dovreste spiegare cosa intendete per libro per ragazzi. Le tematiche presenti nel racconto mi sembra siano del tutto estranee a un certo tipo di letteratura di genere (fantasy et similia). Forse sarebbe più corretto parlare di "operazione commerciale", ma non certo di libro che punta esclusivamente a un pubblico giovane. Son d'accordo inoltre che lo stile non raggiunga i vertici della produzione Tolkieniana, ma non credo sia per colpa di una presunta rielaborazione da parte del figlio, piuttosto è vero il contrario. Tolkien padre sappiamo tutti amasse rielaborare all'infinito le sue bozze; probabilmente qui siamo di fronte a un prodotto "semilavorato", quindi ancora ben lungi dall'essere pronto a un' eventuale pubblicazione. Il figlio, con la sua politica conservativa dei testi paterni, lo ha reso così com'era, con tutti i suoi pregi, ma anche tutti i suoi difetti.
Personalmente devo dire che il libro mi è piaciuto, anche se la storia dei Figli di Hurin non è mai stata tra le mie favorite del Silmarillion. Ma le chicche che si trovano tra le pagine a mio parere valgono il prezzo di copertina (opinione da amante di vecchia data degli scritti del professore, quindi forse poco attendibile..;))
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AmonSûl |
Inserito il - 24 settembre 2008 : 15:58:20 Mi pare che Christopher abbia affermato il contrario riguardo agli interventi sul libro. A suo dire non ha apportato molte modifiche in più rispetto ad altre opere come il Silmarillion o i Racconti...
Ho comunque i miei dubbi che possa essere un libro per ragazzi e che così fosse nelle intenzioni di Tolkien o Christopher.
Per ora però non sto facendo critica, positiva o negativa, al libro nella sua totalità; sto rilevando ciò che mi piace o meno durante la lettura.
Voi non avete pensato "questo è un paragrafo/capitolo alla Tolkien" oppure "ma chi ha scritto sta roba?", leggendo alcune pagine? Se sì quali?
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Narya |
Inserito il - 24 settembre 2008 : 14:23:57 E' indubbiamente un libro per ragazzi (ma sempre meno rispetto alle Cronache di Narnia, leggibile anche da un bambino, ed affascinante anche per questo motivo), ma ero preparata all'idea, quindi non sono rimasta delusa. Questo è un periodo in cui sarebbe folle non sfruttare la moda del fantasy che dilaga tra i più giovani, quindi capisco perfettamente il buon vecchio Cristopher. E poi mi sembra una buona cosa: avvicina i ragazzi al mondo di Tolkien, mondo che loro conoscono bene grazie a PJ, ma che trova una certa resistenza per quanto riguarda la lettura. E come biasimarli? Io provai a leggere ISDA a 11 anni e lo abbandonai al primo capitolo... Spesso mi trovo a parlare di Tolkien coi miei fanciulli e sinceramene in questi anni ho trovato un numero di appassionati del libro veramente esiguo. Così invece possono leggerlo anche loro e, chissà, fra qualche anno si cimenteranno nella lettura del fantastico mondo tolkeniano in toto.
Certo siamo ben lontani dai Racconti (Perduti, Ritrovati, Incompiuti) e tantomeno dal Silmarillon... ma questi erano in fondo un insieme di scritti del padre, sistemati, commentati, assemblati. Qui si tratta proprio di un testo riscritto e lo stile cerca di essere il più fruibile possibile.
Et enfin... per quanto bravo sia Cris non è certo "lui" [;)]
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AmonSûl |
Inserito il - 23 settembre 2008 : 23:41:03 Prime impressioni non buone.
Non riesce a ricreare l'atmosfera. Questo almeno nei primi capitoli, sull'infanzia di Tùrin e sulla Nirnaeth Arnoediad. Quest'ultima in particolare è descritta volutamente in maniera estremamente stringata, ma l'ideale sarebbero stati dei flash, come gli episodi della battaglia del Pelennor. Invece qui c'è un riassunto frettoloso che non dà assolutamente l'idea dell'immane catastrofe, nonostante siano elencati i fatti più importanti e vengano date le cifre della disfatta. Ti ritrovi in una situazione di desolazione estrema senza accorgertene e senza realizzarlo.
Altra nota negativa è lo stile. Non è lo stile alto di Tolkien. Sembra un libro per ragazzi.
[((][((]
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AmonSûl |
Inserito il - 19 settembre 2008 : 00:36:04 L'ho iniziato!!!!
in realtà ho iniziato dalla nota di Quirino Principe. Questo tizio mi piace sempre di meno... Pontifica in modo arrogante come se leggesse nella mente di Tolkien. Un atteggiamento da "interprete ufficiale del pensiero tolkieniano" che non mi era piaciuto neanche nella prefazione al SdA. In ogni caso dice delle cose giuste, in quella nota. Anche se condite dai suoi giudizi.
Poi sono passato alla prefazione di Christopher... adoro quest'uomo. Quanta cura e quanto amore traspare da queste pagine... per suo padre e per il mondo di Arda.
Sono ancora alla narrazione del "contorno" alla storia ed è bello come viene descritto, mi pare non pesante e utile anche per chi ha pessima memoria (uno a caso?), nonostante abbia letto più volte il Silmarillion. E intanto che leggo di Fingolfin, di Finrod, di Thingol... cresce l'attesa e l'ansia... non vedo l'ora!!
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Narya |
Inserito il - 16 luglio 2008 : 17:11:13 Finito! Beh, in realtà l'ho finito da un po', mi ero lasciata solo le appendici, mentre leggiucchiavo altre cose. Mi è piaciuto, sono soddisfatta: che dire? La storia ovviamente la conoscevo bene, ma leggerla in questa maniera, senza le interruzioni continue delle note, con dialoghi ben costruiti ed una narrazione lineare, mi ha fatto decisamente piacere. Interessante la nota di Qirino Principe in calce: mi trova molto d'accordo. Peccato per gli errori di stampa, quelli sono stati una scocciatura... una nota di biasimo ai correttori di bozze... [V]
Narya [:308]
*********************************************** <<Il marciapiede di una stazione non è più qua, ma non è ancora là; è un luogo sospeso, come un sogno>> (Marco Paolini)
<<Preferirei essere il più misero tra gli uomini e avere con me i miei sogni e il desiderio di volerli soddisfare, piuttosto che essere l'uomo più grande della terra e non avere né sogni né desideri.>> (Kahlil Gibran)
<<Non mi chiedo mai perché ho commesso tanti sbagli: il giorno in cui lo comprendessi, troverei l'ardire o le giustificazioni per rifare le stesse cose.>> (George Sand)
<<If the storm doesnt kill me, the government will...>> (R.E.M.)
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Narya |
Inserito il - 23 giugno 2008 : 20:45:19 Oh... finalmente l'ho iniziato pur'io!! [:^] Era ora... me l'han prestato neh, ma conto comunque di acquistarlo quanto prima [^] Appena lo finisco vengo a commentare... per ora mi piace [:)]
Narya [:308]
*********************************************** <<...Finché non hai pagato l'ultima rata non ti fanno morire!...>> (Marco Paolini)
<<Preferirei essere il più misero tra gli uomini e avere con me i miei sogni e il desiderio di volerli soddisfare, piuttosto che essere l'uomo più grande della terra e non avere né sogni né desideri.>> (Kahili Gibran)
<<Non mi chiedo mai perché ho commesso tanti sbagli: il giorno in cui lo comprendessi, troverei l'ardire o le giustificazioni per rifare le stesse cose.>> (George Sand)
<<If the storm doesnt kill me, the government will...>> (R.E.M.)
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Silma |
Inserito il - 31 gennaio 2008 : 16:17:54 Ecco, due giorni di relax, ed il libro è stato letteralmente divorato [:-p]
Come anche Christopher Tolkien mette per inciso nella sua appendice, avendo già letto il Sillmarillion ed i Racconti, non si trova moltissimo di nuovo; nuovo però è che il racconto è presentato con unità di stile e continuità, con uno spessore ed una limpidezza che danno alla storia il suo sapore originario.
Ho molto apprezzato la postfazione della versione italiana, interessante, e la nota finale secondo me molto vera.
Unica critica, da fare al volume in se stesso, la presenza di più di un errore di stampa, alquanto fastidioso nella lettura.
umilmente vostra Silma
<<la vide fra le sue braccia splendere e brillare, fanciulla elfica ed immortale>> |
Dunadan |
Inserito il - 09 gennaio 2008 : 21:15:18 | Silma ha scritto:
adesso non posso concedermi tempo per lui, ma appena finiscono questi benedetti esami,,,eh eh [:))]
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...stesso mio discorso, ma ci ho messo un foglietto con una data: "4 febbraio". Per quella volte gli esami li avrò dati e il libro non avrà scampo...
Dunadan
Non seguire strade già percorse ma cercane una che nessuno conosce... e lascia una traccia... |
Silma |
Inserito il - 09 gennaio 2008 : 11:51:20 E grazie alla befana il volume incriminato è anche nella mia libreria [:-p] Accuratamente incelofanato e nascosto dietro un portafoto, perché adesso non posso concedermi tempo per lui, ma appena finiscono questi benedetti esami,,,eh eh [:))]
umilmente vostra Silma
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AmonSûl |
Inserito il - 01 dicembre 2007 : 00:32:18 Celo!!! [:266][:266][:266]
Voglio sentire da tutti quelli che lo leggono, cosa ne pensano, neh...
CollevEnt [:381] _________ "Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse. "Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. [:115] |
Dunadan |
Inserito il - 17 novembre 2007 : 11:57:29 | Silma ha scritto: ...ma devo resistere, perché non riuscirei ad aspettare d'aver dato gli esami per leggerlo, e chi studia più [:-p]
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... e difatti io mi trovo a gettargli uno sguardo carico d'attesa prima di rituffarmi nell'Etica Nicomachea di Aristotele, Filosofofia della Natura, Logica, Propedeutica Filosofica, Fedone, Metodologia, Latino, Latino Filosofico e Storia della Filosofia Antica... [:D] Ma chi la durà la vince...
Dunadan
Non seguire strade già percorse ma cercane una che nessuno conosce... e lascia una traccia... |
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